Come saprete, Georges Remi in arte Hergé morì nel 1983 lasciando incompiuta un'avventura di Tintin, "Tintin e l'Alph-Art". In Italia quest'avventura ha visto la luce solo nel 2011, in forma di storyboard, nell'ultimo volume della bella edizione per Rizzoli Lizard. Ho recentemente avuto modo di leggere (in inglese) la versione "fan made" realizzata nel 1986 dall'artista franco-canadese Yves Rodier, il quale completò la storia e la ridisegnò in un stile molto simile a quello originale di Hergè. Rodier presentò il suo lavoro alla società Moulinsart per farne un "libro ufficiale", ma la società rifiutò. La storia fu quindi diffusa su CD-ROM.
Ebbene.
Fino al momento in cui s'interrompe per cause di forza maggiore (nel bel mezzo di uno dei momenti più drammatici della serie), la storia originaria è probabilmente una delle migliori degli ultimi anni di Hergè. Rodier la prosegue restando più o meno sempre entro gli argini del suo stile (ovvia la scoperta della vera identità del cattivo:
) QUASI fino alla fine, dove due eventi in particolare mi hanno fatto storcere il naso.
Che dire: quest'avventura così strana mi ha lasciato solo l'amarezza di sapere che non potrò mai leggere altre avventure del caro Tintin.