Vado in approfondimento all-in su Berserk, cercando di rispondere a baubau e a rimatt.
Preambolo tra parentesi, benvenuto a baubau nel gruppo dei scornati dal manga di Dragonball
Parlero` solo dei volumi editi in Italia, ossia fino al 41. Che poi e` quello che e` stato scritto e disegnato da Miura in persona.
baubau ha scritto:
Chiaramente dal discorso escludo tutta la parte della giovinezza di Gatsu, dell'età dell'oro, fino alla stra-citata eclissi, nella quale si vede che l'autore aveva le idee molto chiare e dove la narrazione è molto intensa, profonda e coinvolgente. La dualità e ambiguità del rapporto tra il protagonista, la sua innamorata e il suo migliore amico/rivale è davvero interessante e morbosa, così come il discorso sulla accettazione della limitatezza dell'essere umano di Gatsu vs l'ambizione incontenibile e narcisista di Grifis, che lo porta a sconfinare appunto nel sovrumano e nel demoniaco nel momento in cui si rende conto, per la prima volta -da prodigio viziato quale è sempre stato- di essere anche lui intrappolato in un corpo fragile e limitato.
Parto nella mia risposta da questa tua considerazione che trovo veramente azzeccata e bellissima. Hai descritto in poche righe il meglio di Berserk, la storia di come Gatsu e` diventato quello che e`. Da li` in avanti sono d'accordo che Miura abbia un po` cambiato le carte in tavola. Le motivazioni non mi sono chiare, posso fare ipotesi di vario genere legate alla necessita` di mantenere in vita una pubblicazione cosi` popolare a discapito di un (presunto) disegno iniziale di concludere la narrazione in breve, forse col famigerato capitolo 83 ripudiato da Miura stesso e mai ristampato in volume.
Detto cio`, io ho continuato a trovare Berserk veramente di qualita` per un altro po` di volumi, salvo poi dover ammettere che nel momento in cui il tenore dell'opera si fa piu` adolescenziale e quasi ottimista, con una serie di personaggi la cui leggerezza stona con la cupezza e la devastazione dei primi 20 albi (grossomodo), la qualita` decade e la voglia di leggerlo, almeno per me, idem.
Ho chiaramente continuato, arrivando a leggere una saga piratesco-marittima che sembrava prestata da One Piece. O, azzarderei, che sembrava quello che io vorrei leggere in One Piece e che Oda non mi dara` mai. Ma decisamente non quello che vorrei leggere in Berserk, che rimane un seinen con un passato -mi ripeto- di cupa desolazione, solitudine, sopraffazione in un mondo ostile nel quale tuo padre ti vende a un pedofilo per due soldi e ti fa sentire inadeguato anche a quel ruolo. Non dove la streghetta di turno risolve la situazione con l'incantesimo floreale.
(Fate conto che mi sia appena profuso in una lunga serie di bestemmie).
Il volume 41 parzialmente ammenda il declino dei precedenti 20 volumi, con un ritorno alle atmosfere del passato. Poi Miura muore e ci manda tutti in mona. Ma tant'e`.
Voglio partire da quest'ultimo punto invece per discutere del fandom dell'opera e del gradimento. Premesso che entriamo in un ambito personale e soggettivo dove pertanto tutto e` lecito laddove argomentato. Io ho letto Berserk in meno di un mese e trovo che sia una premessa fondamentale se messa a paragone con chi l'ha seguito e letto albo per albo per oltre vent'anni (o trenta, in Giappone), magari rileggendolo, focalizzandosi spesso sul micro piuttosto che sul macro. Insomma, io e tutti quelli che conosco che l'hanno recuperato velocemente, ragionano per archi narrativi e si rendono conto del graduale ma pesante cambio di tono nella narrazione. Spesso ammettono un calo della qualita` e sono piu` o meno gentili con la seconda parte dell'opera. Alcuni molto poco gentili.
Chi l'ha seguito e amato per anni fa secondo me molta fatica a parlarne male (ma ho conosciuto eccezioni, non voglio generalizzare in maniera cosi` grossolana!). Mi son fatto l'idea che 1) lo hanno amato e aspettato cosi` tanto che entriamo nella casistica dell'effetto nostalgia, dove ci si appiglia a tutto per dimostrare che l'opera rimane di qualita`. Senza andare troppo lontano, e` successo tali e tante volte con Dylan Dog stesso. 2) La gradualita` del cambiamento e` effettivamente cosi` dilazionata che istintivamente si fa fatica a percepirlo e sembra di leggere sempre la stessa opera. Questa e` una mia supposizione che ho maturato parlando con un amico/utente di un altro forum, che ho scoperto essere un grande fan di Berserk e la cui opinione ho sempre tenuto in considerazione. Beh, secondo lui Berserk, a parte qualche sbavatura, e` perfetto e il disegno di Miura combacia perfettamente a ogni nuovo capitolo. Io a cio` non credo assolutamente e sono abbastanza convinto che Miura, per quanto bravo possa essere, ad un certo punto, come tanti se non tutti, abbia piegato la narrazione per farla ritornare, altro che avere tutto gia` in testa nel 1989!
Vado in chiusura. La fama di cui gode Berserk e` immeritata nella misura in cui viene considerato uno dei migliori manga di sempre, se non il migliore in assoluto, vedi ad esempio la classifica di MyAnimeList che gli assegna un voto di 9.47/10 con oltre trecentomila voti. Ammesso e assolutamente non concesso che si possa individuare "il miglior manga di sempre", non esiste che sia Berserk, per svariati motivi che non staro` ad approfondire. D'altra parte, e` innegabile che la prima meta` sia di una qualita` talmente alta che potrebbe far perdonare il calo qualitativo quasi fisiologico della seconda meta` e, a conti fatti, la godibilita` della lettura rimane comunque piuttosto elevata.
Non riesco a biasimare chi l'ha mollato ne` e` rimasto scornato dalla piega che hanno preso gli eventi. Trovo difficile credere alla mitologia del manga perfetto, ma comunque mi accodo a chi gli da` un voto globalmente molto alto. Ad esempio, su MangaUpdates, community molto piu` selettiva e meno pucciosa di MyAnimeList, il voto medio e` un comunque alto 8.9, ma ben lontano dall'essere "er mejo der Colosseo".
Chiudo con i disegni. Sono parzialmente in disaccordo con te, baubau, su questo tema. Mi trovi concorde se la mettiamo sul piano dell'inadeguatezza dei disegni per una pubblicazione seriale su rivista, da pubblicarsi su un generico tankoubon dalle dimensioni ridotte. Pero` io i disegni li ho trovati, in se` e per se`, il piu` delle volte magnifici, immaginifici, capacissimi di rendere movimenti, azioni, pensieri, turbe emotive dei personaggi. Certo, sarebbe bello fruirli in edizioni mega lusso su carta patinata.
Adesso che si e` concluso voglio leggere d'un fiato Tracce di sangue. Perche` so gia` che nel momento in cui leggo il materiale edito dopo voglio terminare la narrazione leggendo le scan.