Cravenroad7

Qualcuno ha letto questi due albi? sono della panini comics, usciti rispettivamente nell'agosto e settembre 2012.


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-La supervisione è di Stephen King e quindi spero che la storia nel suo complesso sia ottima, poi aggiornerò.
-Il soggetto è di Marc Guggenheim.
-I disegni sono di Alex Maleev e che dire sono incredibili, veramente spettacolari, soprattutto per dettagli e ambientazioni, mi hanno proprio colpito dopo i primi sguardi.
Io li ho comprati ieri per caso e ho appena terminato la lettura del primo albo. Il primo albo non ha creato in me particolare suspance anche perche...
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descrive i personaggi e l'ambientazione creando il collegamento temporale dal 1911 ai giorni d'oggi, nei quali una ragazza ,Sheila, spedisce ad un suo vecchio amico un plico contenente documenti che reputa importanti per la morte del fratello, lo psichiatra John Bonsaint in quanto lo reputa un suicidio, indotto da un paziente, e da qui si comincia con il rielaborare gli appunti dello psichiatra ricreando i discorsi fatti durante la terapia del paziente stesso. Paziente sofferente di sindrome ossessivo-compulsiva, scatenata dalla visita ad un luogo di una cittadina, nel quale appunto nel 1911 è accaduta un brutta tragedia famigliare; luogo il quale necessità di un custode. Piccolo riassunto poco esaustivo
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Insomma non mi ha eccitato particolarmente ma mi incuriosisce molto il proseguo della storia. Aggiornerò appena finito il secondo.

Il racconto da cui è tratto il fumetto è molto, molto bello.

E' il migliore e più inquietante racconto del suo volume di appartenenza, "Al crepuscolo". Non per nulla c' è una pesante impronta lovecraftiana.

ho appena finito la lettura del secondo albo. La concatenazione di eventi è molto lineare, una volta letti entrambi gli albi. Credo che mi documenterò sul racconto, forse avrei dovuto farlo prima, perchè purtroppo ritengo che leggendo solo il fumetto non si possa dare un giudizio positivo sulla storia; questa è la mia opinione.
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Non so, rimane tutto come una catena che va avanti spinta dalla curiosità delle persone, che poi assorbono gli atteggiamenti ossessivo-compulsivi che li portano al suicidio. Ed il finale mi è sembrato un pò banale, in quanto dieci persone uccise da Keen per fermare questa "divulgazione" non credo che basti per fermare la curiosità umana, soprattutto dopo che lo stesso Keen scrisse l'articolo per l'American Report che sicuramente avrebbe suscitato curiosità in centinaia e centinaia di persone. Con rammarico ho notato anche che non c'è stata una vera e propria spiegazione (almeno irrazionale doveva esserci) sulla figura mostruosa che emergeva dalla pietre, frutto o meno della fantasia, o il perchè quel luogo provocava tali reazioni ai visitatori, il perchè dell'esistenza di questo "portale" tra quelli che sembravano due mondi paralleli. All'inizio pensavo che tutto era nato dall' omicidio-suicidio della famiglia Ackerman, ma poi alla fine si scopre che quest'evento è dovuto proprio come tutti gli altri alle pietre poste in quel luogo... Insomma mi sarei aspettato più risposte diciamo "irrazionalmente logiche" ma almeno presenti, invece mi è rimasto tutto un pò sulle sue.
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Ripeto, leggerò sicuramente il racconto ma consiglio di farlo prima.
I disegni di Maleev comunque sono qualcosa di inebriante