Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Batman
MessaggioInviato: gio ago 21, 2008 11:10 am 
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Iscritto il: lun nov 20, 2006 10:46 pm
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Il film appena uscito.
La nuova collana che la Planeta porterà settimanalmente in edicola a partire da questi giorni (e che raccoglie i momenti fondamentali nella vita del Cavaliere Oscuro).
L'unico personaggio del cosmo DC che ho seguito con una certa regolarità negli anni.

Oltre a The Killing Joke di cui se ne sta parlando tanto e bene qui: http://www.cravenroad7.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=4216,
il personaggio ha avuto la fortuna di raccontarci capolavori come Anno Uno e Il ritorno del Cavaliere Oscuro (Miller), Arkham Asylum (Morrison), Legends of the Dark Knight (serie "vertigo" cui hanno contribuito tra gli altri Loeb, Talbot, Robinson, Ennis).

Tralasciando le sbavature della Silver Age, a partire dalla rivisitazione milleriana del personaggio, nella quale si racconta la prima e l'ultima avventura del Cavaliere Oscuro, i toni si fanno maggiormente oscuri, violenti e disperati.

Il fascino dell'eroe risiede nelle ossessioni fasciste che connotano la sua personale guerra al male (con l'incorruttibile abnegazione cui l'omicidio dei genitori lo ha costretto), ma anche nel cast di villain la cui caratterizzazione attinge a piene mani dalla psicanalisi e nelle architetture urbane e sociali di Gotham City.

Di seguito, il link al piano dell'opera cui vi accennavo precedentemente.
In collaborazione con Panorama [xx(]) dovreste tranquillamente trovarla sia in edicola (con la rivista) sia in fumetteria.
Il primo volume è Anno Uno. Ideale storia d'approccio al personaggio, oltre che imprescindibile capolavoro. A 3,90 ? (prezzo di lancio).

http://www.comicsblog.it/post/3596/aggg ... n-panorama

Consiglio anche Le Leggende di Batman (ogni mese per la Planeta), non tutte dei capolavori, ma con un livello qualitativo medio comunque alto:
http://www.planetadeagostinicomics.it/V ... 7&Cat=8988


A.
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MessaggioInviato: gio ago 21, 2008 3:20 pm 
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Ho preso il primo volume in allegato a <i>Panorama</i> (che è prontamente finito nel cestino della carta), nonostante possieda già l'imprescindibile <i>Year One</i> di Miller/Mazzucchelli, e sono stato lieto di scoprire che l'albo contiene anche un racconto di Brubaker/Mahnke sul Joker. La qualità di stampa di <i>Year One</i>, poi, è nettamente superiore a quella (scadente) dell'edizione Play Press (che è quella in mio possesso). Insomma, questa prima uscita è davvero imperdibile, anche perché considero il meraviglioso <i>Anno uno</i> di Miller una delle vette assolute della sua produzione.


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MessaggioInviato: gio ago 21, 2008 7:08 pm 
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Iscritto il: gio ago 21, 2003 11:17 am
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">anche perché considero il meraviglioso <i>Anno uno</i> di Miller una delle vette assolute della sua produzione.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Probabilmente, LA vetta.

V.


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MessaggioInviato: gio ago 21, 2008 7:27 pm 
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non mi piace proprio batman e il volume di panorama non ha fatto altro che confermarmrlo...nonostante miller.


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MessaggioInviato: gio ago 21, 2008 11:57 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Juan Galvez</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">anche perché considero il meraviglioso <i>Anno uno</i> di Miller una delle vette assolute della sua produzione.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Probabilmente, LA vetta.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Guarda, l'ho riletta proprio stasera: me la ricordavo una storia bella, ma non COSì bella. Superlativa dalla prima all'ultima pagina, con un Mazzucchelli indescrivibilmente bravo. Una meraviglia.


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MessaggioInviato: ven ago 22, 2008 9:20 am 
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Sebbene inferiore al "Ritorno del Cavaliere Oscuro, ritengo Anno Uno uno dei migliori lavori di Miller.
Quasi del tutto privo di cliché supereroistici e dominato dalla componente nero-poliziesca. Nervoso e frenetico nell'alternarsi dei punti di vista, spezzato e diretto nella scelta lessicale (se masticate un po' di inglese leggetelo in originale!).
Gordon buca la pagina nella migliore caratterizzazione che abbia mai ricevuto.
Mazzucchelli è davver eccezionale, molto più "europeo" che in Rinascita e con qualche avvisaglia underground che dominerà i suoi lavori successivi (consiglio a tutti di sfogliare Rubber Blankets... la rivista da lui fondata e usata come esplosivo laboratorio di sperimentazioni grafico-stilistiche).

Anno Uno ha tracciato nuove linee guida per la definizione e l'evoluzione del Cavaliere Oscuro.

A.

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MessaggioInviato: ven ago 22, 2008 11:10 am 
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Il ritorno del cavaliere oscuro è, chiaramente, una storia più ambiziosa (e, graficamente, superiore: non come disegni, ma come story telling). Ma Anno Uno è più riuscita, non risente minimamente del tempo, mentre il Dark Knight mostra la sua appartenenza a una stagione precisa del fumetto supereroistico. Anno Uno è una riflessione meno esibita e proclamata, ma più penetrante e intensa. Una riflessione sulle radici e sul nucleo del concetto di supereroe, senza gli spettacolari eccessi di DK.

V.


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MessaggioInviato: ven ago 22, 2008 5:59 pm 
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Ricordo con piacere un'avventura di Batman scritta da Chuck Dixon, intitolata <i>L'avvocato del diavolo</i>. Racconta di come il Joker venga accusato per una strage che non ha commesso, e di come sia proprio Batman a salvarlo dalla sedia elettrica. Non la rileggo da un po', ma la ricordo come una storia acuta e per nulla scontata, con un Batman granitico come non mai. Qualcuno la conosce? Se sì, che ne pensa?


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MessaggioInviato: ven ago 22, 2008 9:59 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<br />Ricordo con piacere un'avventura di Batman scritta da Chuck Dixon, intitolata <i>L'avvocato del diavolo</i>. Racconta di come il Joker venga accusato per una strage che non ha commesso, e di come sia proprio Batman a salvarlo dalla sedia elettrica. Non la rileggo da un po', ma la ricordo come una storia acuta e per nulla scontata, con un Batman granitico come non mai. Qualcuno la conosce? Se sì, che ne pensa?
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

La ricordo vagamente anche io, Matteo!
Dovrei ancora avere il volumetto Play Press che la raccoglieva, da qualche parte...
Ho in testa solo due scene: quella di un piano del Joker che aveva a che fare con i francobolli e il finale in cui Batman usciva di scena vincitore sottolineando alla sua nemesi che il pensiero che lui lo aveva salvato dalla pena capitale lo avrebbe ossessionato a vita...
Spero di non sbagliarmi.
Ora mi è venuta voglia di rileggerla... credo la planeta l'abbia ristampata sul cartonato monografico dedicato al Joker.

A.

P.S. Oggi ho acquistato il secondo volume di Batman uscito con Panorama. 6,90?. Ci sono Anno Due, il seguito della storia di Due Facce e un racconto di De Matteis (scrittore che amo molto).
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MessaggioInviato: lun ago 25, 2008 9:58 am 
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Sono rimasto molto deluso da Anno Due.
La ricordavo migliore dalla prima lettura ormai chissà quanti anni fa.
Il primo aggettivo che mi viene in mente è: affrettata.
Alcuni spunti potevano essere buoni ma non sono stati adeguatamente approfonditi.

A.
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MessaggioInviato: lun ago 25, 2008 3:16 pm 
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Di <i>Anno due</i> ricordo i disegni di Todd McFarlane e poco altro. La storia (di Mike Barr?) mi sembrava carina ma nulla più, e ora come ora non ho intenzione di rileggerla. A parte quella, cos'altro contiene il secondo volume?

A proposito di <i>L'avvocato del diavolo</i>: non ti sbagli, la storia è proprio quella. L'ho riletta nel fine settimana, divertendomi: il soggetto è ottimo, la sceneggiatura scrrevole, i disegni godibili. Peccato solo che il volumetto della Play Press mi si sia letteralmente sfaldato tra le mani... [:(]


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MessaggioInviato: mar ago 26, 2008 11:15 am 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<br />A parte quella, cos'altro contiene il secondo volume?
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Andrea</i>
<br />
Oggi ho acquistato il secondo volume di Batman uscito con Panorama. 6,90?. Ci sono Anno Due, il seguito della storia di Due Facce e un racconto di De Matteis (scrittore che amo molto).
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[:D]

A.
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MessaggioInviato: mar ago 26, 2008 1:55 pm 
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Chiedo venia... Il bello è che avevo già letto il tuo intervento qualche giorno fa, e in base a quello avevo deciso di non comprare il secondo volume. [:I]

Porta pazienza, sono un po' perso. [B)][:)][;)]


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Sembra che su quest'opera si sia deciso di calare un velo di silenzio, tant'è che in rete se ne parla molto poco. Eppure di cose da dire ce ne sarebbero. Sto parlando di <i>DK2</i>, ovvero <i>The Dark Knight Strikes Again</i>, ultimo parto fumettistico di Frank Miller nonché seguito di quel <i>Ritorno del Cavaliere oscuro</i> che tanto ha appassionato i lettori di mezzo mondo (ed è tutt'ora considerato una delle vette del fumetto supereroistico).

Qualcuno l'ha letto, innanzitutto? Se sì, che ne pensate? Io l'ho ripreso in mano nei giorni scorsi: ho le mie idee al riguardo, ma prima di esprimermi sono curioso di sentire qualche altra opinione. Andrea, Juan, Biru, ci siete? [;)]


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<i>Che Miller tornasse a mettere le mani sul mito del Cavaliere Oscuro, lo desideravano - più o meno segretamente - in molti. Chi aveva avuto la fortuna di leggere Il Ritorno del Cavaliere Oscuro e Batman: Year One non poteva non attendere, con un misto di gioia e di ansia, il riavvicinamento del cartoonist a quel character che, proprio grazie al suo lavoro, era riuscito - a dispetto dei decenni trascorsi dalla sua ideazione, avvenuta nel 1939 - ad assurgere a nuove vette di notorietà e ad acquisire nuove valenze simboliche.
"Gioia? per ovvi motivi e ?ansia? a causa di un interrogativo anch?esso (forse) scontato: Miller riuscirà a mantenersi all?altezza della sua fama?
Nel 2001 l?uscita di DK 2: Il Cavaliere Oscuro Colpisce Ancora - seguito ideale e, allo stesso tempo, ?apocrifo? de Il Ritorno del Cavaliere Oscuro - dà origine immediatamente a molte reazioni avvelenate tra i lettori e i fan che non vi ritrovano l?atmosfera e la dimensione epocale del predecessore.
Un giudizio severo e - a causa di certi accenti polemici e virulenti - impietoso che però è difficile condividere. Perché DK2 è una gran bella storia - strutturata su tre avvincenti capitoli - disegnata con cura e colorata con grande meticolosità (sempre dalla fidata Lynn Varley).
Il problema nasce solo se si incomincia a paragonare DK2 a Il Ritorno del Cavaliere Oscuro. Una cosa oggettivamente impossibile per vari motivi. In primo luogo tra DK2 e il suo ideale predecessore va collocata la fondamentale esperienza milleriana compiuta col ciclo di Sin City. A questo va aggiunto il fatto che il tratto di Frank Miller non è più ?mediato? dalle chine di Klaus Janson; Da un punto di vista contenutistico va sottolineato che il revisionismo supereroistico oggi non è più una novità (anche se l?artista in DK2 imbocca, in tal senso, una strada inedita) e che il ?bad mood? - frutto diretto della cultura punk - degli autori di fumetti degli anni Ottanta è ormai scomparso In più, in pieno postmodernismo, l?intento grottesco appare prevaricante.
Se ne Il Ritorno del Cavaliere Oscuro la revisione milleriana del mito di Batman procede verso la sua celebrazione definitiva, in DK2 la decostruzione di quello stesso mito (già presente nell?opera precedente) è più giocosa, meno seria. Del resto non si può pensare che il ritorno alle storie dei supereroi di un artista comunque più maturo e disincantato rispetto a vent?anni prima, potesse mantenere la cupa serietà che permea Il Ritorno del Cavaliere Oscuro. In DK2, anzi, Miller sembra abbracciare totalmente la satira alla Jules Feiffer e il delirio grafico alla Sergio Aragones.
Il risultato finale è un?opera che non intende riprendere il respiro del primo lavoro di Miller incentrato su Batman, ma che mette in mostra un?apocalisse gioiosa e cartoonesca - illustrata con uno stile acido ed espressionista - stemperando il dramma e la tragedia con un?ironia impietosa e decisamente nera. Un?opera, insomma, che rinuncia a una compiutezza totale, preferendogli le pecche e le trascuratezze dell?underground più ribelle e politicamente scorretto, in cui l?autore torna a manipolare i cliché di ?genere? (così come accade in Sin City) ridisegnandoli ancora una volta in modo colto e originale.
Non un capolavoro forse, ma un?opera degna di ogni considerazione.
</i>
Non sono parole mie, ma le ho copiate e incollate perché le sottoscrivo tutte.

A.
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