Per ora ho letto solo la prima delle due storie.
Molto molto bella.
Affronta il tema dell'insegnamento (a me particolarmente caro) e delle conseguenze del movimento studentesco tanto su chi lo ha vissuto quanto su chi ad esso è succeduto: sia l' eccessivo permessivismo/giustificazionismo (Professor Tamura), sia un'aprioristica disillusione nei confronti delle nuove generazioni (il responsabile di Fujimoto). Una scelta, quest'ultima, che porta al disinteresse nei confronti dei giovani (Yoneda, come Francesco Dellamorte, preferisce che gli vengano riconosciute e attribuite le sue colpe piuttosto che vivere nell'indifferenza di chi dovrebbe indicargli la via).
Nelle prime pagine è pure interessante l'analisi del ruolo dell' insegnante, i cui provvedimenti disciplinari e le cui intenzioni pedagogiche cadono nel vuoto se non adeguatamente sostenute da présidi e genitori.
Ormai Fujimoto ha preso coscienza della sua ostilità alla "legge per la prosperità nazionale" e mostra evidente disappunto (sebbene ancora interiore): "i ragazzi saprebbero benissimo vivere dignitosamente anche senza Ikigami".
Mi colpisce sempre il momento della consegna dell' Annuncio Di Morte: fina dalla prima pagina sappiamo che prima o poi arriverà, ma non sappiamo mai esattamente quando. Lapidaria e agghiacciante è la successiva didascalia con il tempo che rimane al predestinato.
Un' ultima riflessione, forse più personale ma spero comunque interessante, è relativa la reazione all' Ikigami: la paura di morire senza la stima delle persone care. Un tema strettamente legato al mio intendere il senso dell'esistenza in una prospettiva altrimenti aridamente agnostica. L'idea di andarsene senza aver lasciato nulla di positivo sarebbe per me angosciante e terribile... Tamura, di fronte all'inevitabilità della cosa, sente di non aver più nulla da perdere e sceglie di vendicarsi (coerentemente con la sua ottica postsessantottina*) di chi gli ha impedito di dare un senso alla vita.
Dimostrando ancora una volta, tra le altre cose, la fallibilità della "Legge sulla prosperità nazionale".
I disegni li lascio commentare a Vace. Dico solo che sto cominciando ad abituarmi al character design e che mi piacciono molto di più. Soprattutto per il sapiente uso delle splash page.
A.
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* la sua rabbia non si riversa sull'esecutore della sua rovina, ma su chi, secondo lui, ne è movente: genitore e preside. (erano mesi che sognavo la nota a pié pagina alla Fedy!!![:D]) </font id="size1">
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