Cravenroad7

Comprato ieri per cuiosità.
Numero 1 - 216 pagine - 7euro. Planet Manga.

E' la storia di un Giappone immaginato dove un governo fortemente reazionario innesta una bomba ad orologeria nel cuore del suo popolo, al momento della nascita, casualmente e in una percentuale di uno a mille.
Lo scopo è ottenere maggiore produttività sociale ed economica contando sul fatto che, convivendo con l' eventualità di morire da un momento all' altro, le persone cerchino di sfruttare al meglio il loro tempo...

Il protagonista lavora per il governo consegnando i biglietti di mote ( gli Ikigami del titolo) 24 ore prima del decesso controllato.

Lo fa con dubbi e reazioni controllate. Dall' abitudine e dalla paura.

Il fumetto racconta come i "prescelti" reagiscono alla notizia della loro imminente morte.

Io l' ho trovato interessante.
Scritto bene. Disegnato cosìcosì. Una bella idea, soprattutto per gli sviluppi che potrebbe offrire...

A.

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www.myspace.com/sindromemoebius

Scritto bene sì. Molto bene. Disegnato anche meglio di "così così", secondo me...nelle scene madri l'autore mette tutto se stesso per regalare al lettore tavole di forte impatto visivo; impossibile non essere colpiti da certe scene quando sembra che il tempo si fermi..mi riferisco ai momenti nei quali i protagonisti provano delle sensazioni intensissime (per esempio la consegna degli "ikigami", ma non solo).
Le storie: la prima "Il senso della vendetta" serve più che altro a calarci in questa strana struttura di un ipotetico e cinissimo Giappone (tralaltro il soggetto è sì interessante ma talmente assurdo da sembrare quasi ridicolo); Motoro Mase (l'autore) è però bravissimo nel rendere tutto così realistico curando i particolari con molta meticolosità che il lettore, iniziando a seguire gli eventi di questi poveri predestinati, si incuriosisce inizialmente e il resto vien da sè...comunque la storia in questione, dicevo, è interessante e decisamente positiva..forse un finale u pò tiato via.

Il capolavoro arriva con la seconda (e non parlo a sproposito): "La canzone dimenticata" è quanto di più toccante mi sia mai capitato di leggere in un fumetto (un paragone - per quanto riguarda la lacrima facile - con il nostro "Johnny Freak" non penso possa essere definita una bestemmia). Che dire? Bellissima, affascinante, struggente, davvero una lettura da non perdere. Vi invito tutti alla lettura di questa storia per provare a smentirmi...[:)]
(Tralaltro il nostro Andrea che è un musicista - e avrà vissuto la lettura forse ancora in modo più intenso - come avrebbe agito se fosse stato al posto di Tanabe Torio, il cantante del duo? Come lui o avrebbe dato retta al compagno al momento del bivio?[:D])

La cosa brutta: due storie 7 euro

ABBASSO LA PANINICOMICS "PLANETMANGA"
Bisogna avvicinare se possibile i giovani a questo tipo di lettura, non allontanarli in questa maniera.
E' una vergogna!!
Anche solo 10 anni fa non mi sarei mai potuto permettere una spesa del genere per un albetto...
Riflettete



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E poi sospeso tra i vostri "Come stai?", meravigliato da luoghi meno comuni e più feroci,
tipo "Come ti senti amico... amico fragile... se vuoi potrò occuparmi un'ora al mese di te"
F. De Andrè - Amico fragile

Molto interessante... Vedrò di procuarmelo.
Ultimamente mi sto imbattendo in diverse opere che trattano il Giappone e la morte, secondo voi è un caso o c'è un certo trend?

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Nella tua guerra contro il mondo ti conviene stare dalla parte del mondo. (F.Zappa)

E'impossibile distinguere un uomo pazzo da uno normale
mentre camminano per strada. (C. Bukowski)

Meglio avere le mani sporche di sangue che lavate con l'acqua di Pilato. (G. Greene)

Vace, quante soddisfazioni mi dai... senza di te questo post rischiava di morire indegnamente a pagina 2.

Sai cos' è che non mi convince nelle tavole di Mase: il character design. Lui è bravo, ma non riesco proprio a farmi stare simpatico il suo tratto.

Intanto oggi è uscito il numero 2. Non l' ho ancora letto ma già vi anticipo che non approvo l' uso del dialetto nella seconda storia... anche se sicuramente sarà contestualizzato e giustificato.
E' un mio limite: credo troppo nell' estetica della parola.

P.S.
(come avrei agito io? vorrei poter dire a colpo sicuro che avrei scelto di restare al fianco dell' amico di sempre. Ma, credimi, è facile parlare senza essere travolti dagli eventi...)

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@Andrea: grazie per le risposte[:)]...per il resto mi sono posto l'obiettivo di seguire alcuni tuoi consigli riguardo le letture da affrontare, non solo Manga sia chiaro (e quelli di Rimatt visto che quando si parla bene di qualcuno il nostro amico veronese non può mancare[;)]): devo ammettere che finora sono rimasto molto soddisfatto dalle vostre "spinte", chiamiamole così.
Il 2 l'ho già comprato oggi (come l'ho visto non ho esitato nemmeno un secondo[:)])

@Fantaman (ma anche tutti gli altri...Mordi, GP etc): non fatevi scappare questo gioiellino, mi raccomando.
Riguardo il tema della morte: impossibile non notare le verosimiglianze col Death Note anche se sono due albi distantissimi tra loro, più che altro per il contesto storico-politico ma non solo...a te scoprire le differenze a questo punto[;)]; il potere di far morire le persone (a piacimento nel primo, a caso nel secondo) è proprio quel qualcosa che lega queste due serie, davvero avvincenti per gli sviluppi interni.

Prima di Death Note (lettura avvenuta questo mese) non avevo mai letto un Manga nella mia vita, quindi siete avvisati... non scrivo per sostenere alcuna politica o alcunchè


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E poi sospeso tra i vostri "Come stai?", meravigliato da luoghi meno comuni e più feroci,
tipo "Come ti senti amico... amico fragile... se vuoi potrò occuparmi un'ora al mese di te"
F. De Andrè - Amico fragile

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by vace</i>
(e quelli di Rimatt visto che quando si parla bene di qualcuno il nostro amico veronese non può mancare[;)])<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Yuk! [:I][8D][;)]

Ciao

Teo

Rimatt ma tu come convivi con un simile fardello di responsabilità??? [:I]

Nel frattempo.
Ho letto Ikigami 2.
Anche questo numero è molto bello.
Confermo la mia idea riguardo l' uso del dialetto (che come previsto è comunque giustificato dalla trama: è che proprio non mi piace esteticamente, non so cheffarci...).
Ho fatto un anno di servizio civile in una casa di riposo (reparto alzheimer, per di più). Una delle esperienze più toccanti e formative della mia vita. Quando leggerete il secondo episodio, capirete quanto può avermi colpito...

La prima parte è anche essa godibilissima l' autore



INIZIO SPOILER
è bravo a spiazzare sia sul destinatario dell' Ikigami sia sul finale
FINE SPOILER


Interessante (proprio perchè non invasiva) è l' evoluzione di Kengo Fujimoto.

A.



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www.myspace.com/sindromemoebius

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Andrea</i>
<br />Rimatt ma tu come convivi con un simile fardello di responsabilità??? [:I]<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Bah... Vace è un burlone. [:D]

Ciao

Teo

Sicuramente lo sono (e per gran parte della giornata pure) ma su Rimatt non scherzo assolutamente; puoi avere testimonianze diverse dalle mie come se piovesse...[;)]
Non è prendere in giro se asserisco che seguendo molte delle vostre discussioni ho scoperto delle letture interessantissime...
l'importanza di un gruppo di discussione è anche questo. E io sono contento.
Dunque. (cit.)
Veniamo a noi.
Bello anche questo numero, come diceva Andrea.
A proposito, i disegni di Mase mi sembrano ancora migliori rispetto a quelli dell'altra volta, non è sembrato pure a te?[;)] A me piace sempre più. Questo autore è davvero bravissimo sia nella fase grafica che nei testi (e soprattutto in questo albo si prodiga in due sceneggiature eccellenti)
benebene..
La prima storia di Ikigami 2: <i>La droga del vero amore</i>.
Tanta carne al fuoco: problema della droga, raggiungere gli obiettivi prefissati armati della propria passione, un rapporto d'amore conflittuale ma in realtà un grande Amore......
la sceneggiatura di quest'albo di per sè è eccezionale: il momento della consegna dell'Ikigami - per esempio - mi ha creato un aumento dei battiti cardiaci...è stato un vero colpo!! Il grido in mezzo a traffico è fantastico, geniale...anche in quel frangente l'autore è riuscito a trasmettermi tutta la disperazione del personaggio. Insomma: L'ho vissuta davvero intensamente. E drammaticamente. In effetti questa mi sembra la più tragica tra tutte quelle pubblicate finora. Bellissima. Dietro a "La canzone dimenticata" in classifica.[:)]

"Quando la patria chiama": che disastro questa scelta editoriale del dialetto..mentre leggevo le parti interessate mi sono sentito in imbarazzo addirittura io[:0] il "giapponese veneto"[|)] (o era lombardo?) mi ha lasciato di stucco..ma c'erano tante altre soluzioni per ovviare a questo problema di riproduzione dello slang secondo me...[?]
magari tante no, però qualcuna ce n'era: per esempio potevano lasciare la versione originale giapponese e sotto la traduzione in italiano. Così proprio si fa odiare.
Comunque pure questa bella decisamente (anche se forse è quella che più si avvicina al patetico tra tutte). Anch'io passai un'estate da solo in compagnia di mia nonna in preda all'Alzheimer, 11 anni fa..ci vuole tanta pazienza e tanta forza...so cosa vuol dire.
Per concludere: un pò rovinata da questa scelta editoriale tutta italiana e cerca troppo la lacrimuccia facile, secondo me;
precedentemente l'autore era riuscito ad essere più distaccato dagli eventi, riuscendo meglio nel suo intento di emozionare.

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Interessante (proprio perchè non invasiva) è l' evoluzione di Kengo Fujimoto.
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Anche per questo fatto l'autore si rivela un grandissimo sceneggiatore oltre che disegnatore: riesce a dosare e gestire benissimo le informazioni nel corso delle sue storie. Bravo.


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E poi sospeso tra i vostri "Come stai?", meravigliato da luoghi meno comuni e più feroci,
tipo "Come ti senti amico... amico fragile... se vuoi potrò occuparmi un'ora al mese di te"
F. De Andrè - Amico fragile

Altre due bellissime storie, la seconda anzi ottima.
Ben descritto come al solito lo sviluppo dei pensieri del protagonista riguardo il suo <i>"sporcolavoromaqualcunolodevepurfare"</i>[|)]; il ragazzo comincia ora a nutrire seri dubbi riguardo i benefici che porterebbe la legge sulla prosperità nazionale; a parte questo evolversi degli eventi, le storie:

<i>A rotta di collo:</i> vicenda di non semplice composizione ma molto significativa e con personaggi molto ben caratterizzati (anche se penso che una madre del genere non la si trovi in giro neanche a cercarla col lanternino, per fortuna). L'intensità del dramma sfocia tutta in un finale che ricorda un pò la sequenza del tentato attentato in "Taxi driver"...comunque mi è piaciuta[|)]

<i>Bugie per amore:</i> siamo sempre lontani dal capolavoro della seconda storia di Ikigami 1 ma qui Mase si supera se non altro nel non rendersi patetico di fronte ad un soggetto di questa portata (la cecità di una giovane richiama già di per sè la lacrima facile).
Le cose migliori sono l'interferenza del nostro portatore di morte nella vicenda dei due fratelli e successivi ripensamenti da parte sua dell'accaduto; poi la reazione del protagonista alla consegna dell'ikigami è rappresentata in maniera superba e nondimeno toccante ho trovato la soluzione intimista dei "ciliegi in fiore", che ritroviamo, con un colpo di genio, a fine albo.

Continuo a considerare questo fumetto una delle migliori pubblicazioni, attualmente.

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è la differenza di opinioni quella che rende possibili le corse dei cavalli.

Quoto Vace e rilancio aggiungendo che l' evoluzione nell' attegiamento del protagonista nei confronti della Legge Per La Prosperità Nazionale mi convince proprio per la sua lenta gradualità. Risulta così essere credibile e adeguatamente aprofondita.

Dal prossimo numero Ikigami diventa aperiodico.
Rimpiango la fine degli anni 90 e la rassicurante mensilità dei manga Star Comics.
Altri tempi.

A.

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Dietro consiglio di Vace ho acquistato il nr.1 , appena lo leggo vi dico cosa ne penso.

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Batti in aria le mani e poi falle vibrar ,
se fai come Simone , non puoi di certo sbagliar !

Richiesta di informazioni :

ho comprato il nr.3 ed in fondo c'era scritto che prossimamente uscirà il numero 4 , qualcuno mi sa dire quanti numeri sono ?

Grazie

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Batti in aria le mani e poi falle vibrar ,
se fai come Simone , non puoi di certo sbagliar !

Per quanto ne sappiamo noi qui in italia, l'autore poco tempo fa ci stava ancora lavorando...quindi ora i tempi delle uscite si allungano di molto...anzi di moltissimo.
Anzi, di più.

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La Chiesa cattolica è strepitosa: è riuscita a convincerci che esiste un Dio caritatevole, misericordioso,
che ha creato il cielo e la terra, che ci ama, ci vuole vicini a lui, è onnipotente... e ha bisogno di soldi!

Grazie amico mio , dopo Death Note , sarà la volta di Ikigami.

Un abbraccio a te e Vacesca da me e Michela.

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Batti in aria le mani e poi falle vibrar ,
se fai come Simone , non puoi di certo sbagliar !