Dopo aver letto tutti i 27 numeri finora usciti del "bonellide" da edicola, ecco i miei pensieri su questo notevole fumetto (ci saranno per forza alcuni accenni di SPOILER, anche se cercherò di non fare nomi e di non essere troppo specifico).
I PREGI
- Una leggibilità eccelsa. Interrompere la lettura è veramente difficile, al punto che ho "bruciato" gli albi disponibili più in fretta di quanto avrei voluto. - Un'atmosfera da "tutto può succedere" che finora avevo trovato solo in alcuni manga. Tutti possono morire, anche i protagonisti, e alcuni lo fanno in maniera traumatica. Ci si trova a voltare la pagina e a non sapere cosa accadrà dopo. - Una narrazione che, per quanto soffra inevitabilmente di una certa ripetitività, riesce comunque a rinnovarsi quanto basta per mantenersi avvincente e per non annoiare. - Un buon lavoro sui personaggi – in particolar modo su alcuni. - I disegni, d'impatto ed espressivi. Il passaggio (peraltro avvenuto quasi subito) da Tony Moore a Charles Adlard ha fatto storcere il naso ad alcuni, ma per me è stato un bene.
I DIFETTI
- Va be' la sospensione dell'incredulità, ma mi pare che si arrivi fin troppo in fretta allo "status quo" che caratterizza l'intera serie: Rick si risveglia e dopo una manciata di pagine ci sono già un pugno di sopravvissuti e un esercito di zombi. Il processo di "zombizzazione" dovrebbe essere più lento e progressivo, a parere mio (e infatti è anche per questo motivo che il primo volume da libreria, comprato all'epoca della prima uscita, non mi aveva convinto più di tanto e non mi aveva spinto a proseguire l'acquisto). – La scomparsa della tecnologia, pressoché immediata. Possibile che, a pochi giorni dal disastro, già non ci siano più telefoni né computer? Pecca non da poco, secondo me: il manga I am a Hero, pur diversissimo da Walking Dead, gestisce molto meglio quest'aspetto. – I colpi di scena, per quanto forti e d'impatto, a volte sono del tutto gratuiti e non hanno altro motivo se non quello di scioccare il lettore. L'esempio eclatante è quello della fine dei due gemelli: rapidissima e violentissima, l'ho trovata più irritante che scioccante. – La ciclicità della narrazione funziona, ma dopo un po' la situazione si dovrebbe evolvere, cosa che finora non è ancora avvenuta.
Detto questo, specifico comunque che la "bilancia" è ampiamente positiva e che il fumetto, durante la lettura, cattura come pochi, quindi merita senz'altro di essere conosciuto (e di avere successo). Eccellente l'edizione italiana in formato bonelliano: la confezione è solida ed elegante, il lavoro di adattamento è egregio e le tavole non perdono nulla dalla riduzione a cui sono state sottoposte.
_________________ È la mia opinione, e la condivido.
Ciao, Teo
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