Cravenroad7

Allora

La prima, la più banale ma rassicurante come testi e più bonelliana delle altre graficamente. 6
La seconda, trash ma non un bel trash. Disegni boh, non è il mio gusto. 5-
La terza, molto buona sotto tutti i punti di vista. 8
La quarta, graficamente molto interessante ma come ha detto qualcuno Dylan poteva benissimo non esserci. 6/7

Cover ottima.

Voto accettabile, a parte la terza storia nessuna delle altre mi ha entusiasmato a livello testi. Sul fronte disegni invece l'albo è buono, ma senza una bella storia lasciano il tempo che trovano.

No. Io sono d'accordo con te. È la solita storia del mostro buono e l'uomo cattivo che abbiamo visto tante, troppe, volte. E non è reinventata in modo abbastanza originale da poter superare la noia. Le altre 3 sono decisamente meglio.

Se si esclude la seconda, che è proprio distante dai miei gusti, concordo con voi. Almeno le altre sperimentano di più.

Oddio, mostro buono fino a un certo punto, visto che
Secondo me è un personaggio ben più complesso della solita figura del mostro buono in opposizione alla cattiveria dell'uomo che appare nel finale. Ovvio che in una storia di 32 pagine non si possa entrare a fondo nella caratterizzazione del personaggio. Ciò nonostante, ho apprezzato la storia proprio per il fatto che, nella sua brevità, riesce a trasmettere (almeno a me) un'atmosfera in bilico tra la fiaba e il racconto horror-fantastico.

L'ho letto tutto. Sostanzialmente futile. Vuoto. Moderno, sì, nuovo, affascinante, ma vuoto.
La prima storia è né più né meno il solito Dylan Dog della fase 2. Cioè, sviluppo minimale e soluzione monodirezionale. Il comparto grafico però è pregevole. Direi 6.
La seconda storia non l'ho capita. E' Chiaverotti, ma suonato sulle corde sbagliate e senza assolo, il che la rende un guazzabuglio di inutilità e insensatezza. Ma siccome è Chiaverotti ci sono tette e splatter, che non guastano. Disegni dozzinali. 4,5.
La terza è una storia di Faraci, praticamente. Quindi funziona bene da cima a fondo, senza però essere realmente dylaniata. Vengono messe in gioco delle idee simpatiche, comunque, e i disegni son buoni, lo stile (pur non maturo) mi piace. Purtroppo è praticamente uguale ad una storia di Ruju apparsa sul secondo Color Fest. 6.
La quarta è una storia discreta, sicuramente la più impressionante graficamente parlando. Solo... Non c'entra. 5.

Mi ritrovo molto nei pareri di Piccatto

L'insopportabile pietismo di Dylan (quindi dello spettatore) verso il mostro affoga ogni potenziale complessità. Per esempio, se la sirenona si fosse messa d'accordo con Kobayashi chiedendo altri e nuovi sacrifici umani, una volta che Dyd fosse venuto a capo del mistero, allora sarebbe stata una cosa un po' più originale e complessa. Colpa delle poche (32) pagine? Non credo. Non è la prima volta che capita anche quando le pagine sono 98. Quella complessità che tu vedi, quindi, c'è, ma è subito buttata alle spalle per dare la colpa dei mali del mondo al solito capitalista senza scrupoli.

Su quest'ultimo punto in effetti mi trovi d'accordo.

Per ora dico solo che spero mai più disegni del genere come nella seconda storia. Mi dispiace per il fumettista ma penso che DylanDog non sia il contesto adatto per lui.

Peggy del lago è molto affascinante,la migliore del lotto
Party girls è irritante,con disegni...beh,lasciamo perdere
Il vestito del demone: classico horror,non molto innovativo,ma che non passa mai di moda
Come si diventa cattivi: bella,molto originale
Classifica:
Peggy del lago
Come si diventa cattivi
Il vestito del demone
Party girls

Un buon Color Fest.

Peggy del Lago è forse la più debole delle quattro storie. Sicuramente è la meno sperimentale, sia nei testi sia nei disegni. Interessante il racconto della vita di Peggy tramite immagini e filastrocca, ma è l'unico passaggio degno di nota assieme al divertente siparietto finale tra Dylan e il cliente.

Party girls l'ho trovata ottima e coraggiosa. Si tratta di una storia politicamente scorretta (la Boldrini la accuserebbe di sessismo), che capovolge con acume e ironia certi luoghi comuni sugli approcci fra uomini e donne. Con dei disegni realistici e un pizzico di cattiveria in più l'avrei vista bene sulla rivista dei '90 Splatter. Invece il tratto umoristico della Andolfo, comunque brava, edulcora un po' troppo il tutto.

Ne Il vestito del demone Rossi Edrighi nobilita un soggetto abbastanza banale con una buona sceneggiatura, dialoghi brillanti e disegni particolarmente originali. Mi piacerebbe ritrovarlo (anche solo come sceneggiatore) sulla serie regolare.

Come diventare cattivi è un'altra piacevole sorpresa. Ci sono un po' di Chiaverotti, un po' di estremo oriente, un po' di fantascienza e tanta sperimentazione, soprattutto nei disegni, che in più occasioni evadono dalla famosa gabbia bonelliana.

Chiudo con due curiosità:
1) il ragazzino chiamato Dylan e incontrato da Clayton a pag. 114 potrebbe essere Dylan da giovane... se non fosse che Clayton ha già un Iphone (pag. 104), quindi saremmo quanto meno nel 2007;
2) nella terza storia Groucho richiama tre barzellette, senza raccontarle: "quella del sordomuto con la sindrome di Tourette" (pag. 73); "quella del manichino e il nano di gesso" (pag. 81); e ""ma dottore", dice, "Pagliacci sono io!"" (pag. 95). La terza è una citazione di Watchmen, ma le altre due?

volti nuovi ma non troppo...per fortuna!!! Ma per il Dylan Dog di Nicolò Pellizzon devo aspettare ancora tanto? Ormai lo aspetto da mesi https://le110pillole.files.wordpress.co ... izzon1.jpg https://le110pillole.files.wordpress.co ... izzon4.jpg
se qualcuno ha notizie....

Finito di leggere. Posso salvare la terza storia, ma nel computo totale per me è un color fest abbastanza mediocre. Mini storie fatte troppo di fretta per doverle chiudere subito e si perde un po' il senso cosi. Dylan ha bisogno di calma e raziocinio. Magari invece di quattro fate due storie ma almeno provate a tessera una tela di una storia decente. La fretta di rimanere in poche pagine molte volte fa si che gli autori possano ragionare meno e vengono fuori cose abbastanza inutili.

Party girls

https://www.youtube.com/watch?v=96x2pjWoTCY

Un Color Fest discreto.

Peggy del lago e Party girls le migliori, sul 7+.
La prima ha una sceneggiatura lineare e piacevole, disegni suggestivi e una colorazione splendida, soprattutto nelle parti acquatiche e alle pagine 32-33.
La seconda è fantastica, ho adorato questo Dylan incazzoso e . Lo stile di Mirka Andolfo non rientrerà tra i miei preferiti ma i disegni non mi hanno fatto storcere il naso, abbastanza efficaci per una storia del genere.
Il vestito del demone molto simpatica, i disegni spigolosi mi sono piaciuti, la conclusione (le ultime due tavole) poco incisiva. 7
Come si diventa cattivi mi ha detto poco di suo, lo scenario 'fantascientifico' poi non aiuta. Carine comunque le interazioni tra Clayton e il robot. 5,5

Cover 8, sicuramente la inserirei in una top5 delle copertine della collana