Cravenroad7

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# 337 - Spazio profondo
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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: sab set 27, 2014 6:18 pm 
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Comunque sarà forse sul podio delle storie di Rrobe su Dylan ma bon raggiunge Mater Morbi e Il giudizio del Corvo

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Chi sa, fa, chi non sa, insegna, chi non sa insegnare, critica. E chi non sa neppure criticare, scrive recensioni sui forum.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: sab set 27, 2014 6:23 pm 
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Iscritto il: mar nov 12, 2013 12:30 am
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Regal ha scritto:
@Kowalsky: la tua é un'interpretazione molto bella ed interessante, ma dubito che sia stata voluta intenzionalmente. Inoltre
Spoiler!
le tendenze dei vari cloni di cui parli non appartengono al vero Dylan, sono tutte esagerate e addirittura alterate per dargli ruoli diversi. Il vero Dylan non ha fiducia nelle armi, ma soprattutto il gorilla non muore per la troppa fiducia, ma perchè i mostri erano migliaia di prigionieri (e per difendere la ragazza secondo me). Anzi, io addirittura penso che il messaggio sia il contrario, cioé che il vero Dylan sia sopravvissuto perché nessuno divquesti tratti è presente in lui o comunque non è cosí marcato


Spoiler!
nella presentazione dei cloni a pagina 23 viene detto espressamente. 1 e 3 sono un potenziamento di qualità tipiche di Dylan, il 2 è il ribaltamento completo del rapporto di Dylan con le armi. Del 4 non viene detto esplicitamente ma è chiaro che è agli antipodi nel rapporto con le tecnologie.
effettivamente anche il 2 alla fine risulta più complesso del semplice sparo-a-tutti-e-tutto

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- Boy, that's scary stuff! Should we be worried about the kids in the audience?
- Nah, it's all right. This is culture!


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: sab set 27, 2014 6:31 pm 
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Iscritto il: lun mar 28, 2011 1:46 am
Messaggi: 464
Spoiler!
si, per me numero due muore per fare da scudo alla ragazza infatti. Si vede in una vignetta quando rientrano nella zona comando che la fa anche da scudo, e primasi era visto che ci flirtava. Proprio perchè è Dylan, prova "amore". Ma comunque, le sue battute sono agghiaccianti ("mammoletta"?, "donnicciola"?) Comunque, avevo scritto infatti che i tratti degli altri cloni non sono solo estranei a Dylan, ma anche propri ma marcati ed esagerati (vedi la sensitiva). Resta il fatto che il vero Dylan non li ha così marcati come loro, e per me sopravvive sempre (anche ai giorni nostri) proprio per questo.


Ultima modifica di Regal il sab set 27, 2014 7:21 pm, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: sab set 27, 2014 6:51 pm 
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Iscritto il: ven apr 24, 2009 8:22 am
Messaggi: 1514
Località: cremona
per me Mari non è da colorare.....volete la prova?
fate un click qui sotto!
Immagine

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ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?

IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI.......
IT BEGINS......08/09/2012

http://it.wikipedia.org/wiki/Sacello


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: sab set 27, 2014 7:44 pm 
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Iscritto il: mar ago 29, 2006 5:03 pm
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Località: Cagliari_GeNova
dogamy ha scritto:
Dunque...le citazioni e a volte le stesure quasi identiche di Sclavi erano condotte in un modo perfetto. Qui no.
Anche Gualdoni citava e si ispirava, ma i risultati non sono mai stati, a parte "La Bomba " eccelsi.
Critica ? Io non critico nulla.
Dico ciò che ho provato leggendo dapprima in modo attento, poi dopo pagina 25 saltando intere pagine, questa storia.
Non ho nulla di pretestuoso contro RRobe, e non è colpa mia se, ad esclusione di "Mater Morbi" che rimane una delle storie più belle di sempre tanto da poter stare, per me, comodamente fra le prime 10/20, nessuna delle sue prove su Dylan mi ha mai pienamente convinta.
Anzi, ammetto sinceramente, che a parte MM, nessuna delle sue storie mi è mai piaciuta del tutto.
Recchioni conosce e sa scrivere benissimo Dyd ? Opinione personale. Leggendo cose come " Il Modulo A38 ", o peggio " I Nuovi Barbari", non mi pare affatto.
Ma è un'emozione e una considerazione mia personale, che non pretendo sia elevata a livello di critica.
Di inquietante qui, non ho trovato nulla. Non una scena ( anzi una l'ultima..) non un personaggio che avesse uno spessore.
Niente.
Che Dylan sia lo stesso di 28 anni fa, è un'altro parere personale certo degno di rispetto, visto che lo esprimi tu che non sei certo l'ultima arrivata qui e nei commenti in generale.
Io il Dylan di cose come " Horror Paradise " ( tnt per riprendere una scena di inseguimento in astronave, la seppur fittizia.. ) non l'ho letto per nulla. Ma forse è disincanto mio, come ho anche scritto sopra.
Credo che Dylan abbia perso ogni potere di emozione per me, a parte " I Raminghi d'Autunno" e poco altro.


Secondo me occorre partire da un punto preciso: Sclavi, per motivi che non sta a noi discutere, ha "abbandonato" Dylan. È un dato di fatto. Chi si è trovato a "tirare avanti la carretta" (che portava una marea di soldi alla SBE) ha fatto il possibile (??) per fare delle storie decenti, belle, che piacessero. Quello che non avevano messo in conto (o forse si) è che Sclavi è un genio, gli altri sono dei bravi autori..chi più chi meno. Sclavi ha partorito Dylan, gli altri hanno tentato di capirlo..è anche qui credo sia ovvio che le interpretazioni siano diverse. Il Dylan di Chiaverotti è diverso da quello della Barbato, da quello di Medda e da quello di Ambrosini. Non è una loro creatura: sarebbe impossibile avere il Dylan di Sclavi scritto da Ambrosini Barbato o altri, e una cosa da non sottovalutare è che secondo me anche Tiziano non scriverebbe più Dylan come 25 anni fa: le persone crescono, cambiano e cambiano i propri gusti. Sclavi stesso disse che lo splatter anni '80 l'aveva stufato!
La fortuna e sfortuna di Dylan è che si "adatta" a tutte le situazioni, quindi tanti, forse troppi, autori hanno dato la loro versione anche perché lo hanno buttato dentro a 100 situazioni differenti.
Questo prologo è per dire che secondo me non si può pensare o sperare di rileggere le storie degli anni d'oro (in realtà si può fare tranquillamente riprendendo quegli albi). I personaggi non possono cristallizzarsi. Non è corretto. Camilleri invecchia, Bosch invecchia.
Anche noi cambiamo: le sensazioni che provai alla lettura del 131 non sono le stesse che proverei oggi che ho 15 anni in più. Il consiglio che ti voglio dare è che se tu vuoi ancora provare quelle emozioni devi continuare a leggere quelle storie e tornare indietro nel tempo. Io voglio che Dylan cresca e cambi (in modo coerente) e si ponga nuove domande e abbia nuove paure. Per il resto posso sempre rileggere all'infinito (cosa che faccio) Zed, Phoenix, oltre la morte, dopo mezzanotte e tanti altri.

Discorso che forse va OT ma è per introdurre il prossimo pensiero.
Spazio profondo è surreale, è la prova che Dylan si "adatta" a tutto..non è una novità ma una conferma. Lo stile di Recchioni si può criticare e può, giustamente, non piacere. Però è un autore che ha coraggio e certezze. Spazio profondo non cambia Dylan, sarebbe potuto uscire anche sotto la guida Gualdoni (mi pare che fosse già pronto da tempo).
Mi spiace quando dici che non commenterai più gli albi..li leggerai? Avrai la voglia il tempo e il coraggio di riscoprire un vecchio amico che tenta di rinascere per non sprofondare dove era arrivato?
Ripeto che secondo me non ha senso cercare il Dylan di Sclavi negli altri..neanche l'ultimo di Sclavi (non ricordo quale fosse ma mi pare fosse intorno al 250) era diverso dal Dylan di "dopo mezzanotte". Quelle erano storie surreali innovative smontabili e rimontabili, storie che si leggono all'infinito e ogni volta stupiscono. Ecco, Dylan non sarà più così. Se lo vuoi accettare in un altro modo (cosa che credo tu abbia già fatto) puoi continuare a leggerlo.
Spazio profondo non è la migliore prova di Recchioni, Mater morbi è per me superiore..le altre storie sono decisamente inferiori..
Vi ho annoiato abbastanza..forse mi sono un po perso..e credo di non aver scritto così tanto mai in vita mia!!

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che possa amarci chi ci ama
a chi invece non ci ama possa dio cambiargli il cuore
ma se il cuore non può cambiare..
..che gli storca una caviglia così sapremo con chi non bere!

Lui aveva un vecchio maggiolone cabriolet..sfatto ma piaceva tanto a lei..


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: sab set 27, 2014 8:16 pm 
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Sclavi a volte citava.
Recchioni a volte non cita.
Ecco, a parer mio è molto meglio quando non cita.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: sab set 27, 2014 8:26 pm 
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Iscritto il: mar mag 05, 2009 12:37 pm
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Craven ha scritto:
Sclavi a volte citava.
Recchioni a volte non cita.
Ecco, a parer mio è molto meglio quando non cita.

quoto sempre.

mah, a me Recchioni proprio non convince. :cry: Ho letto l'albo in poco meno di venti minuti: dopo un inizio lento e macchinoso l'albo è partito...ma non è mai arrivato. Con Recchioni succede sempre così. L'idea di base, l'intuizione iniziale magari è buona ma ho, quando leggo le sue storie, la costante sensazioni di non riuscire a capire dove voglia andare a parare. Ad esempio. L'idea di dividere Dylan Dog in cinque diversi personaggi è buona. Ma...PERCHE'? Ecco. E' questo che poi non capisco. Qual è il fine?
premetto che sono partita con le migliori intenzioni e speranze, ma davvero, durante la lettura, non sapevo proprio a cosa aggrapparmi.
La storia diventa un marasma di cose confuse e anche un po' a caso a cui non riesco a dare un senso. (Probabilmente anche l'autore non ci è riuscito, ma va bene così)
Voto 6 per l'impegno comunque, mi metto anche nei panni di Recchioni e capisco quant'è difficile districare la matassa che ha al momento tra le mani. Confido in PaolaBarbato, raramente mi ha delusa, e, semplicemente, mi piace di più come autrice.
ps. belli i colori che svecchiamo un po' il tratto di mari.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: sab set 27, 2014 10:32 pm 
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Un' incongruenza di continuity che ho notato (per chi fosse interessato):

Spoiler!
in "demoni e silicio" (crossover NN) il diario di Dylan era stato trovato dagli uomini del tecnomante. Come è che qui (300 anni dopo) è trovato e usato da questi di Albione?


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: sab set 27, 2014 10:56 pm 
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Il problema, se di problema si può parlare, non verte sulla mia mancata presa di coscienza dell'abbandono di Sclavi dalla testata e dal suo personaggio. Se così fosse avrei dovuto smettere di acquistare Dylan Dog anni fa, quando il Tiz decise di non occuparsi, se non rarissimamente, della sua creatura.
Il problema, nello specifico, è proprio su questa storia, o meglio sulla sua impostazione.
Ribadisco per l'ennesima volta che non metto in discussione la capacità d'autore di Recchioni nello scrivere fumetti e sceneggiare delle storie. Persone più autorevoli di me ne hanno sempre, e spesso a ragione, parlato benissimo.
Ma è questa storia, ma in generale proprio per tutto il discorso che faceva prima pigna, che non mi fotografa niente di Dylan Dog. Non basta, come afferma dyd 23, a mio parere, inserire Dylan nel 2400 o quel che è per farlo diventare moderno, futuristico, per metterlo al passo con i tempi. Non basta perché è impossibile farlo.
Bilotta, ad esempio, nel suo magnifico "Pianeta dei Morti" ha capito tutto: anche in un futuro lontano, Dylan è se stesso. Il se stesso tracciato da Sclavi, non da altri. Un se stesso malinconico, romantico e disilluso. Un se stesso che lotta per cambiare un mondo in disfacimento e in rovina. E tutto questo non ha niente a che vedere con la storia del numero 337. Lì abbiamo un Dylan costruito artificialmente, che potrebbe benissimo esser catapultato lì dalla macchina del tempo, che si aggira come un videogame alla ricerca del mostro di turno per eliminarlo. E se

Spoiler!
il finale, dal salto nel buco nero in avanti ( se ho capito bene avendo letto sommariamente..) è costruito con agilità e forza drammatica ( tutte tipiche del RRobe ) è prima che il castello crolla. Prima con la solfa dei cloni, del Dylan ricostruito dai ritagli di giornale e dal diario, dalla volontà di rendere agile e "hero" colui che è sempre stato anti eroe per eccellenza.


Ma è proprio la costruzione delle storie di Recchioni a non piacermi. Egli ha si delle buone idee di base, ma pare che le disperda cerando un personaggio che con Dylan Dog c'entra poco o niente.
E sopratutto utilizzando artifici narrativi spesso, dal mio punto di vista, infantili. L'enigma burocratico de "Il Modulo A38", la camminata a ritroso nel tempo de " I Nuovi Barbari" ( che poteva essere geniale, ma che mancava di un qualcosa, di uno credibilità di fondo, per essere alla fine compelta ).
E lo dico perchè ritengo RRobe abile, molto, e le delusioni che mi fornisce, proprio per la sua bravura, sono alte, forti, come lo è stata la delusione per questo numero e che perdonerei, ad esempio, ad un Marzano o a un DiGregorio.
A Paola ho perdonato parecchio, a volte digerendomi cose feroci, ma non so, con tutta sincerità, se mi senta ancora capace di farlo con il nuovo corso.
Dylan era un meraviglioso poeta della malinconia umana, il cantore delle memorie dell'invisibile, non quello che è oggi.
Non quello che ci viene presentato qui, mi spiace ma non riesco a vedere quel personaggio che aveva scritto una grande pagina del fumetto italiano.
E non si parla di una mia mancata voglia o desiderio di evoluzione. Io per prima, sono il segno di una evoluzione, fisica e mentale.
Ma se questa evoluzione deve portare a stravolgere le architravi, le colonne, l'Io del più grande fumetto italiano degli ultimi 28 anni, mi chiamo fuori, scusate.
Penso che comprerò il numero successivo, senza commentarlo, e che chiuda qui una parentesi mensile che mi ha seguita per una vita.

_________________
" Il locale è triste e sta sempre qua ! "

" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: sab set 27, 2014 11:15 pm 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm
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Località: Macondo
Prima dell'albo, riprendo la questione del lettering tirata in ballo da Maiden e Bentler. La mia opinione è che Marina Sanfelice è una letterer coi fiocchi (fa anche Dragonero). Se il letteeing fosse fatto al computer: 1) sarebbe centrato molto meglio nei ballons, nel senso che ci sarebbero molte meno parole spezzate; 2) non ci sarebbe bisogno di indicare Marina Sanfelice nel tamburino; 3) non ci sarebbe bisogno di avere più di un letterer in Bonelli: con Photoshop, il lettering di un albo di 100 pagine lo fai, a star larghi, in 3-4 ore e lo dico per esperienza.
Non sono altresì d'accordo che le lettere siano tutte uguali: se si guarda molto attentamente, si notano variazioni quasi impercettibili. Ricordo che le tavole su cui si lavora sono ben più grandi di quelle che leggiamo noi e quindi gli errori vengono "cancellati" dalla riduzione. Non so bene come funziona il lettering manuale, ma penso si lavori con la millimetrata. L'esperienza e la manualità fanno il resto.
Non ultimo, dubito che si riesca a creare un font così simile alla calligrafia umana.

Era per prendere fiato e pensare ancora un po' a Spazio Profondo.


S P O I L E R




Un albo di grande mestiere. Non mi ha fatto impazzire perché non sono un amante della fantascienza, non sono riuscito ad entusiasmarmi ma riconosco che è un albo ben scritto e ottimamente disegnato (inteso disegno+colorazione). Anzi, mi spertico nelle lodi del colorist perché per farmi piacere Mari deve aver compiuto un miracolo e mezzo.
A me il finale è piaciuto. Per me il finale (da quando si sveglia) è la cosa più dylandoghiana dell'albo (e anche la più lynchana, chi vuole intendere intenda... agli altri risparmio gli spoiler).
È bello leggere Dylan Dog perché non è una serie fatta con lo stampino, anzi. È un personaggio così duttile che non si può neanche dire "mi piace Dylan Dog". Sì ma ti piace Chiave-trash o Dylan puttaniere che indaga? Ti piacciono i gialli ponderati della Barbato o le storie oniriche tipo Totentanz? Ti piacciono le storie originali o quelle che prendono il la da un film/libro? E così via.
Dylan è bello perché è vario. Anche io, come altri, mi ero fatto una personale idea su Spazio Profondo. Meglio, avevo pensato alle mie storie di Dylan preferite e le avevo ambientate in uno spazio profondo. Cagata pazzesca: ho comprato l'albo in stazione alle 13.45 e non ho avuto il coraggio di aprirlo fino a stasera alle 21.30. Poi vi posso raccontare che ho studiato, nel frattempo, ma la verità è che avevo paura di non riuscire a leggerlo in maniera obiettiva, tanto ne ho discusso e tanto ero esaltato nell'attesa di questo albo.
E alla fine non ce l'ho fatta a leggerlo in maniera del tutto obiettiva, un po' me ne vergogno pure, perché ogni volta che giravo pagina soeravo di trovare scritto quello che era scritto nella mia testa. Urgerà rilettura, pratica che peraltro malsopporto.
Però si è osato (e la battuta di Groucho sulle supposte [che a me ha ricordato le Verità Supposte, e chi vuole intendere intenda parte 2] ne è un esempio chiaro, per quanto minimale); l'apparizione di Bloch è qualcosa di fantastico, con tutti i rimandi al numero successivo. Veramente tanto di cappello per quella parte.
Però sono insofferente alla fantascienza e la storia non mi ha preso. Il mio voto è 8, perché per prendere ottimo, una storia deve muovermi qualcosa a livello inconscio e irrazionale e le tre pagine finali non sono bastate, seppur siano da me apprezzatissime.

Il nuovo frontespizio, a mio parere, è orrendo: non tanto per il concept, quanto proprio per il disegno! Stano l'ha fatto con tavoletta grafica, ammettetelo! Ah, il vecchio frontespizio di Villa...


Edit: ho riportato in parole povere e probabilmente anche in maniera peggiore il concetto dell'ultimo post di dyd_23. Non avevo letto con attenzione, perdonate la ripetitività :oops:

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: dom set 28, 2014 3:13 am 
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Iscritto il: mar ago 29, 2006 5:03 pm
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Dogares non mi puoi dire che il problema non è di questa storia altrimenti avresti lasciato Dylan poco dopo l'abbandono di Sclavi!! Ci sono storie, soprattuto dal 150 in su che fanno rabbrividire, e non in senso positivo. Io apprezzo molto di più un autore che osa piuttosto di uno che appiattisce il personaggio (e purtroppo ne abbiamo letto tante). Recchioni osa: ha osato con Mater morbi scrivendo una storia sulla malattia (cosa a lui ben chiara) e ha vinto!! Ha scritto una storia che lo stesso Sclavi ha definito "più bella delle sue"! Poi le altre non hanno funzionato allo stesso modo!
Spazio profondo per me esplora un Dylan non nuovo, perché abbiamo già visto storie di Dylan non Dylan (che hanno spezzato il pubblico) ma raccontato con un linguaggio diverso.
Ogni autore ha la sua "macchina da scrivere" i suoi ricordi, le sue sensazioni che fanno a finire nei propri lavori!! Io non sono del mestiere però credo che quando tu produci qualcosa ci metti sempre qualcosa del tuo bagaglio culturale!
Recchioni ha il suo Dylan, che, ripeto, non è il Dylan di Sclavi..ed è giusto che sia così. Il bagaglio culturale di Recchioni è diverso e, non voglio offendere assolutamente Roberto, anche lo spessore come autore: Sclavi ha una sensibilità che, per ora, non ho letto in altri autori (la mia biblioteca non è vastissima)! Sclavi ha...aveva un modo di scrivere fuori dal normale..dai ragazzi siamo in grado di riconoscere un ottimo autore da un genio innovatore? Qui si parla di innovazione del fumetto, di fumetto postmoderno!!
Con questi presupposti mi sembra scontato che Recchioni non scriver mai come Sclavi, io spero che continui a fare delle storie dove osa! Per me è fondamentale..un'opera creata negli anni non deve andare sprecata con storie piatte giusto per mandare qualcosa in stampa!!
Ripeto: Tiziano stesso ha detto che i suoi gusti sono cambiato negli anni..le sue storie sono cambiate negli anni..ed è giusto che Dylan cambi negli anni. Questo non è successo e finalmente ora sta avvenendo..ci si sta risintonizzando con i nostri problemi e le nostre paure. Questo per me basta. Confido in Roberto, Paola, Simeoni, Ambrosini e sopratutto Tiziano..confido nel loro "amore" per Dylan e son certo che faranno bene!

Dogares continui a dirmi che questo di Spazio profondo non è Dylan?? Hai sempre letto lo stesso Dylan?? Ti è sempre sembrata la stessa persona? Con le stesse idee? Dylan è così caro a tanti proprio perché non è mai sicuro di quello che fa! Già nei primi 50 numeri si è visto un cambiamento del "comportamento" (così lo possiamo chiamare???) di Dylan..perché le persone cambiano..e cambiano i loro gusti..e per fortuna a scrivere raccontare le storie di Dylan sono ancora degli esseri umani.

Dylan era un cantore delle memorie dell'invisibile? Un poeta della malinconia? Hai assolutamente ragione! Ma parli dei vertici delle sceneggiature probabilmente del fumetto italiano : memorie dall'invisibile. Credo sarà difficile arrivare a scrivere storie come quella..per il fatto che gli autori che al giorno d'oggi scrivono Dylan non sono dei "geni". Non scherzo. Reputo Sclavi un artista fondamentale nel panorama fumettistico.
Ora non ci sono personaggi del suo spessore! Anche Ambrosini ha un suo Dylan ben diverso da quello sclaviano.

Tutto ciò non esula dal fatto che, devo dire obbiettivamente, i numeri parlano chiaro, Spazio profondo sia una storia che abbia funzionato. Una storia che ha messo Dylan davanti ad una situazione surreale e grottesca che può essere letta in tanti modi.
La fantascienza o il "citazionismo" sono due caratteri dell'opera di Roberto ben coerenti nella sua mente: vedi orfani! Però sono, per me, uno strumento utilizzato per raccontare un'avventura del nostro indagatore..spazio profondo.
Ovviamente è per fortuna i gusti sono gusti e da li non ci si muove.
Dogares, ripeto, spero continuerai a leggere Dylan perché il tuo punto di vista mi ha sempre affascinato e poi perché spero riuscirai a cogliere e apprezzare i mille volti di Dylan.

Edit: scusate ma scrivo dal cellulare...e sono le 3 del mattino..

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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: dom set 28, 2014 8:42 am 
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Iscritto il: dom apr 21, 2013 12:27 pm
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la trama riprende parecchio anche dal film punto di non ritorno

http://it.wikipedia.org/wiki/Punto_di_non_ritorno


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: dom set 28, 2014 10:37 am 
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Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm
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Bentler ha scritto:
tommaso ha scritto:
Saluto un ritorno che mi pare pochi abbiano notato: lo sfondo nero della quarta di copertina. Anche quello faceva Dylan Dog, non certo quei grigi e bordò che non mi significavano un cazzo degli ultimi anni.

Mah... Il nero come sfondo della 4a non ha granché di originale (ai bei tempi, il colore era rosso), e a me pare che non sia una buona scelta grafica: le vignette del promo risaltano troppo poco. Ma qui siamo proprio ai gusti più personali(ssimi)...

C'hai ragione c'hai. Chissà perché lo sfondo nero mi è sembrato un ritorno a qualcosa di già conosciuto.
Comunque il mio ragionamento non cambia: nero o rosso (senza quelle striscioline del menga, errore e orrore grafico che da anni penalizza le grafiche bonelliane) sono colori forti e pieni, colori "horror". Quindi per me scelta grafica eccellente ed elegante.
Poi immagino che la quarta copertina sarà in seguito occupata dalla pubblicità, quindi è un discorso che lascia il tempo che trova.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: dom set 28, 2014 11:45 am 
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Iscritto il: lun ago 27, 2012 10:32 am
Messaggi: 245
È una di quelle storie che vanno al di fuori della saga dylandoghiana, e non lo sapevo... non ho voluto sapere alcunché prima di leggerla...
Detto ciò, e preso atto che era uno "speciale a colori" nella serie regolare, devo dire che la storia mi è piaciuta, c'è la dimostrazione che si può costruire un horror in casa Bonelli anche proiettandolo al di fuori della solita dimensione... le citazioni volute o meno non mancan: da "Alien" al "Nathan Never" di "Vampyrus"... splendide le tavole...

P.S. mi ero quasi innamorato di Numero Due.

_________________
Preso dalla fede ebbi una visione
dall'orgia io fuggivo, non senza derisione.
Vidi il fiume Congo scavare con la testa
e una lingua d'oro tagliare la foresta.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: dom set 28, 2014 11:51 am 
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Messaggi: 8883
Località: Chieti
POSSIBILI SPOILER

Già nell' Horror Club, Recchioni ci annuncia che leggeremo una storia piena di citazionismo in cui sono mischiati horror fantascientifico d' azione (molto) e fantascienza colta psico-allegorica alla "Solaris" (poca). Benchè sbilanciata a vantaggio del primo aspetto, la commistione dà vita a un albo con belle atmosfere e con una trama classica per il genere in cui Dylan è abilmente inserito come elemento portante, cosa non facile da fare in modo credibile su una nave spaziale imperiale del futuro.
Il ruolo di Dylan in questa storia ne contempla e celebra la eterogenicità della caratterizzazione umana di cui i vari cloni sono un compendio e lo pone simbolicamente al centro di una rinascita che rimanda a quella editoriale, anche se in tal senso il concetto di "rinascita/evoluzione" è molto più manifesto nella suggestiva copertina piuttosto che nella storia stessa in cui i protagonisti sono esseri semi-umani.
Questa storia ha una peculiarità: tecnicamente Dylan Dog non appare mai, visto che quelli sono solo suoi cloni semi-sintetici. In realtà non è la prima volta, visto che abbiamo ad esempio il precedente della bellissima breve "Tagli aziendali" in cui il protagonista della vicenda è l' omologo robotico stepfordiano di Dylan. In ogni caso, l' autore è così riuscito a scrivere una storia molto lontana da DD per il contesto e per la stessa assenza di Dylan, eppure molto dylandoghiana (soprattutto nell' ultima parte).
La narrazione è briosa, con ottimi tempi e grande fluidità, e Mari è colossale (ma sono di parte perchè è uno dei miei disegnatori preferiti), aiutato dall' ottima scelta dei colori che non credevo potessero sposarsi con questa naturalezza al suo stile.
Un' uscita buona che premio aggiungendo uno o due punti di incoraggiamento e votandola come ottima perchè esemplifica l' annunciato cambiamento ed è degna battistrada di ciò che si spera di leggere in futuro: storie in cui si tenti un po' di audacia nel giocare col personaggio e valorizzarlo, storie svecchiate nei contenuti e nella forma.

P.S.: preferivo il vecchio frontespizio.

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"Non è morto ciò che in eterno può attendere, e col volgere di strani eoni anche la morte può morire."


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