Cravenroad7

Bien: vedo cha abbiamo raggiunto l'apice dei fraintendimenti, con un campionario niente male .
Una roba che quello "triggerer" di Dear all'inizio del discorso, in quanto casus belli (-freschi....a 40° all'ombra. Almeno da queste mie parti ), impallidisce a confronto di ben altri discorsi equivoci d'appendice, rizomatizzatisi dopo.

Allora facciamo un bel recap per chiarare tutto. Alla radice, per l'ultima volta.
E non vi lamentate se scrivo tons e tons di righe, se poi vengono lette per esser fraintese e me tocca di ri-precisare .



Un po' piccat(t)o - come il forumista - lo ero, ma solo perché tutto era partito da un refuso e mi si dava del dislessico en passant. Scherzando o meno, ma sempre partendo da un presupposto che non c'era.





Visto che vi/ci(-net) è tanto caro l'eccitante discorso sull'autoerotismo mentale... senza toccarci oltre... ci terrei a precisare di non aver mai strofinato la libido della mia mente nel vano sforzo di capire come sia arrivato sulla terra l'amato Johnny o per quale malattia l'abbia lasciata .

[...]

Il discorso era un altro.
E torniamo ai Radiohead e le due camerette, sperando di chiuderlo... senza nessuna disputa... che non c'è mai stata, tra l'altro

Non so chi tra Martinello, Gualdoni, o entrambi, l'abbia deciso... ma tra le righe è suggerita una certa differenza d'annata tra le due camerette, ed un desiderio di alludere a qualcosa... di scisso, in contrasto
Quella a Craven Road prevede un controller Atari del giurassico, un vecchio Goldrake 80s, e poi una cartuccia dell'avventura sull'Isola d'Yd, approssimativamente 90s.
Il bimbo degli Shore è invece avanti col tempo.
E per dargli questo appeal "moderno", di contorno, compajono una Wii, un modellone Transformers dagli ultimi film... e poi il tanto declamato poster dei Radiohead... strumentale a questa funzionalità.

Perché? Perché Martinello, Gualdoni, Okkiperloro... hanno solo pensato che fosse cool per un regazzino londinese tenere in camera un poster di Thom Yorke&co.
Un poster inoltre col logo di un orsacchiotto pucciosamente cattivello

Detto questo, forse c'azzeccheva più roba come gli One Direction o Lady Gaga, ma non è così strano che nei paesi anglofoni i pre-adolescenti siano fan di un gruppo rock abbastanza rodato e "difficile".
Vale anche per i Muse, i Coldplay, gli Oasis, etc .
Teppisti e gang a parte, a quelle latitudini non c'è bisogno di essere il figlio di un hipster altezzoso per sentire roba simile prima dei 14anni.
Il link che ho aggiunto dopo delle bambinette è puramente parodico, ma allude ad una certa popolarità di fondo.
Non ragionate sulla base dei bimbiminkia nostrani. E' un tipo di cultura musicale (ancora per un po') diversa, a quell'età, dalla nostra.

Tutto qui .
Non mi sembra il caso di montarsi un(altro) caso su misura, decollando per la tangente, o ammucchiando frasi fraintese e posizioni di massima, che non reggono il minimo - causa scarsa carburazione.


OGNI ALOHA CHE DIRAI SARA' USATO CONTRO DI TE

Nah.
Sei piccato.
Stacce.

E basta puntualizzare l'ovvio con la storia delle due camerette!

Dio me ne scampi di ricevere logorrea anche in pvt.

Maccerto che me sono (im)piccato, perché non me ne freghierei come un casertano qualsiasi di Casal di Principe .



Quello che è ovvio per te non è necessariamente ovvio per altri.
Anche perché non scrivo per un destinatario-unico, e sul discorso dei ccciovani gusti musicali UK-eici mi sembra di aver detto l'opposto della media corrente su questo forum.
E visto che sono stato frainteso, anche da altri ed in diversi modi, meglio precisare.



Toh: ho trovato un altro penpal a cui scrivere dopo il mare, pre-grigliata. Avvisato.


A' PLUS TARD
CON O SENZA ALOHA

(e comunque "capiscili" lo dici allanimaccedellaterrachecciabbiamsottipiedi)

Non mi riferivo, nella seconda parte del post, a te, ma a chi si chiedeva il perché ed il percome del comportamento di Dylan come genitore, quando alla fine è tutta una costruzione di Vita ( che, tnt per ricordarlo, ha generato cmq una "vita" parallela nella quale Dylan è genitore che ha perso il figlio, con tutto il potenziale che ciò potrebbe avere...e che non sarà...), che ha usato Dylan e gli altri, come marionette.
Quindi non ha senso menarsela sul come si comporta DyD al fast food, poiché quella è una realtà alternativa, ove ogni ragionamento è stravolto e/o esagerato e/o opposto.

Alla fine mi è piaciuto, ma ho perso il treno dei commenti ormai.

Stesso discorso anche per me...mi limito a dire che il voto ottimo e' stata l'unica opzione possibile!

"Il calvario" è un grande albo. Giusta copertina, belle tavole (Martinello strizza l'occhio a Venturi, e forse la scelta del disegnatore non è casuale).
La storia è una di quelle che pone Dylan nella realtà, in questo caso terribile, di tutti i giorni. E certi orrori fanno molta più paura del mostro di "Tra la vita e la morte". A proposito, qualcuno dirà che facendo così Gualdoni ha voluto tirarsela per l'ennesima volta, ma la citazione è azzeccata.
Caratterizzato bene Johnny, così come il suo rapporto con papà Dylan e zio Groucho. Un albo quotidiano in cui non manca l'orrore psicopatico.



Dylan padre non si era visto così. Anche la scena in chiesa ci mostra un indagatore allo stremo psicologico, da ateo qual è. E a chi si lamenta per un Cristo al crocefisso, ricordo che in "Apocalisse", scritta da un certo Sclavi, Gesù interveniva (e pure in "Maelstrom").
I dialoghi con i freddi dipendenti della sanità pubblica sono il vero orrore quotidiano. Di albi così ce ne vorrebbero di più. Chissà con il nuovo corso. Sperem...

... de no Ci vorrebbero più albi normali di alta qualità, non un'infinita serie di What if. E soprattutto molti meno dialoghi con gente maleducata, che sono diventati uno dei cliché più odiosi di questo fumetto. Altro che vero orrore, sono scontati all'inverosimile (e che facessero un fuori tutto e via allora ).


Con l'unica differenza che tu citi due tra le storie più strampalate e sopra le righe della serie, dove si dice bene o male tutto e il contrario di tutto. Non so se era a me che ti riferivi, ma personalmente non mi sono lamentato per il crocifisso, ho solo contrastato un'interpretazione che reputo sbagliata, nient'altro.

E perdio, JoHnny, non JHonny.

Le infermiere dell'ospedale non erano maleducate, semplicemente fredde alle molteplici preoccupazioni dei pazienti. Cioè la pura normalità.
Su Dio non mi riferivo a nessuno in particolare, ma ho letto critiche sparse nel topic.
Su JoHnny ho corretto, e vabbè, capita nella fretta! Al prossimo post ingaggio un editing.

Poco da dire,e' un albo molto bello.Storia "normale",con orrore "normale" e quotidiano nel quale vediamo un Dylan piu' o meno inedito in un ruolo che non e' solitamente il suo,e anche il richiamo al piu' famoso Johnny per me non disturba e anzi,contribuisce alla costruzione emotiva del racconto.
Storia dolente,amarissima,e per questo reale con le dovute proporzioni del caso.Buona caratterizzazione dei personaggi,buona alternanza tra le due "famiglie" protagoniste della vicenda.Ottimi i disegni di Martinello che valorizzano la buonissima sceneggiatura di Gualdoni.
Francamente non condivido le critiche al Dylan moralista dal burgercoso,o non so che altro...che mi sembrano al limite del pretesto.Qualche scivolone c'e',penso alla morte della ragazza all'inizio...penso al finale con lo spiegoncino e soprattutto con l'utilizzo di un personaggio "innovativo" che,come dire...semplifica paradossalmente le cose.
Ma la sostanza,la ciccia...non e' tanto nel dove andare a parare.Ma nell'illusione,nel rapporto di Dylan con il ragazzino e nel loro interagire.
Tra i migliori dell'anno.

In tutta sincerità, non riesco proprio a capire per quale ragione siano state spese belle parole per delle storie pessime ( Il modulo A38 , L' assassino della porta accanto ... ) mentre questa e' stata massacrata dai più.
Il mio voto e' un bel 7.

Semplicemente perché nell'immaginario collettivo del forum Giovanni Gualdoni è quello che non sa scrivere le storie.
La prova precedente a questa è stata La bomba (ottobre 2013) se non sbaglio. Altro bell'albo.
EDIT
comunque mi accorgo ora che ha preso quasi tutti voti positivi. Perché dici che è stata massacrata?

il calvario fu davvero una piacevolissima sorpresa della cosiddetta fase 1. votai positivo per lei.

A me del Gualdoni post "cura" è piaciuta la bomba, il calvario e fuori servizio (si chiama così?).
Gualdoni sembra scemo ma non è (serve a darti l'allegria).

Ma infatti.
Non nascondo che Gualdoni e' stato la ragione per cui ho smesso di acquistare regolarmente Dylan Dog ( anche se di certo non gli attribuisco tutte le colpe ) ma quando una storia e' ben scritta la considero tale a prescindere dal suo autore.
Insomma, non e' mica vero che agli autori meno " dotati " sia preclusa qualche bella prova.