Cravenroad7

albo bellissimo
Non quanto accadde domani,ma indubbiamente una gran storia

In assoluto il mio preferito!

Imperdibile....

Vi dirò che intendo assumere il regalo di Hoffman proprio per vivere una realtà come questa....
Quindi dico che mi è piaciuto enormemente !
Purtroppo poi è stato abusato...

Uno degli albi più divertenti e dissacranti della serie, uno dei capolavori del divertissement sclaviano. Oltre ai momenti comici citati da alcuni, ho trovato irresistibili i demoni con il loro italiano latinato,la battuta della mia firma ed il diavolo toscano che invita amber e dylan a raggiungere il resto dell'allegra compagnia all'inferno( quello vero, non il locale eh eh).
C'è chi dice che rispetto ad altri capolavori di tiziano questo albo manchi di profondità. Può darsi che sia così; eppure , anche in un contesto di delirante e godurioso divertimento, il Maestro di Broni pare trasmetterci il messaggio (vedasi parole del diavolo)che in fondo fondo il male è cosa tutta umana: quell'occhio enorme non potrebbe essere forse metafora del moralismo puritano e pruriginoso di chi spia, giudica, reprime? E gli assassini efferati dell'uomo in bombetta, non rappresentano forse le atrocità di cui noi umani siamo capaci quando diventiamo schiavi della nostra avidità?
Può darsi che la mia analisi sia forzata , ma se così fosse che importa? Golconda rimane una pietra miliare della serie, grazie all'immaginazione, grazia, ironia e maestria nel raccontare del suo autore...

Finalmente ho reperito questo albo, visto che ne ho sempre sentito parlare...DOmenica ne ho trovato una ristampa in una bancarella e ne ho aprofittato!

Albo fondamentale, sebbene sorretto dalla incredibile faccia di bronzo di Sclavi che prendeva per il culo tutti i lettori con sadica ferocia ironica e stupendo splatter decerebrato da qualsiasi parvenza di reale !

Il mio Dylan Dog preferito.

Quello che mi piace utilizzare per sintetizzare tutto ciò che amo (o quasi) della serie, e dello stile di Sclavi.

Ovviamente ci sono storie più toccanti, poetiche e rappresentative in senso lato...ma niente, per me Golconda! è il manifesto dylaniato per eccellenza.

Storia bellissima,indimenticabile il demone infernale
Capolavoro di Piccatto per Dylan Dog.

Sullo stesso filone del "non-sense" ho apprezzato molto di più Cagliostro!. Storia buona, ma non fra le memorabili secondo me.

la mia prima storia di Dylan....come dimenticarla.... che bella con l'occhio, le bombette che rubano in banca, Amber Cat che crede di aver chiamato i Demoni (gruppo di hard rock-matal) e invece sbaglia e chiama l'inferno vero e proprio, il suo stesso locale, l'inferno.... che figata quest'albo, demenziale, horror, surreale, poetico, incubo e sogno che vanno a pari passo, il viaggio di Dylan fino a Golconda in India e che non se ne rende conto... geniale e appassionato. Piccatto superlativo ai disegni, ero innamorato di amber....eh avevo anche 10 o 11 anni!!!!

Sono uno dei pochi che non ha dato ottimo a questo numero. (Ma buono)
La ritengo una lettura piacevole, ma Sclavi per me ha scritto veramente tanti albi migliori di questo. Per rimanere in ambito demoniaco "Inferni" per me è di gran lunga sopra.
Questa è un'esplosione di violenza manieristico-barocca, una danse macabre folle e allucinante: gradevole a vedersi, ma il nocciolo della storia è assai piccolo.

Ah, penso che sia l'albo più splatter in assoluto.

...sta di fatto che, dopo miliardi di anni, per la prima volta il luogo inesplorato di golconda è stato calpestato, e così si è aperto un varco dando via libera a qualche spiritello elementale... ma sono innocui burloni, curiosi come bambini... non capisco perchè siate venuti fin qui a protestare per una cosa così da poco!

Appena riletto grazie alla ristampa cartonata a colori. Mi aggiungo al coro , i meravigliosi disegni di Piccatto si sposano armoniosamente con la narrazione schizofrenica di Sclavi. Golconda rappresenta anche un po' il succo di quello che era Dylan Dog tanti anni fa, un fumetto che partiva da dei presupposti narrativi neanche straordinariamente originali (per non dire banali) per poi prendere la tangente e diventare qualcosa di assolutamente spiazzante, unendo horror splatter e umorismo surreale, mischiando elementi pop e riferimenti letterari, artistici e cinematografici alti, assurdità e deliri vari. Un quadro astratto che nel complesso ti lasciava sbigottito e affascinato. Allora Sclavi lo faceva e andava bene, non so a quanti autori oggi sarebbe concesso di inserire nella storia un bulbo oculare di dimensioni incerte che gira in tandem. Ma è anche vero che Sclavi è un intellettuale prestato al fumetto, che poteva osare un pizzico in più con un titolo concepito per durare al massimo qualche anno (o qualche mese). Per chi deve oggi mettere le mani su una delle testate di punta della Bonelli e, in generale, del mercato fumettistico italiano, con tanti anni di storia alle spalle, non deve essere facile partorire un nuovo Golconda.

riletto grazie alla serie cartonata, il surrealismo di Sclavi qui raggiunge l'apice, sfornando un capolavoro...