Copertina di Stano ingannevole, ma rispetto a certe altre spoilerose, si difende bene. Bello il viso di Dylan in chiaro scuro, troppo accennati i vampiri alla finestra, ma sempre ottimi. Copertina che ricalca la mitica dello speciale numero tre, quello di Orrore Nero, ma la storia gli è superiore assolutamente.
Non so chi aveva detto di un Dylan moraleggiante e spacca caz.....
Bhè non è affatto così. Quindi, per favore, evitare commenti e anticipazioni basati sul nulla, please.

I disegni di Piccatto sono l'ombra di quelli del suo passato, mi pare evidente.
Eppure in questo numero, come nello speciale da lui sfornato, l'ho trovato meno ingessato e rigido di altre sue prove imbarazzanti ( vedi "Il Signore delle Mosche" su tutte...) ove pareva disegnare direttamente incidendo su pezzi di legno grezzo. I visi stravolti di paura di Mary sono bene orchestrati e disegnati. In generale, al fine, ci appare un vampiro per nulla affascinante e figo, ma anzi cupo e crepuscolare, pauroso, quindi un segno di rispetto verso la reale natura dello stesso, in barba a certe raffigurazioni di Manila ed affini.
La morte del vampiro, con una bella vomitata di sangue scuro, mi ha affascinata.
Quindi bene, sopratutto per ciò che era Piccatto in origine, sebbene qlc colpo lo recuperi e veleggi anni luce in avanti rispetto a Freghieri e Cossu.

Storia.
Dibattendo del tema di cui sopra, ero preparata al peggio. Temevo la solita solfa sui vampiri, condita con dialoghi agghiaccianti e personaggi da carosello televisivo.
Invece Marzano ha collezionato una buona cosa. Niente di epocale, sia chiaro, ma a livello di certe "opere" di Ruju tanto declamate sui vampiri o di certe altre cose di Paola sulle notti di caccia, infinitamente tirate per le lunghe e meno ricche di pathos.
Le motivazioni dei ragazzi ( sola pecca visiva il solito, trito e ridicolo loro abbigliamento, che si sarebbe dovuto e potuto evitare..e poi i vestiti questi non li cambiano mai ? Capisco i tre adepti, ma Mary almeno cambiare il top no ? Vabbè che il punk deve puzzare, però...) sono abbastanza credibili ed ho provato una certa affinità in Mary, se non altro perché abilitata a disegnare il torso nudo di Dylan ( cara ragazza io mi ci sarei buttata a pesce....).
In generale la ricerca dei ragazzi perde un poco di interesse, e Dylan fa pochino, anzi quasi nulla, ma per una volta sono i comprimari a rendere bene e la storia funziona. Poco horror, ma neanche niente, ma non da disprezzare. Non ho colto analogie con Buffy, ma potrei errare visto che il telefilm in questione non l'ho mai visto completamente, piuttosto con certi horror adolescenziali che non erano male ( vedi Gioventù Perduta ). Bloch questa volta non si limita a vomitare sulla scena del crimine, ma indaga e fa delle domande, sguinzaglia una coppia di agenti abbastanza idioti, ma anche capaci di seguire il bimbo minchia sino al cimitero. Insomma tutto funziona bene.
Quoto Bertuccia, sul momento topico, rovinato da un'idea troppo cinematografica piuttosto che fumettistica, quella della pallottola magica di Oswaldina memoria, che ad ogni buon conto ci risparmia: pallottole all'argento o di frassino, complicate formule esoteriche recitate dal solito nano mago insopportabile, luce che filtra dalla finestra e polverizza il vampy, Dylan in versione VanHesling.
La scena del sacco di plastica che rinchiude il sorriso ebete dell'assassino mi ha inquietata, credevo in una sua resurrezione, vi confesso.

Ok ora mi sparo un cocktail di sangue caldo rosso, annata 1883, con un taglio di sangue del Sud che alzi la quantità alcoolica del medesimo e mi rinchiudo nella bara.
Spero di trovarmi accanto Klaus Kinsky in versione Nonsferatu. Che era altra roba, lo so bene.

O meglio, per il risibile, a mio modo di vedere, controfinale. Il finale con il pazzo serial killer mi piaceva...ma il vampirazzo DJ non se pò vedè!

c'è una sequenza che non capisco. Erin è a terra e Stewart le punta il fucile addosso. Si sente uno sparo. Ora: non può essere Dylan che spara, visto che la sua pistola non emette alcun fumo, ma se è Stewart a farlo come può non averla colpita mortalmente ?

è proprio Dylan a sparare, tant'è vero che Stewart ha un buco nel petto. Male Piccatto che non ci mostra la Bodeo fumante di Dylan per farci capire che ha sparato proprio lui....

I 5 amici vivono tutto cio' come una sorta di gioco adoloscenziale, probabilmente neppure loro credono nell'esistenza dei vampiri. Lo stesso patto di sangue non e' altro che un modo per ingannare il tempo. quando la situazione gli sfugge di mano iniziano a nascere dubbi e paure,soprattutto nella giovane May.
L'intreccio della storia e' ben confezionato e tutto sommato cattura l'interesse del lettore. Il finale,come ho gia' detto prima lo trovo discutibile,ma tutto sommato ritengo che questa sia una storia interessante.Non pretendo che tutti i mesi vengano sfornati capolavori come Memorie dall'invisibile,per cui ben vengano albi di puro svago come questo