Cravenroad7

CONTIENE SPOILER

Ventata positiva quella portata da Cavaletto nella serie regolare.
Le tipiche atmosfere della serie sono proposte brillantemente e i personaggi gestiti al meglio.
L' inizio scorre via stupendamente ed è molto ben costruito, però poi la faccenda inizia ad appesantirsi legandosi al tema "ecologia e rispetto del pianeta" (argomento che mi ha sempre annoiato) ed entra in certi automatismi narrativi (la fondazione scientifica, il ricercatore in viaggio in terre lontane che si imbatte nei resti di antiche civiltà, il direttore assetato di potere che si capisce essere il cattivo fin dalla prima comparsa) che sinceramente smorzano un po' l' interesse creato ottimamente nella prima parte.
Fino a pagina 96 dunque la storia è formata da un' ottima sceneggiatura basata su una trama avventurosa con risvolti esotico-esoterici un po' ordinaria, ma le ultime due pagine offrono un controfinale eccellente che rinobilita il tutto, uno sberleffo che giustifica, volontariamente o involontariamente, la stereotipatezza che la vicenda a un certo punto aveva assunto.
Cavaletto è ampliamente promosso, perchè ha dimostrato che sa gestire in modo impeccabile il personaggio (insomma SA SCRIVERE DYLAN DOG), lo conosce bene (e fa anche sfoggio di questa sua conoscenza strizzando l' occhio al lettore di vecchia data, con un po' di furbizia ma senza pesantezza) ed è capace di pregevolissimi guizzi creativi.
Ottimo il lavoro di Piccatto, che nell' ultimo periodo mi sta piacendo molto: il suo stile un po' squinternato unito all' accuratezza delle tavole ce lo restituiscono in grande spolvero.

Soggetto: 6,5
Sceneggiatura: 7,5
Disegni: 8,5

Piccola annotazione: FINALMENTE un corpo che precipita da un' altezza considerevole non si adagia integro al suolo con un timido "tump", ma SI SFRACELLA!

Infine, fatemi sottolineare una cosa: è vero, questa storia ha un certo tocco in stile MM, ma è puramente un caso che l' autore abbia esordito sulla serie regolare con un albo avente questa piega.
Nello staff di Dylan Dog, al di là di questa storia, secondo me non c' è autore più affine al genere horror di Cavaletto. Adesso che l' autore ha stra-dimostrato di sapersi muovere sulle pagine di Dylan con estrema padronanza, sono ancora più contento di questa new entry e spero che possa riportare in auge l' HORROR (quello vero) in casa Dylan Dog.

Buona prova,ottima fino a pagina 40......poi qualche pecca qua e là,ma un buon finale!
Piccatto è il mio disegnatore preferito e lo trovo sempre sublime,la copertina mi pare sia piaciuta solo a me!La migliore,a mio avviso,dopo Mater Morbi......voto complessivo 7!!

il mio discorso su martin mystere era un discorso ad ampio raggio, non solo per la storia di cavaletto. una storia alla mm ogni tanto ci sta bene ma quando diventano preponderanti trascurando l'horror non va bene...almeno per me.

l'ho capito solo io il finale dopo poche pagine?.

Pure io avevo immaginato che i tamburi centrassero qualcosa...

SPOILER...
Certo era ovvio che i vicini c'entrassero qualcosa e prima o poi sarebbero saltati fuori. Un po' meno che la loro presenza avrebbero ribaltato totalmente il senso di quanto letto prima.

Appena tornato da Mantova (dove ho visto e salutato di persona alcuni assidui frequentatori del forum).
Poi mi son messo lì e ho letto tutta la montagna di commenti sul fumetto...
Beh che dire?
GRAZIE!
A tutti, anche a quelli che non hanno dato la sufficienza ma che mi danno comunque fiducia. A questi ultimi posso solo dire che le prossime storie saranno decisamente più horror (belle o brutte, con imprecisioni o meno, ma sicuramente più horror!).
A Xdiesp dico solo che mi dispiace non sia piaciuta la storia, ma lo avevo già messo in conto che non si possono accontentare tutti... Poi se mi fai il paragone con Memorie dall'invisibile sei anche un po' crudele!
Dai, vedrò di rifarmi next time!
PROMESSO

Non male. Però:

1 - Paradossalmente, e il paradosso sta nel fatto che queasi tutti gli altri utenti hanno detto il contrario, la parte più debole dell'albo risiede a mio parere nella sceneggiatura, e non nel soggetto. Non che gli scambi di battute non siano (talvolta) brillanti o che qualche personaggio sia fuori parte: il problema sta nella coesione ai punti nodali del plot. Sembra che si corra sempre paralleli agli eventi, le informazioni non arrivano in modo ficcante e preciso ma si ravvisa (sempre imo) una mancanza di aderenza alla materia che porta il lettore a dedurre le verità della storia per intuito. Alla fine non si ha ben chiaro cosa sia questo "soffio", o il modo in cui gli alieni si siano messi (in modo così potente) nella mente del professore, o le motivazioni dei cattivi (quelle precise, dico). Certo, sono dette o si deducono, ma appaiono come "lontane". Non so se mi sono spiegato.
In ogni caso, credo che il nostro nuovo sceneggiatore dovrebbe adottare una dialettica narrativa più schietta.

SPOILER
2 - Ma come mai non vengono analizzati gli animali caduti dal cielo in modo tale da cercare indizi che possano suggerirne l'origine? Come mai Dylan non si chiede mai da dove vengano i suddetti?
3 - Che a nessuno venga in mente di fronte a degli 1 e degli 0 che la formula possa rappresentare un sistema binario è veramente un tantino forzato. Sono di quelle cose che fanno un po' arrabbiare il lettore. Soprattutto se si pensa alla brillantezza enigmistica sfoderata soltanto pochi mesi fa da Dylan nella pessima doppia di De Nardo. E questo detto da uno che di codici e sistemi e computer non ne capisce una cippa! Nel senso, non porto nel mio cuore il disappunto del nerd informatico.
FINE SPOILER

In ogni caso l'albo si beve bene. La pecca esposta al numero 3 rimane piuttoso squalificante ma mi sento di mettere un bel 6 e di dare la mia fiducia a Cavaletto.

Sarebbe molto peggio se squalificante fosse stato il punto 6 e mi fossi sentito di dare un brutto 3 a Cavalletto e di non dargli la mia fiducia.

Grande Montero!
Provo a darti qualche spiegazione (ma non prenderle come giustificazioni, perchè proprio non lo sono).

1-Purtroppo l'effetto "spiegazioni lontane" è una mia caratteristica di sempre (lo considero uno dei miei pochi "punti di forza" quando scrivo le sceneggiature) quindi mi sa che, volontariamente o meno, mi ricapiterà di caderci anche in futuro...

2-Gli avvenimenti accadono in tempi troppo brevi perchè si possano avere risposte scientifiche corrette. Poi, finchè non ci sono vittime, si tende a bollare il caso come un evento bizzarro e si chiude lì. Basta vedere cosa è successo con le varie pioggie di animali di 2 mesi fa in USA...

3-Mmm... il fatto che sia un codice binario è evidente, ma che cosa possa rappresentare (una frequenza, ed in particolar modo una specie di frequenza cardiaca non umana) è un po' più difficile da capire.

Tutto qui.

Arrivo in ritardo, quindi non ho nulla di nuovo da aggiungere alla discussione.

Brevemente: un esordio nel complesso positivo anche per me, sebbene i punti di forza risiedano soprattutto nell'accurato utilizzo dei personaggi (oltreché delle discrete e pertinenti citazioni, sia interne che esterne alla serie) e in alcuni interessanti - ma singoli - snodi piuttosto che nell'architettura complessiva, appesantita in particolar modo nella seconda parte. Lo sberleffo finale, però, è delizioso.
Piccatto meno svogliato - e dunque raffazzonato - rispetto a molte recenti prove, per quanto di tanto in tanto persista nell'abbozzare piuttosto che nello stilizzare e perda grip col procedere delle tavole.

Grazie per le delucidazioni, Cava, ma

SPOILER

1- Ok, ci sta. Diciamo allora che in questo caso specifico il tuo Modus Operandi sulle "spiegazioni lontane" (che potrebbe anche essere un titolo di una tua storia futura) non mi ha convinto del tutto. Probabilmente perché mi è apparso più come pecca involontaria che come cifra stilistica.

2- Ok anche qui, ma Dylan dovrebbe essere proprio l'unico pazzoide visionario che entra nel suo maggiolino e setaccia le campagne inglesi per cercare le rane. Sempre IMo. In ogni caso ci sta. Sarebbe stato buffo mettere che dopo i vermi la radio diceva: "Chi ripulira le strade da questo schifo?" e Zac! Giù subito le rane che se li pappavano tutti!

3 - Qui manca la battuta chiave che attesti l'interpretazione che mi hai dato (e che ho dato anch'io) sull'ignoranza binaria del parterre personaggi. Bastava un Dylan o un Bloch o uno della scientifica di SY che dicesse: "Mmm... un codice binario... peccato che sembra non voler dire una cippa!". La mancanza di questa battuta mette in cattiva luce le capacità cognitive dei ragazzi coinvolti nella faccenda.

FINE SPOILER

Comunque ancora moltissime grazie per le risposte, e complimenti per la storia, imperfetta ma fresca, ne aspetto di nuove solo fresche.

@ Montero
3 -Hai ragione. mea culpa.

Speriamo nel futuro, ma ricordati che sono le imperfezioni a renderci umani... E alcuni sono più umani di altri...

Ciao a tutti. Due righe due di presentazione. Sono nuova del forum ma nn DD che leggo dal 1986.
Allora...albo brutto, davvero molto brutto.
A parte che il disegno di Piccatto, nel corso degli anni, è diventato davvero spigoloso e rigido ( chi lo rammenta ne " I conigli rosa uccidono" resta senza parole di fronte ad un tale decadimento artistico e di prospettiva..) la trama è al limite della insulsaggine.
Davvero poco o niente a che vedere con le storie di Dylan e le sue ambientazioni.
Una cosa stile Martin Mystere che lascia stupefatti. SArà che ho sempre provato una sorta di fastidio per le storie con alieni e varie ( a parte lo stupendo "Terrore dall'infinito" ) che spesso si limitavano ai soliti clichè del caso senza alcuna parvenza di fantasia o di sforzo narrativo degno di questo nome, il sorbirmi per pagg 98 queste cose mi lascia davvero attonita.
Solita sc.....di Dylan con la bonona di turno ( non se ne può più davver...eppure pensavo che dopo il numero 100 o al massimo dopo Xabaras questa stucchevole tiritera fosse alla fine ! ) per altro decorativa e niente più ( una volta le ladies di DD avevano anche spessore..) solite scene con Bloch messo lì tanto per esser messo...Si salva solo Groucho, nel senso penoso in cui è ridotto il personaggio.

Ah... il personaggio di John Schneider è sputato a Max Fenning di Xfiles...Solo che l'attuale DD non è XF manco per la cippa !
Ah al quadrato: ridicolo quando la figlia dello scomparso, guardando delle cifre segnate su un foglietto di carta, dice testualmente: " Sembra proprio la calligrafia di mio padre !! "
Voto 3. E mi limito al meno peggio.

effettivamente questo l'ho pensato anch'io...

Ma davvero c'è ancora sta cosa del pre-100, post-100, ecc.. ? Non la capisco, e la trovo piuttosto assurda (ne parlavo proprio in qualche topic): Dylan HA dei clichés (come ogni personaggio seriale), clichés che non devono apparire in ogni storia, ma che indubbiamente caratterizzano il personaggio (tesserino, scopata con la ragazza di turno, pizza e cinema, Bloch che aiuta Dylan, la pensione, claustrofobia, vertigini, ipocondria, vegetariano, pistola, galeone, clarinetto, e chi più ne ha più ne metta!). Quindi chiedi una rivoluzione del personaggio?
Dopo il numero 100 non è successo niente, la qualità delle storie era sempre alta. Dopo Xabaras! l'unica cosa che è cambiata è che Xabaras è uscito di scena per sempre (o a tempo indeterminato) ed è entrato Cagliostro (o così dicono).

Poi quando la ragazza in base ai numeri scritti sul foglietto abbia riconosciuto la scrittura del padre ha fatto ridere anche me