Sostanzialmente mi trovo d'accordo con Tommaso: la prima storia di questo Maxi è la migliore, vuoi per le tematiche molto dylaniane, vuoi per la capacità di evocare i bei tempi che furono (le trasferte di questo tipo mi fanno pensare ad alcuni gloriosi classici sclaviani). Il problema è che i dialoghi, specie all'inizio, risultano ingessati e poco spontanei, impedendo così di venire avvolti dall'atmosfera fiabesca del racconto. Verso la fine della storia le cose migliorano, e a conti fatti
L'armata di pietra si rivela un lavoro più che discreto, godibile - pur con qualche intoppo - dall'inizio alla fine. Cavaletto dimostra di conoscere il personaggio e di averlo capito: un esordio di cui si può andare soddisfatti.
Fuori orario è la seconda sceneggiatura consecutiva di Di Gregorio che leggo volentieri: devo iniziare a preoccuparmi?
Scherzi a parte, questo è il Di Gregorio che non mi sarei mai aspettato: storia leggera e non troppo ambiziosa, bizzarra ma senza eccessi, che punta a intrattenere intelligentemente senza voler strafare. Insomma, una bella storia "da Maxi", con poca violenza e ancor meno horror ma curiosa e divertente, ben scritta e, a modo suo, sufficientemente dylaniana. Da leggere in relax.
La chiusura di
Sorvegliato speciale non è all'altezza del resto del Maxi: l'inizio è buono ma derivativo, e la parte finale è appesantita da assurdi spiegoni e un eccesso di colpi di scena. Si tratta di uno dei numerosi casi in cui una valida idea di fondo e, presumibilmente, un discreto soggetto non vengono supportati da una sceneggiatura all'altezza: ciò detto, la storia risulta imperfetta ma neanche disastrosa, e se ci si accontenta può risultare moderatamente - non troppo - divertente. Certo che per valorizzare nel modo migliore un simile spunto ci sarebbe voluto il miglior Sclavi; qui ci tocca accontentarci di un Mignacco neppure al top della forma, con tutto ciò che ne deriva.
In complesso, un Maxi che, pur non all'altezza di quello (molto buono) dello scorso anno, raggiunge senza patemi una decorosa sufficienza (M&G permettendo).