Letta, ma non mi è piaciuta, eppure ci speravo.
L'idea è bella, ma mi sembra sviluppata male. Non mi coinvolge. Tutto (quasi) è spiegato e gli eventi si susseguono in modo assolutamente logico e corretto. Però non mi è piaciuta.
------- inizio SPOILER --------
Non mi sono affezionato ai personaggi, non me ne frega niente di Arcangelo. Anche Dylan è freddo. Non mi sembra si dia il giusto spazio alle emozioni dei personaggi, nè tantomeno mi sembra sia stata enfatizzata abbastanza la situazione alienante di Necropolis.
Tutta la storia si basa sull'idea di questa prigione per criminali 'naturali' in cui i criminali si comportano effettivamente "bene" e sul fatto che Dylan non concepisce il fatto che ci possano essere criminali irrecuperabili, che sia corretto che vengano reclusi in quel modo, e che forse a Necropolis sono felici. Insomma una storia intrigante di alienazione e di psichiatria. Ma non mi sembra che la Barbato sia riuscita a far risaltare questi aspetti, li ha solamente accennati. Contemporaneamente non mi sembra sia riuscita a costruire una vicenda con suspence o tensione.
-------- fine SPOILER ---------
Resta comunque un'idea intrigante, ma un albo evitabile, a mio parere.
I disegni di Freghieri sono eccezionali nel ritrarre le espressioni nei primi piani dei personaggi, cosa fondamentale in questa storia, ma restano troppo affrettati, e comunque credo avrebbe potuto creare delle pagine molto più d'effetto, come dire, iconografiche, visto l'ambientazione assurda di quest'albo.
Soggetto 6,5
Sceneggiatura 4 -
Disegni 5
Ciao
Oak
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