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# 285 - Il ladro di cervelli
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Pagina 4 di 9

Autore:  Jones [ lun mag 31, 2010 8:16 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 285 - Il ladro di cervelli

Jan Karloff AKA Marzano ha scritto:
Ok, se non chiaramente evocato, prometto di non intervenire più nella libera discussione.



Ma perché? Fa sempre piacere quando uno scrittore parla con i lettori.
Tornando alle critiche sollevate, a me sembra che si sia parlato più del come che del cosa. E' vero, un fumetto si basa sulle coincidenze,e Dylan nello specifico ancora più degli altri arrivando addirittura ad autocanzonarsi per questo, com'è accaduto in Dopo mezzanotte che qualcuno prima ha citato. A parer mio, se posso darti del tu, sei uno dei pochi che ricerca l'horror nelle storie (come ne "le notti di halloween", "il piccolo diavolo" e la bella "seppeliti vivi!"), in questa storia però, dove non si punta sull'horror ma si vorrebbe strizzare l'occhio al lettore attraverso certi cliché l'esperimento,per me, non è riuscito. Pochissima correlazione fra lo stile di Cossu ed il tipo di storia, dialoghi freddi e soprattutto un protagonista che non coinvolge minimamente sono state le cause principali (e personali) che non me l'hanno fatto piacere. E senza queste cose, sempre IMHO, è impossibile dare la giusta forma ad un soggetto di questo genere.

Autore:  redfox [ lun mag 31, 2010 8:18 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 285 - Il ladro di cervelli

dragodylaniato ha scritto:
redfox ha scritto:
ma sei lo scrittore del numero in persona??

Si, è proprio lui... ;)

e vabbè anche se è davvero lui non se la prendesse, non lo stiamo linciando XD

Autore:  Bufera1172 [ lun mag 31, 2010 11:34 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 285 - Il ladro di cervelli

Prendete i forconi e le torce! :mrgreen: :mrgreen:

Autore:  Diòscuro Mileno [ lun mag 31, 2010 11:44 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 285 - Il ladro di cervelli

Dunque, dove ho messo la pece dopo l'ultima volta? Mmmmm, dovrei trovare un posto fisso e usare solo quello...Comunque, qualcuno ha comprato altre piume ? :-D

Autore:  jolly1982 [ mar giu 01, 2010 9:03 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 285 - Il ladro di cervelli

L'ho finito di leggere ieri, devo dire che non l'ho trovato bruttissimo, certo sono altre le storie capolavoro di Dylan, ma è abbastanza godibile........
L'unico neo enorme come una casa sono i due tizi vestiti in stile Iene.............
Voto: 6,5

Autore:  hi mate! [ mar giu 01, 2010 10:39 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 285 - Il ladro di cervelli

[quote="Jan Karloff AKA Marzano"]

Spoiler!
(FORSE) SPOILER
A parte gli scherzi, gente, e al di là  del fatto che la storia vi sia piaciuta o meno, volevo solo chiarire una cosa, a proposito della "visione d'insieme" dell'intero episodio (e non dei suoi particolari): alla luce, ma forse dovrei dire alle "tenebre" (probabilmente ho spento io la luce)dello "spiegone" finale, molte "banalità " da voi sottolineate avrebbero dovuto risultare volute e coerenti ai temi trattati nel suddetto spiegone (sfruttamento delle solite idee, facile successo, "originalità ", ecc),no? No, eh.



Chiaro,o perlomeno io l'avevo colto questo significato.......questo spunto infatti l'ho ritenuto interessante ma a parer mio si amalgama male al resto della storia!

Autore:  MandarinoFish [ mar giu 01, 2010 11:22 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 285 - Il ladro di cervelli

CONTIENE SPOILER

O santo cielo! Se fossi uno sceneggiatore ( o disegnatore?) i prossimi cattivoni li vesto con delle camice hawaiane e con i basettoni( no come Mirco, o si?) e basta con questi men in black che dei suddetti hanno davvero poco. Ragazzi, stiamo parlando di spacciatori di idee!!SPACCIATORI DI IDEE!! Ve ne rendete conto?Un traffico illecito...wow :cry:

Comunque apparte questo, il soggetto poteva essere migliore se trattato con ironia. L'ironia rende una storia più godibile, più leggera, qui risulta e vuole essere seria. La sceneggiatura però è il punto debole della storia. Ci sono incongruenze e situazioni davvero incredibili, coincidenze a mai più non posso( che avete gia detto voi ampiamente ) che fanno storcere il naso. E non poco. Certo ci sono alcune sequenze degne di nota, come l'astronave che lascia cadere dei petali, oppure il vigile-mostro che aiuta Dylan a mettere a posto la macchina (l'unica nota divertente), però risultano scene fine a se stesse.
Viene facile il paragone con quel capolavoro di Dopo Mezzanotte. ma se lଠtutto era permeato da una sottile ironia e con un Dylan "nella storia", qui vediamo un Dylan spettatore degli eventi, evidenziato ancor di più dalla voce incessante e invadente della reporter che spiega vignetta per vignetta gli avvenimenti che colpiscono Londra. Per questo penso che al posto di Dylan ci sarebbe potuto essere chiunque.

Gli antagonisti sono di una piattezza disarmante, come anche l'amore del mese(una macchietta)che pretende di farci commuovere. Bloch e Groucho assenti, e in più il primo non fa nulla per aiutare Dylan. Bene.

La storia comunque, apparte l'inizio e la fine, ha il suo perché, e ammetto che tutte quelle situazioni non erano male, ma per i motivi che ho appena dato non posso che non dare a questa storia più di 5, e già  sono stato largo di manica.

Cossu, invece, a me piace anche se il suo tratto un pò statico non è indicato per questa storia.

Autore:  Block -a dieta dal 56- [ mar giu 01, 2010 11:56 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 285 - Il ladro di cervelli

MandarinoFish ha scritto:
Comunque apparte questo, il soggetto poteva essere migliore se trattato con ironia. L'ironia rende una storia più godibile, più leggera, qui risulta e vuole essere seria.



su questo non sono d'accordo. Io non la vedo tutta questa seriosità, anzi, mi sembra che il tono usato sia piuttosto leggero con solo pochissimi picchi drammatici.

Autore:  MandarinoFish [ mar giu 01, 2010 12:32 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 285 - Il ladro di cervelli

CONTIENE SPOILER

La seriosità alla quale mi riferisco è soprattutto nello spiegone finale. Oddio stiamo parlando di un traffico illecito di idee e c'è gente disposta a comprale pur di averle e che fa discorsi senza senso. Non nego che ci sono alcune scene che divertono soprattutto nel mezzo della storia ma il finale pretende e vuole giustificare tutto quello che è successo in maniera molto banale. Secondo me l'unica scena divertente è quella del vigile che fa la multa a Dylan. Il dialogo grottesco e surreale fra i due l'ha resa simpatica. Nel finale quest'aria non l'ho percepita. Una situazione normale. Un dialogo normale. Una spiegazione normale.

Autore:  N.6 [ mar giu 01, 2010 3:16 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 285 - Il ladro di cervelli

MandarinoFish ha scritto:
Comunque apparte questo, il soggetto poteva essere migliore se trattato con ironia. L'ironia rende una storia più godibile, più leggera, qui risulta e vuole essere seria. La sceneggiatura però è il punto debole della storia. Ci sono incongruenze e situazioni davvero incredibili, coincidenze a mai più non posso( che avete gia detto voi ampiamente ) che fanno storcere il naso. E non poco.


Pensare che invece tra le cose che io ho apprezzato maggiormente c'è stata proprio l'incredibile sequenza di coincidenze che la pongono al limite dell'assurdo (ed è chiaro che è una precisa scelta dell'autore) e l'ironia diffusa. Che poi il finale, nel momento in cui esplica una sua morale diventi più serio è inevitabile, ma c'è ironia anche nel fatto che i partecipanti all'asta escano dall'impasse sfruttando proprio l'avvenimento che avrebbe dovuto portarli alla rovina.

Il problema piuttosto sta nel fatto che la narrazione è spesso dimessa e con poca verve, e che molti dialoghi suonano davvero poco credibili (anche se non utilizzerei come esempio il "santi numi" del benzinaio, che è presentato volutamente come un personaggio bizzarro e quindi ci sta che abbia un lessico non comune). La ragazza è davvero incredibile in quanto a piattezza, purtroppo.

Autore:  Francesco [ mar giu 01, 2010 5:14 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 285 - Il ladro di cervelli

Una delle dieci storie più insignificanti di Dylan; a parte le clamorose "coincidenze" che mettono Dylan sulla strada per risolvere il mistero (eufemismo voluto), è tutto l'apparato che non regge, partendo dall'idea di base. Insomma, faccio anche fatica a commentarlo, questo albo.

Autore:  Jan Karloff AKA Marzano [ mar giu 01, 2010 6:16 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 285 - Il ladro di cervelli

N.6 ha scritto:
MandarinoFish ha scritto:
Comunque apparte questo, il soggetto poteva essere migliore se trattato con ironia. L'ironia rende una storia più godibile, più leggera, qui risulta e vuole essere seria. La sceneggiatura però è il punto debole della storia. Ci sono incongruenze e situazioni davvero incredibili, coincidenze a mai più non posso( che avete gia detto voi ampiamente ) che fanno storcere il naso. E non poco.


Pensare che invece tra le cose che io ho apprezzato maggiormente c'è stata proprio l'incredibile sequenza di coincidenze che la pongono al limite dell'assurdo (ed è chiaro che è una precisa scelta dell'autore) e l'ironia diffusa. Che poi il finale, nel momento in cui esplica una sua morale diventi più serio è inevitabile, ma c'è ironia anche nel fatto che i partecipanti all'asta escano dall'impasse sfruttando proprio l'avvenimento che avrebbe dovuto portarli alla rovina.

Il problema piuttosto sta nel fatto che la narrazione è spesso dimessa e con poca verve, e che molti dialoghi suonano davvero poco credibili (anche se non utilizzerei come esempio il "santi numi" del benzinaio, che è presentato volutamente come un personaggio bizzarro e quindi ci sta che abbia un lessico non comune). La ragazza è davvero incredibile in quanto a piattezza, purtroppo.


(Beninteso, sempre al di là  del fatto che la storia sia piaciuta o meno... più meno che più, da quanto vedo)
Oh, beh, almeno qualcuno che ha trovato la giusta chiave di lettura della storia c'è! Grazie N.6!
Sapete, temevo ormai di aver nascosto la sopracitata chiave troppo bene ( l'ho messa sotto un vaso, perché sopra lo stipite o sotto lo zerbino poteva sembrare ai più troppo banale, scontato e insignificante).


Ancora non mi è chiaro, però, perché diate così tanta importanza alla ragazza di Dylan che, ai fini della narrazione, ne ha ben poca (appare per poche pagine), e la sua funzione è puramente parodistica (come, d'altro canto, molte altre cose, che non vi dico, di questo episodio).

Autore:  Savelic [ mar giu 01, 2010 7:01 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 285 - Il ladro di cervelli

Jan Karloff AKA Marzano ha scritto:
Ancora non mi è chiaro, però, perché diate così tanta importanza alla ragazza di Dylan che, ai fini della narrazione, ne ha ben poca (appare per poche pagine), e la sua funzione è puramente parodistica (come, d'altro canto, molte altre cose, che non vi dico, di questo episodio).

Che l'intento fosse parodistico era più o meno evidente, nel senso che sembrava tutto sommato "acquisito" che Tarja fosse la classica bella in pericolo da proteggere ad oltranza dalla solita catastrofe "mostruosa".

Tuttavia, a mio giudizio, l'intento parodistico fallisce laddove: Tarja appare veramente troppo poco per poter essere davvero presa poco sul serio, come una parodia esigerebbe. Quest'ultima non ha elementi per svilupparsi e non traspare dai pochi dialoghi tutti uguali che Tarja sciorina (nonostante proprio questo volesse essere uno degli elementi parodici, o forse il solo). Inoltre l'effetto parodico avrebbe funzionato con un'esagerazione in chiave comica di alcune caratteristiche tipiche del ruolo della ragazza, mentre invece questa agisce poco e in modo tutto sommato "normale". Quello che ne risulta è uno strano ibrido, per il quale il personaggio risulta essere troppo "confezionato" per essere letto con la necessaria leggerezza, ma al contempo anche troppo "edulcorato" per risultare incisivo secondo le coordinate della parodia (il cui fine ultimo, dopo tutto, è quello di far ridere, mentre Tarja suscita al più una blanda compassione verso la sua -chiamiamola- "stupidità").

Autore:  N.6 [ mar giu 01, 2010 7:14 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 285 - Il ladro di cervelli

Jan Karloff AKA Marzano ha scritto:
Ancora non mi è chiaro, però, perché diate così tanta importanza alla ragazza di Dylan che, ai fini della narrazione, ne ha ben poca (appare per poche pagine), e la sua funzione è puramente parodistica (come, d'altro canto, molte altre cose, che non vi dico, di questo episodio).


Ti do il mio punto di vista, giusto o sbagliato che sia.
Credo che la storia, rispetto alle tue intenzioni, abbia un "difetto di comunicazione".
Gioca sul concetto stesso che le idee di maggior successo non siano quelle più originali ma quelle rubate ad altri e infarcisce la narrazione di personaggi non originali (quindi stereotipati): i due "cattivi" vestiti in stile Men in Black/Matrix, la ragazza, il benzinaio, il vigile iper ligio alla legge... sono tutti stereotipi in fondo. Ma per buona parte della storia non appare chiaro a chi legge che stai giocando ANCHE su quello, oltre che sulle coincidenze narrative e sugli avvenimenti assurdi. Quindi chi legge (e pure io, finché non ho compreso) prende seriamente i "cattivi" e la ragazza e resta sconcertato dalla loro limitatezza. Prima della fine, la chiave di lettura per riportare le cose nella giusta prospettiva c'è... ma a quel punto si ha già  avuto sensazioni differenti durante la lettura e non si possono cancellare.
In definitiva, direi che certe cose appaiono un po' troppo stereotipate, ma non sei andato sufficentemente sopra le righe per stabilire quella complicità con il lettore che fa sì che finisca per divertirsi con te dell'uso di quegli stereotipi.

Autore:  the Imp [ mar giu 01, 2010 9:26 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 285 - Il ladro di cervelli

Mr.Duff ha scritto:
Dal titolo ho pensato a qualcosa di + macrabo, come una forza oscura che si cibava dell'inteliggenza degli esseri umani o qualcosa di "horro" cmq...invece...ke stronzata (scusate il termine)

Per stavolta scusiamo, la prossima volta evita

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