Cravenroad7

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# Maxi Dylan Dog 1998
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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi Dylan Dog 1998
MessaggioInviato: lun ott 27, 2014 4:00 pm 
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Iscritto il: dom ott 29, 2006 4:00 am
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Albo accettabile, il che è una cosa buona tenuto conto che molto spesso il Maxi è un contenitore di scarti indifendibili :cry: (mi auguro che con la supervisione di Recchioni le cose cambino decisamente in meglio).

Nessuna delle tre storie è veramente buona (nei maxi, solo Ho ucciso Jack lo Squartatore e La vita rubata possono dirsi davvero tali) e tuttavia nessuna può dirsi insufficiente.

Va da sè che comunque i difetti non mancano... :roll:


Il fiore d'ombra

Ricordo benissimo che quando lessi questa storia risi come un matto. E ancora oggi a rileggerla rido! :mrgreen:

Il contesto "mafioso" è da sceneggiata! Nomi didascalici (Don Vito e Don Carmine... Fossero stati camorristi si sarebbero chiamati Don Ciro e Don Gennaro! Ci scommetto! :g: ), vestiti orribilmente anni' 70, criminali spietati e invasivi, micro e macrocriminalità, boss riveriti, facce che forse vorrebbero ammiccare al Brando del Padrino ma sembrano piuttosto caricature di Mario Merola...

Pure certi dialoghi sono uno spasso, tipo questo:

Bloch: "Sai chi è quello?"
Dylan: "No."
Bloch: "E' Vincent La Fleur, killer di mafia e probabile assassino di Latorre (eccetera eccetera)"
Dylan: "Beh? E cosa aspetti ad arrestarlo?" :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Il problema è che quando c'è Ruju di mezzo è difficile capire se l'umorismo sia volontario o meno. :3 Mi auguro di sì. Comunque resta il fatto che io questa storia riesco ad apprezzarla solo nell'ottica della parodia.

Al di là dell'umorismo, la storia ha varie falle logiche tipicamente rujane. Per esempio, la fioraia dice che la cecità si tramanda nella sua stirpe di madre in figlia, dalla notte dei tempi... ma nel flashback della rapina si nota benissimo che la figlia della fioraia non è affatto cieca!!!!

Buono il lavoro su alcuni personaggi (la fioraia, il cameo di Bree...) mentre alla resa dei conti il meno convincente è proprio Vincent, che avrebbe delle potenzialità ma di fatto si rivela solo un killer come tanti, appena più pensoso della media.


Le stagioni della vita

Manfredi realizza una storia densa di simbolismi e metafore (versioni del passato 'incarnate' che prendono il posto della persona reale...) interessante e a modo suo originale. Purtroppo cerca anche di ibridarla a un contesto noir/realistico (il detective, l'indagine...) con cui non si amalgama granchè bene.

Di fatto la storia non è realistica nè 'simbolica': rimane in mezzo al guado. Gli elementi troppo diversi giocano uno contro l'altro e alla lunga tolgono interesse alla vicenda, che parte benissimo ma arriva al finale col fiatone.

Comunque spunti interessanti non mancano.
Insopportabile il personaggio del bambino, ma nel '98 trionfava ormai il politically correct. I bambini DOVEVANO salvarsi sempre e comunque, sennò il Moige si metteva a piangere... :cry:


Le stagioni della vita

Tipica storia chiaverottiana.
Lo spunto è, come al solito, un pretesto per una sfilza di bizzarrie assortite e ammazzamenti più o meno trucidi.
Alcune parti divertono (l'inizio con l'autobus e gli omini dalle piccozze), altre meno. Il ritmo si mantiene abbastanza vivace.
La soluzione finale è assurda, anch'essa tipicamente chiaverottiana.

La storia si lascia leggere - e apprezzare se si ama il trash. Ma all'epoca Chiaverotti di roba del genere ne sceneggiava un tanto al chilo. Questa non è nè meglio nè peggio di altre, tuttavia è sicuramente un prodotto di pura routine.


6 politico.

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Ti mostrerò la paura in una manciata di pixel...


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi Dylan Dog 1998
MessaggioInviato: gio ott 30, 2014 9:13 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Credo tu sia andato giù un po' troppo pesante sulla prima storia... che per me rientra ancora nella top ten del :r: nazional-nuragico.

Cyber Dylan ha scritto:

Il contesto "mafioso" è da sceneggiata! [...] facce che forse vorrebbero ammiccare al Brando del Padrino ma sembrano piuttosto caricature di Mario Merola...
Comunque resta il fatto che io questa storia riesco ad apprezzarla solo nell'ottica della parodia.


Maccerto che è da sceneggiata! Serve a stemperare i toni del killer e le sue efferatezze, aggirando l'intrattenimento verso gradazioni meno morbose.
I mafiosi italiani in giro per Londra - e ancor di più negli USA - negli anni '80 e '90 tracimavano davvero nel folklore da operetta con tanto di costume carnevalesco.
E la caratura dei loro dialoghi reali non superava quella di un film di Mario Merola, ammesso che sapessero l'italiano corrente. :roll:


Cyber Dylan ha scritto:
Al di là dell'umorismo, la storia ha varie falle logiche tipicamente rujane. Per esempio, la fioraia dice che la cecità si tramanda nella sua stirpe di madre in figlia, dalla notte dei tempi... ma nel flashback della rapina si nota benissimo che la figlia della fioraia non è affatto cieca!!!!


La vignetta in questione l'hanno disegnata M&G, ad occhi chiusi, forse.
E' un refuso grafico, e non una orbata di sceneggiatura :|



Cyber Dylan ha scritto:
Le stagioni della vita

Manfredi realizza una storia densa di simbolismi e metafore (versioni del passato 'incarnate' che prendono il posto della persona reale...) interessante e a modo suo originale. Purtroppo cerca anche di ibridarla a un contesto noir/realistico (il detective, l'indagine...) con cui non si amalgama granchè bene.


Semmai è proprio il contrario.
E' proprio il contesto noir a ridare lustro (nereggiante) ad una parabola simbolica, altrimenti troppo simile a certe digregoriate stantie, stagionate da troppo tempo...su Dylan :dito: .
Il difetto è quando tutto questo va in palla per metter in scena un esotismo non necessario, con tanto di inseguimento stile telefilm anni '60, tra kriss e turbanti.
Ma d'altronde si sa, a Manfredi il Vecchio Continente è sempre stato stretto... :D



ALOHA BASSA STAGIONE, MEZZA PENSIONE
(in Kenya, con A.Wild nel resort di Briatore)

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi Dylan Dog 1998
MessaggioInviato: dom nov 15, 2020 1:18 am 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
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il fiore d'ombra
solo a ruju poteva venire in mente questo mix di zombi, templari e cosa nostra, kitano (hana bi) e chaplin (luci della città)
storia divertente e malinconica, strizza ovviamente l'occhio al lettore più affezionato, già a partire dalla buona copertina
il finale, al dire il vero, non è del tutto chiaro, il killer prende bloch in ostaggio, poi cambia idea...
strano il disegno di pagina 49, quasi da color fest sperimentale :lol:

voto 6+


Ultima modifica di Kramer76 il sab nov 21, 2020 5:11 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi Dylan Dog 1998
MessaggioInviato: dom nov 15, 2020 1:31 am 
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le stagioni della vita
interessante questa storia di manfredi, la sua complessità avrebbe meritato altri disegni... che comunque non sono brutti... belli tutti quei riferimenti al natale...
mi piace anche la quadrupla coloniale... per inciso, proprio un soggiorno a puri fornì a nolitta l'ispirazione per il capolavoro zagoriano DHARMA LA STREGA :D
come detto, trattasi di storia complessa, a tratti velocissima, ma che sa anche fermarsi a spiegare senza tediare, anzi tutt'altro...
mi è piaciuto anche l'inizio noir, l'incontro con il misterioso cliente nascosto dietro il telo...
strano che il bambino venga continuamente appellato "il piccolo"

voto 7


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi Dylan Dog 1998
MessaggioInviato: dom nov 15, 2020 1:40 am 
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la vendetta del tempo
stavolta i disegni dei montanari e grassani si rivelano abbastanza adatti per il tipo di storia, qui si sono potuti sbizzarrire in ricordo dei vecchi tempi
i lemmings, l'esame di maturità, la ceretta, gli occhi che diventano ragni, la scala a chiocciola, il raduno pantagruelico con tanto di giornale del giorno dopo
oggi chiaverotti non è in grado nemmeno di partorire una storiella come questa, sgangherata ma quantomeno autenticamente nostalgica
complessivamente un maxi buono, con un'idea di fondo che lo tiene insieme

voto 6


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi Dylan Dog 1998
MessaggioInviato: sab ago 19, 2023 7:15 am 
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Iscritto il: mar lug 25, 2023 5:39 pm
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Bellissima "Il Fiore d'Ombra". Non riesco invece a esprimere a parole quanto "sbagliata" abbia trovato "Le Stagioni della Vita". Troppe scene ritmate male, entrate in scena dei personaggi troppo statiche, dialoghi spesso sopra le righe. Anche i disegni non erano "giusti" (e io solitamente adoro M&G con tutto me stesso).


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