L'autrice NON vede come una critica il disappunto dell'utente Jones, benché siano perfettamente leciti entrambi.
Specifica altresì che purtroppo, essendo disturbata mentalmente e caotica, ha difficoltà a organizzare i periodi in maniera liscia, armoniosa e ben scandita, a gerarchizzare le informazioni. Ma si sta sforzando di aggiustare il tiro, come le sembra in realtà già leggermente constatabile dai due pezzi successivi al travagliatissimo esordio.
Sull'uso di 'perplimere', verbo di conio guzzantian-dandiniano di cui s'è occupata anche l'
Accademia della Crusca, già era stato detto a un membro della ciurma che a tempo debito il pensiero sarebbe corso a lui:
Nyarlathotep ha scritto:
rimatt ha scritto:
Che perplime, ovvero che lascia perplessi... Un mezzo neologismo che ormai è entrato nell'uso comune (alcuni miei amici lo usano con regolarità ).
[...]
Grazie per la spiegazione! Io purtroppo non ho amici con una siffatta elasticità lessicale... Penso che se dovessi uscirmene con questa parola tornerei a casa imbrattato di sangue!
Comunque l'importante è prenderla bene -.- Come non detto.