Cravenroad7

meglio carnevale.

L'ho amato profondamente....un 9 e mezzo pieno....
era diventata quasi rassicurante mater morbi ad un certo punto, qualcosa che ti accompagna, con te nella solitudine.
é stato davvero un viaggio in apnea

è uno dei migliori albi che io abbia mai letto, a parte la storia molto personale di Recchioni i disegni sono impeccabili.
per congratularmi con Recchioni gli ho anche inviato una lettera tramite la Bonelli. E in effetti si, mater morbi ad un certo punto diventa rassicurante, almeno sottoterra siamo tutti uguali

Che furbacchione sto Recchioni! Prendi un pò il solito tema della malattia che fa sempre effetto, prendi un pò di Dante e Lewis Carroll, prendi un pò di ospedali con muri incrostati alla Silent Hill, un pò di cyberpunk, un (bel) pò di gotico, ed eccoti il tanto innovativo "Mater Morbi".
Per carità, impossibile non emozionarsi di fronte alla sofferenza di Dylan, ma per il resto questo albo si regge solo una sconfinata serie di clichè horror e non. "Mater Morbi geniale", bah, ho dei seri dubbi al riguardo: ci si arriva appena si vede l'infermiera flaccidona (non di certo la candidata migliore a "scopata del numero" per Dylan) che Mater Morbi sarà la gnocca di turno. Geniale "a voglia", una gothic girl che ama il sadomaso, che ha un culo che è più protagonista della sua padrona, che vuole farsi Dylan e che lo stesso si fa, visto che la malattia non va affrontata ma solo fatta passare e quindi trumbà.
Il soggetto è sicuramente migliore di molti altri albi degli ultimi tempi, ma mi sembra più che ingiusto giustificarlo come capolavoro, che tutto è tranne che capolavoro.
La sceneggiatura sinceramente non mi ha colpito minimamente: Recchioni si limita a fare il suo compitino, senza stupire più di tanto con i dialoghi o i pensieri dei personaggi, nemmeno nel monologo finale di Dylan.
Indimenticabile è l'atmosfera in cui è immerso l'albo, l'inquietudine che trasmette, grazie più al lavoro di Carnevale che di Recchioni. Carnevale ci regala una prova validissima, ma a me personalmente non fa impazzire più di tanto.
Votato accettabile, un albo buono ma sopravvalutatissimo.

Edit: rileggendo i commenti precedenti, quoto completamente il primo commento di Cyber Dylan.

Capellon....noi siamo delle fottute sanguisughe di queste cose. Sappilo.

Nulla s'inventa.

Davvero un buon albo, buoni i testi e soprattutto i disegni che potrebbero far tornare la vista ai ciechi. Personalmente ho preferito "Il modulo a 38", però anche questo non scherza con le sue atmosfere opprimenti. Quasi disturbanti in alcuni punti... 8 tutto sommato.
Disturbante il personaggio della Mater Morbi, e sinceramente quasi quasi mi piacerebbe essere malato terminale...
Non ho apprezzato il finale.

http://www.youtube.com/watch?v=zaCoIqL2N6U dal 2:30 al 3:10.

Dipende da quando e come la si legge, sta storia di RR. Io che la lessi con la testa pesante, il vomito persistente, mentre l'ospedale reclamava il mio silenzio e mi immergeva in una melassa opprimente, la trovai stupenda.
Quando la rilessi ubriaca fradicia, idem. Stesa sul letto di camera mia, sobria e stranamente in pace con il mondo, meno. Gli do 8 e finiamola lì che della paturnie mie non frega, giustamente, un cacchio a nessuno.

uscita nel periodo in cui ho affrontato un lutto questa storia l'ho amata particolarmente..la più bella degli ultimi anni.

Uno dei migliori Dylan Dog degli ultimi anni....Bellissima storia che affronta il tema della malattia e dell'eutanasia,'mezzo' 'giusto' o 'sbagliato'

Un argomento molto delicato ma è giusto che se ne parli....Complimenti agli autori di questo albo

Quoto tutto...Accettabile per me...Copertina bruttina,ottimi i disegni...Mi aspettavo di più...

Mi sembra una storia piena di "vissuto" invece, altro che compitino.

Non sono parole mie anche se ho detto "quoto tutto".

Ne ho sentito cosi parlare che mi aspettavo chissà cosa,forse è lì la magagna. Sicuramente è una storia molto sentita dall'autore...Personalmente la trovo molto verbosa,lenta.E'una storia che sarebbe potuta durare tranquillamente 30pagine di meno e non sarebbe cambiato nulla...

E'sicuramente una buona storia ma parlare di capolavoro mi sembra fuoriluogo...Opinione mia,per carità...

è diventata una delle mie storie preferite....dalla prima volta che l'ho letta

Io sono ipocondriaca all'ennesima potenza! Premesso questo....
davvero bella.....il discorso sui parenti in ospedale è uno dei più tristi e angoscianti che io abbia mai letto
Mater morbi,un nemico che non si può sconfiggere,non è cattiva,fa solo il suo lavoro. Ed è sola ,contro il mondo intero
Si vede che Recchioni l'ha vissuto,è una storia davvero sentita
Complimenti,davvero