Cravenroad7

eh eh eh...come ci si aspettava un gran bella storia....
un albo visionario e fantastico...in pieno stile Recchioni!angosciante, da pugno nello stomaco..
voto eccellente...non capolavoro solo perchè non sono riuscito a digerire il legame troppo diretto ed esplicito tra tema di attualità sociale ed il fantastico..
per intenderci non ho sopportato quando Dyd si rivolge a Mater Morbi e fa :"Accanimento terapeutico, vero??"(pag66)!non si può sentire...

POSSIBILE SPOILER

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by yazid</i>
<br />[...]per intenderci non ho sopportato quando Dyd si rivolge a Mater Morbi e fa :"Accanimento terapeutico, vero??"(pag66)!non si può sentire...
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Quoto, ha suonato un pò male anche a me...
E' una delle poche note stonate, questa. Va bene il sociale, ma che sia politicamente disinteressato, non spolverato su temi attualmente al centro del dibattito politico.
Questo lo dico non avendo una precisa opinione propria in merito; tuttavia, se avessero soppresso Dylan anzichè tenerlo attaccato a un respiratore artificiale, poi non si sarebbe potuto riprendere nel finale. [;)]
Quindi, in fin dei conti, direi che anche la posizione che emerge dalla storia non è unilaterale ma lascia un margine di riflessione, anche se potrebbe lasciar pensare il contrario il fatto che nella stessa i medici che proseguono le cure dei malati terminali sono stati rappresentati come collusi col Maligno. D' altra parte questa è proprio l' idea di base del racconto, ed è pure una bella idea, e non è da prendere come una riflessione sociale ma come una semplice, riuscita trovata horror.

Comunque non vorrei che il dibattito si concentrasse su questo aspetto...
Attendo di conoscere le opinioni tecniche sulla sceneggiatura e sulla storia da parte dei lettori più esperti!

Trovato e letto, anzi divorato!
Voglio rileggerlo e rigustarmelo per bene una seconda e magari anche una terza volta, poi darò il mio voto.....
Così d'istinto però mi sento di poter già dire:
Grazie Roberto!
Grazie Massimo!
Strepitoso!!!

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Nyarlathotep</i>
<br />POSSIBILE SPOILER

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<br />[...]per intenderci non ho sopportato quando Dyd si rivolge a Mater Morbi e fa :"Accanimento terapeutico, vero??"(pag66)!non si può sentire...
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Quoto, ha suonato un pò male anche a me...
E' una delle poche note stonate, questa. Va bene il sociale, ma che sia politicamente disinteressato, non spolverato su temi attualmente al centro del dibattito politico.
Questo lo dico non avendo una precisa opinione propria in merito; tuttavia, se avessero soppresso Dylan anzichè tenerlo attaccato a un respiratore artificiale, poi non si sarebbe potuto riprendere nel finale. [;)]
Quindi, in fin dei conti, direi che anche la posizione che emerge dalla storia non è unilaterale ma lascia un margine di riflessione, anche se potrebbe lasciar pensare il contrario il fatto che nella stessa i medici che proseguono le cure dei malati terminali sono stati rappresentati come collusi col Maligno. D' altra parte questa è proprio l' idea di base del racconto, ed è pure una bella idea, e non è da prendere come una riflessione sociale ma come una semplice, riuscita trovata horror
Comunque non vorrei che il dibattito si concentrasse su questo aspetto...
Attendo di conoscere le opinioni tecniche sulla sceneggiatura e sulla storia da parte dei lettori più esperti!
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

sono d'accordo con te, ho parlato di unica nota stonata in un albo eccellente.
sono un sostenitore dell'"impegno sociale" degli autori di Dyd, la stonatura risiede nel fatto che l'intreccio tra questioni reali e visionarie sia cosi diretto, quasi banalizzante.

per il resto (da attento lettore di John Doe) non posso che essere entusiasta di quest'albo!

Una considerazione (o per meglio dire, una cacchiata) che esula un pò dal succo della trama la si può tranquillamente fare fin da subito, senza bisogno di meditazioni e matabolizzazioni: si può già ritenere virtualmente consegnato il premio di "Miss Dylan Dog" (sondaggio per ora "congelato" che dovrebbe prendere il via dopo la Dyd-Cup)...Mater Morbi non ha eguali!!!!!!!!!!
Alzi la mano chi come me pensa che sia la più straordinaria gnocca mai apparsa sulle pagine di Dylan...[:p][:p][:p][:p][:p]

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Bo.82</i>
<br />Una considerazione (o per meglio dire, una cacchiata) che esula un pò dal succo della trama la si può tranquillamente fare fin da subito, senza bisogno di meditazioni e matabolizzazioni: si può già ritenere virtualmente consegnato il premio di "Miss Dylan Dog" (sondaggio per ora "congelato" che dovrebbe prendere il via dopo la Dyd-Cup)...Mater Morbi non ha eguali!!!!!!!!!!
Alzi la mano chi come me pensa che sia la più straordinaria gnocca mai apparsa sulle pagine di Dylan...[:p][:p][:p][:p][:p]
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
è una donna in pieno stile recchioni...mai letto john doe???vatti a vedere Tempo o Leonida...con particolari quasi "erotici"!

secondo me la questione miss dylan dog è stata chiusa moooooltissssimi anni fa con la camerierina del castello della paura...e poi i gusti son gusti!!!!!

tra poco arriva un rimbrotto degli amministratori...
non voglio ripetermi...ma quest'albo è fortemente influenzato dalle ambientazioni di john doe...
e ciò non è una pecca..

Se, se... Lo so io a quali generi di fonti ha attinto Recchioni per creare Mater Morbi... [:D]

ah ah...si trascende!!

basta OT

Buono. Dylan rivive.

Come ogni tanto capita, vado controcorrente. [:o)]

Per me questa storia NON è un capolavoro.
E' da 6,5. Massimo 7. Nulla più.

Seguono
S
P
O
I
L
E
R

Stranamente, la struttura di Mater Morbi è abbastanza simile a quella dell'albo scorso (che i due autori si siano messi d'accordo? [:0]).
In ambo i casi, non c'è una vera storia ma piuttosto una "situazione" in cui Dyd si trova immerso fino al collo e in cui deve galleggiare finché 'qualcosa' non gli permette di cavarsela. Là era la casa (o Cagliostro?) che, stufatasi del gioco, lo lasciava andare; qui è la Mater Morbi, che lo libera dopo essersi lasciata sedurre da un paio di facili paroline.

Non ci sono veri personaggi. Là operai e donna facevano le belle statuine. Qui Vincent è uno stereotipo che esercita la funzione di 'spalla' io-so-tutto, ma non ha un'autentica caratterizzazione; potrebbe anche essere una femminuccia o un adulto (in effetti, parla proprio come un adulto consumato) e il suo discorso non cambierebbe di una virgola. Medici e infermiera sono tagliati con l'accetta e comunque non hanno un ruolo di spicco.

Non c'è vera suspense, dato che non c'è trama. C'è sicuramente atmosfera, ma mancando una precisa costruzione narrativa il lettore (io, perlomeno [:D]) si limita ad aspettare che Dylan se la cavi, dato che nei fumetti seriali il protagonista se la cava SEMPRE. La sorte di Vincent non turba granché, visto che era uno stereotipo.

C'è il sottofinale alla Chiaverotti. [:(] E qui glisso. Diciamo solo che lo trovo gradevole come una picconata nello scroto.

La forza di questo genere di storie, dove non c'è trama né costruzione della suspense, sta tutta nel <i>flavour</i> visuale. Insomma, nelle invenzioni 'fantastiche' che gli autori riescono a generare. E purtroppo in ambo i casi la fantasia latita.
La Barbato aveva scelto proprio le location più ovvie, quelle che verrebbero in mente a chiunque e che il 50% scarterebbe perchè troppo banali (un labirinto che trasmetta l'idea di 'perdersi'? ma certo, facciamo un labirinto di siepi! un luogo chiuso che dia atmosfera? una bella casa gotica!).
Recchioni è sulla stesa lunghezza d'onda. L'ospedale è un ospedale come tanti, sia nella sezione 'lustra' che in quella 'degradata'. Immagini come l'albero pieno di gente appesa hanno un po' di fascino, ma sono comunque facili e prevedibili. In ogni caso la loro funzione è fare da sfondo per permettere a Dyd di pontificare ed esprimere la propria filosofia sui malati (condivisibile o meno, resta il fatto che anche quella filosofia è prevedibile).

Più prevedibile di tutti è proprio la Mater Morbi. Da un po' di tempo è di moda nei fumetti rappresentare i concetti 'negativi' con un bell'aspetto. Ormai siamo all'anticonformismo-conformista. La Morte una volta era solo un teschiaccio, ora (l'abbiamo vista in Sandman... l'abbiamo vista nella prima serie di John Doe...) fa tendenza rappresentarla come una figona. La Mater Morbi è solo una variante di questo concetto.


Concludo rilevando che il fumetto non è realista in certi punti dove vorrebbe essere tale.
Per esempio, la risonanza magnetica (pagine iniziali) è nella realtà un esame TREMENDO se soffri di claustrofobia.
Io ci sono passato (in che circostanze non ha nessuna importanza) e vi assicuro che è come sentirsi sepolti vivi, con un 'muro' d'acciaio a un centimetro dal naso! [B)] Tanto che i medici avvertono SEMPRE i pazienti dicendo frasi tipo: "Se soffre di claustrofobia, tenga gli occhi chiusi. L'esame dura mezz'ora. Ovviamente se non resiste la tiriamo fuori, ma poi l'esame dobbiamo rifarlo tutto daccapo" (non è un esame che si può fare 'a rate')
Io non soffro di claustrofobia, ma dopo un minuto ho dovuto chiudere gli occhi perchè mi sentivo davvero sepolto vivo. Uno come Dylan dovrebbe sudar freddo dalla claustrofobia, dato che ha gli occhi spalancati... Invece niente. [V]


Voto: 6.
I disegni di Carnevale alzerebbero la media almeno fino a 7, ma preferisco bilanciare l'eccesso di voti-capolavoro.

Mi chiedo se questa sceneggiatura disegnata da Montanari & Grassani avrebbe riscosso lo stesso entusiasmo...

Interessante come sempre, Cyber.

Appena riletta.
Inutile dirlo.......è un CAPOLAVORO.
10 e lode.
Basterebbero le pag.35-36 e 48-51 per giustificare la consacrazione di questo albo: la più lucida, straziante e disturbante rappresentazione della condizione atroce del malato e di come la malattia stravolga la vita delle persone che colpisce...è un pugno allo stomaco, un colpo al cuore a tutti coloro che hanno passato personalmente quella condizione o che l'hanno vissuta indirettamente vedendola cucita sulla pelle delle persone più care, e che magari ora non ci sono più e ti viene da pensare "forse non l'ho capito abbastanza...non gli sono stato vicino...non l'ho ascoltato quanto avrei dovuto..."
Sono pagine e parole che possono aprire uno squarcio nell'animo di ognuno di noi.
Con me, lo hanno fatto...
Ho letto le ultime 10 pagine con il sottofondo di "The greatest" di Cat Power, per intendersi la canzone che c'è nel trailer di "Mater Morbi"...e mi sono realmente emozionato, ve lo giuro!
Ancora grazie Roberto...l'unica nota stonata di questo regalo di natale dylaniato per me è proprio il fatto che, a quanto mi sembra di capire, Rrobe non se la stia passando bene in questi giorni, ed è profondamente ingiusto, meriterebbe di festeggiare con tutti noi degnamente di aver realizzato un capolavoro che rimarrà impresso a lungo (beh, è ovvio che questa è solo una cosa minuscola, gli auguro di rimettersi principalmente per se stesso e di passare un sereno Natale, la persona prima di tutto!)
E che dire di Carnevale...strepitoso, spettacolare, semplicemente perfetto.
Idem la copertina di Stano.
Insomma, l'albo perfetto.