Cravenroad7

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#200 - il numero duecento
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Buono (7-8) 41%  41%  [ 20 ]
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 Oggetto del messaggio: Re: #200 - il numero duecento
MessaggioInviato: gio set 15, 2011 8:17 pm 
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Nebulina ha scritto:
Dylan è un ragazzo, è debole, è adorabile nel suo credere all'amore e credere che con Lilly finisca tutta la sua vita.
.



è una delle cose che ho trovato più patetiche,invece
"Cerco Lillie in tutte le donne che incontro",ma per favore...
Sto leggendo dylan dog,non un Harmony sdolcinato

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Al mondo non vi sono felicità né dolore assoluti, la vita di un uomo felice è un quadro dal fondale d'argento con delle stelle nere: la vita di un uomo infelice è un fondo nero con delle stelle d'argento


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 Oggetto del messaggio: Re: #200 - il numero duecento
MessaggioInviato: gio set 15, 2011 8:34 pm 
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Sarà l'animo femmile che ancora mi pervade, sarà che essere amata come Dylan ama Lillie è bellissimo, sarà perchè vale la pena essere nata donna per avere questa foruna, ma credo che la reale motivazione per cui penso che non sia romaticismo patetico da romanzo d'appendice, come è stato per altre storie, è che la disperazione di Dylan nasce dalla perdita totale di punti di riferimento, dalla consapevolezza che mai troverà il centro stabilizzatore della propria vita, ma dovrà vagare all'infinito cercando qualcosa, che noi sappiamo, non potrà mai trovare.


Ultima modifica di Nebulina il mer nov 02, 2011 12:22 am, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #200 - il numero duecento
MessaggioInviato: gio set 15, 2011 8:38 pm 
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Località: La Montagna del Nord
Sono una ragazza anche io,e molto romantica
ma Dylan NON è un fumetto romantico
Io trovo che "l'amore "di dylan verso Lillie sia davvero infantile
e non fraintendermi,io amo la vena sognante e sensibile di dylan
ma qui non c'è,o comunque si esagera,è stupidità allo stato puro
io vorrei essere amata come dylan ama Bree,invece

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 Oggetto del messaggio: Re: #200 - il numero duecento
MessaggioInviato: gio gen 12, 2012 9:38 pm 
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Località: La Montagna del Nord
Riletto...
Non me lo ricordavo,l'ho letto molti anni fa ,ero piccola e non sapevo nulla di dylan dog,o meglio non lo leggevo come faccio ora,e soprattutto non avevo ancora vissuto certe esperienze
Virgil è semplicemente la mia versione al maschile(no,non mi drogo,tranquilli)
Bloch...bah,che dire di Bloch? Se avesse mostrato la stessa solerzia nell'aiutare suo figlio invece che andare a rompere le scatole a dylan forse Virgil sarebbe ancora vivo
Bloch non l'ha fatto con cattiveria,ma purtroppo se l'è meritata la morte di suo figlio
su dylan stendiamo un velo pietoso,è quello che mi ha coinvolto di meno

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 Oggetto del messaggio: Re: #200 - il numero duecento
MessaggioInviato: gio gen 12, 2012 11:21 pm 
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Iscritto il: lun dic 18, 2006 7:45 pm
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tommaso ha scritto:
ilvecchio ha scritto:
Lo spettro sumero :mrgreen:
Scena evitabilissima


La scena più divertente della storia per me. Avessero giocato tutto l'albo su quel registro lieve e brillante, invece di scivolare nel melodramma tagliato con l'accetta, sarebbe stato un capolavoro...
Comunque per me rimane un buon albo, anche se tra le cose minori della Barbato.

È la scena che mi è piaciuta di più, mi ha fatto divertire un sacco.

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Ci son tre cose al mondo: le donne e il vino nero, la terza in fondo in fondo, é sempre il cimitero...


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 Oggetto del messaggio: Re: #200 - il numero duecento
MessaggioInviato: mer giu 13, 2012 11:49 pm 
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Iscritto il: ven giu 08, 2012 10:47 pm
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Si tratta di un albo ben scritto e ben sceneggiato; del resto le capacità della Barbato non si discutono.
Però si tratta di un albo biografico che riflette le interpretazioni della Barbato e non di Sclavi e purtroppo è fatto di luci ed ombre:
Buono il riferimento a Virgil ed a tutta la sua storia che spiega il profondo rapporto che si viene a creare tra Dylan e Bloch;
Buona la vicenda che narra del Dylan alcolizzato;
Buono l'incontro tra Dylan e Groucho;
Buono L'incontro con Hamlin e la scena dell'aquisto del galeone;
Buono il ritrovamento della pistola;
Questi aspetti sono molto coerenti col personaggio ed intersecano molto bene il passato col presente.

Male invece per questi altri aspetti:
L'esorcismo del frigorifero sembra una gag da Stanlio ed Ollio
Stendo un velo pietoso sui finti fantasmi interpretati da Groucho e le successive indagini di Dylan per scacciare i finti fantasmi (vergognoso)
Per finire ci ha raccontato un falso storico colossale: non è vero che Dylan adotti il suo look in ricordo di Lillie ( lui la definisce manifestazione personale del lutto). Secondo la versione di Sclavi in un albo uscito nel 1980 ci racconta che è in memoria di un'altra ragazza della quale Dylan era fortemente innamorato (prima di incontrare Lillie) e che è morta in circostanze drammatiche: si trattava di tale Alison Dowell ( per chi volesse saperne di più http://it.wikipedia.org/wiki/Alison_Dowell ).
Quest'ultimo aspetto è inaccettabile.



Porca cicca!

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Dylan Dog non esiste più fatevene una ragione!

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 Oggetto del messaggio: Re: #200 - il numero duecento
MessaggioInviato: gio giu 14, 2012 9:58 am 
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Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
Messaggi: 2158
Desmond ha scritto:
un albo uscito nel 1980
Ma parli di un albo di Zagor?

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l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #200 - il numero duecento
MessaggioInviato: gio giu 14, 2012 5:49 pm 
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Iscritto il: ven giu 08, 2012 10:47 pm
Messaggi: 212
Ma Dear Boy!! si tratta di un errore di battitura ovvio! era il 1990!
Da te non me l'aspettavo. L'albo in questione è lo speciale DD&MM "ultima fermata: l'incubo!". L'hai letto? Comunque se clikki sul link ti viene spiegato tutto.


Porca cicca!

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 Oggetto del messaggio: Re: #200 - il numero duecento
MessaggioInviato: gio giu 14, 2012 10:29 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
Messaggi: 11267
Località: Napoli
quell'albo però è sempre stato poco canonico, non è la prima volta che viene ignorato... fra l'altro, normalmente dylan non si mette a fare esorcismi per scacciare i demoni.

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Carnage - Teatro online
https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=x4qv5rBEs9E


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 Oggetto del messaggio: Re: #200 - il numero duecento
MessaggioInviato: mar nov 20, 2012 12:17 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
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Località: Milano
No ablo !
Si no, cade el Jesus !
Paola ammazza DYD e con la premeditazione, per giunta....

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" Il locale è triste e sta sempre qua ! "

" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #200 - il numero duecento
MessaggioInviato: mer mag 15, 2013 3:48 am 
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Iscritto il: sab mar 30, 2013 11:13 pm
Messaggi: 68
penso sia una storia adatta non a tutti..
credo sia apprezzabile solo da chi è veramente interessato a conoscere dylan fino in fondo..
un fan non può non essersi commosso a scoprire così tanto background e veder così nero su bianco (strano per un numero a colori eh!?! battuta pietosa) i lati più oscuri di dylan..
approfondire ulteriormente bloch poi, secondo me, non fa mai male..
quindi secondo me è un albo adatto a chi in dylan ci si vuole immergere al 100%, e non leggere solo le storie più belle
per gli altri può essere solo una storia piacevole o meno..
personalmente, trovandomi nella prima categoria, mi son trovato ad adorarlo fin dalla prima lettura (ed oggi l'ho ricomprato in quanto mi era stato solo prestato tempo fa)
voto 8+


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 Oggetto del messaggio: Re: #200 - il numero duecento
MessaggioInviato: gio mag 16, 2013 10:52 am 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
o anche che questa esegesi spiegazionista alla fine frizioni un poco i testicoli.

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 Oggetto del messaggio: Re: #200 - il numero duecento
MessaggioInviato: mar mag 28, 2013 2:19 pm 
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Iscritto il: sab ago 27, 2011 12:53 pm
Messaggi: 3387
Località: Valsesia
Mi è sempre stata invisa la storia del figlio di Bloch. Il nostro ispettore poi me lo sono sempre immaginato come il classico scapolone (impressione suggerita da alcuni albi come "Memorie dall'invisibile" ad esempio), quindi a tener famiglia proprio non ce lo vedevo, a parte il figlioccio Dylan. Però nel finale mi si spezza il cuore a vederlo così distrutto, segnale che la storia è scritta bene pur volendo far leva sulla lacrima facile. L'immane mole di particolari del passato di DD fanno la felicità dei lettori più feticisti (e anche di quelli meno), però forse si è voluto esagerare nello svelare praticamente tutto. Brindisi a colori ancora una volta non sfigura, anzi.
Buono.

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https://lastoriadidylandog.blogspot.com


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 Oggetto del messaggio: Re: #200 - il numero duecento
MessaggioInviato: dom gen 05, 2014 12:04 am 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
Fra il serio ed il faceto, prima di affondare definitivamente, inserisce la Strega il commentino ( ben sapendo che farà rizzare le antenne a qlc...per fortuna, a volte, qualcosa si rizza, cmq...)

Come prendere spunti di sublime intelligenza, e miscelarli assieme malamente, rovinando tutto.
Qui Paola pare affondare di fronte allo scoglio che si trova innanzi ed inizia una pericolosa parabola discendente, che salvo rare e future eccezioni, la depone dallo scranno d'olimpo ove era ascesa.

Le idee sono diciamo molto, very multo, buene: un figlio incompreso e drogato, che ha visioni terrificanti; Dyd che è ancora ciucco perso di Lillie, Xabaras che fa capolino, Groucho che si lega al dog per non lasciarlo più, catarsi con ammazzamento doloroso finale.
Eppure non funzia....Sebbene sia, IMO, superiore al tragico ventennale ( totalmente privo di idee...) Barbato annega tali idee in scene esageratamente strappalacrime, con un finale da Liala ( in cui Dylan è assolutamente melenso e piagnucoloso ) strozzando personaggi al limite dell'irritante ( la comparsata di Xabaras, per quanto assolutamente buona, è fuori sincronia e vale per quel che é: mera paraculaggine automasturbatoria ).

Si apre, in questo numero, il velo sul passato di DyD e come sempre o quasi accade, le rivelazioni sono deludenti, scadenti, approssimative, per nulla capaci di elevare il personaggio ai vertici dell'epicità.

Numero dimenticabile se non per i colori e i superbi disegni di Brindisi, va da se. la copertina di Stano, invece, è di rara bruttezza, senza alcun minimo accenno di fantasia.
Il resto è il Dylan della Barbato: romanticone, un poco cialtrone, piagnucoloso e un po' cojone, se vi piace....

Ps :
Desmond ha scritto:
Si tratta di un albo ben scritto e ben sceneggiato; del resto le capacità della Barbato non si discutono.


Discutiamone, invece...

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 Oggetto del messaggio: Re: #200 - il numero duecento
MessaggioInviato: dom gen 05, 2014 10:15 am 
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Località: Noland
Votato accettabile, ma è un 5,5 trasformato in un 6 stiracchiato per i bei disegni e colori (una colorazione decisamente migliore di quella del n. 100).
La Barbato qui fa un lavoro di commissione e, troppo legata a un tipo di storia già definito, non si esprime al massimo della sua creatività.
Invece di concentrarsi più su Dylan aumentano i protagonisti, si vede anche in copertina e se Groucho e Bloch sono più approfonditi, non ci sarebbe stato bisogno di aggiungerne un altro totalmente nuovo, Virgil, che dà anche un tocco troppo patetico alla storia.
Da quest'albo mi sarei aspettato uno scavo profondo in Dylan, nel suo dolore interiore, magari con tanto di incubi e allucinazioni, con un contatto diretto e forte con l'orrore più forte e fantastico (un qualche mostro reale o metaforico), tanto da fargli prendere la sua vocazione, con uno Xabaras più inquietante e incisivo (magari intento a condizionare la vita e le scelte di Dylan), mentre qui fa un semplice cameo: c'è perché in una storia di questo stampo ci deve essere anche lui, tutto qui.
Bloch. Questo numero poteva quasi intitolarsi La storia di Bloch e se l'ispettore ha spessore drammatico, non risulta troppo credibile nel come in pratica finisce per preferire il "figlioccio" al figlio, nella sua natura avrebbe fatto tutto il possibile e l'impossibile per entrambi. Che poi si ritrovi con un figlio drogato, un figlioccio alcolizzato... fosse stata una storia doppia ci mancava un fratello ladro o assassino e un attacco di gotta.
Il personaggio e il ruolo di Groucho invece in questa storia lo trovo davvero ben fatto, presenza forte e sensibile, tutt'altro che la semplice macchietta di tanti albi.
Il comportamento di Dylan è verosimile. Accade che nella vita altri finiscano così o peggio per una stronzetta che li ha lasciati. Lui con quanto è successo a Lillie, con una professione a cui non crede più, deluso da colleghi e giustizia, un carattere già malinconico, era proprio la spinta dolorosa verso una completa depressione.
Il Dylan della Barbato è un Dylan anche fragile. Io per questo lo trovo ancora più umano e simpatico.
Concludo (molto logico da parte mia :) ) parlando del titolo: davvero brutto nella sua assenza.


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