Cravenroad7

Quando la lessi mi piacque moltissimo. Ora, a ripensarci, mi sale il vomito. Filologicamente parlando è un aborto a partire dal soggetto, completamente sbagliato per Dylan Dog. Storia esageratamente concreta (un difetto in realtà molto esteso su questa testata e riscontrabile in una pluralità di autori) che porta Dylan a distorsioni caratteriali impensate, a dire cose assurde e fuori contesto, a fare cose balorde ed impensabili su queste stesse pagine la decade precedente. Mi dispiace per Paola che la considera una delle sue cose migliori, ed infatti è un'ottima storia, ma buona al massimo per un universo alternativo. Oppure per un DYD dagli intenti dichiaratamente rivoluzionari (ed in effetti è uscita nel periodo in cui Paola si era sostanzialmente appropriata della creatura di Sclavi). Celoni, come al solito, mi dà l'impressione di essere totalmente fuori contesto e nemmeno così bravo come molti ritengono. Però al di là di questo, ripeto, è una storia validissima: solo dimenticatevi che è uscita su DYD.

E' da mo' che lo penso, lo sapevi. Nun me piace.

Per me è un'ottima storia.
Esaltata e bifronte, mainstream e kolossalesca .

M'interessa molto poco se meritava di uscire per un'altra testata.
Abbiamo già visto i danni derivati da tre anni e passa di gestione mirata a pubblicare forzosamente storie di/alla "Dylan Dog".
Per sentito dire, o per ricordi nerd-eschi.

ALOHA OUTSIDER

Su alcune cose hai cambiato idea. Prima o poi lo farai anche su Celoni.

"Il tocco del diavolo" è come un film di Lynch: devi ripassarlo un paio di volte per capire bene di che si tratta. La copertina alla triello de "Il buono, il brutto, il cattivo" in versione horror ci immerge in tavole di Celoni con incubi e mostri alla Venturi.
Belle tavole, ma i personaggi si contorcono tra loro.

di questa storia mi piace la frase del truzzo:"Tu le avresti amate tutte? ma non farmi ridere...."

ci sono un sacco di storie dove dylan si fa la scopatina e basta...
e fa bene...

La Barbato confeziona una storia piuttosto articolata e complessa,caratterizzata da un forte senso di pessimismo e giocando sul personaggio di Dylan.Mettendolo alla prova con alcuni dei suoi temi piu' ricorrenti,ribaltando il punto di vista e costringendo il lettore a una riflessione non di poco conto.Il risultato e' che "Il tocco del diavolo" e' un albo sicuramente apprezzabile,appassionato e per certi aspetti viscerale.Ma non riuscitissimo a mio modo di vedere.A tratti un po' confuso,irrisolto(volutamente?puo' essere),con aspetti appena accennati ma non del tutto esplorati.La battaglia tra angeli caduti,e demoni non solo "demoniaci" e' un aspetto gia' ampiamente affrontato,anche a livello televisivo.La qualita' nella scrittura e nella ricerca di piu' chiavi di lettura,e' indiscutibile.Che sia in grado di sostenere le 100 pagine,magari e' da discutere...

Ho molto, molto apprezzato quest'albo, non solo perchè si vede che la storia è della Barbato, ma anche perchè sono particolarmente legato alla tematica angeli/demoni (come si intuisce anche già da nick credo). Ho trovato veramente divertente l'idea dell'angelo caduto in versione rovesciata che incontra poi la sua nemesi perfetta! E adoro Ash che più che antagonista è quasi un anti-eroe nel sua missione di crocerossina verso coloro che sono e desiderano il male (ma travolto da un'irresistibile empatia con chiunque entri in contatto, ed è proprio questo il suo lato più interessante, vedasi quando ha salvato la vita a Dylan). Ash non fa altro che esaudire i desideri, sceglie semplicemente quali clienti soddisfare, quando può.


Ma il motivo per cui ho riesumato questo topic era solo banalmente per chiedere : E' mai stato ripreso il personaggio in un altro albo? Non solo perchè il finale apertirssimo suggerisce che sia un antagonista ricorrente di Dylan, ma davvero merita secondo me e può essere approfondito ulteriormente.

Chiudo, facendo notare quella che forse era per tutti una banalità assurda ma non ho visto menzionata da nessuno. Dust e Ash sono in perfetta antitesi pure nei nomi : significano rispettivamente dall'inglese Polvere e Cenere. Dal famoso detto religioso "cenere alla cenere, polvere alla polvere..." . L'intenzionalità del gioco di parole la si nota anche quando Dust corregge Dylan di non storpiare proprio il suo nome.


Lux

il tocco del diavolo
la deriva magico-esoterica alla de nardo contagia anche la barbato, con tanto di anatemi in lingua runica... indagine anomala, con un groucho quasi assente e alla fine risolutivo e dylan che fa da spalla a personaggi antipatici, tra i più odiosi mai apparsi su queste pagine, i quali si fanno interpreti del malumore barbatiano in un antipasto di "oltre quella porta"
e rinfacciano al nostro indagatore tutte le sue magagne, soprattutto il rapporto con le donne che sta (o non sta) tanto a cuore all'autrice...
la storia è quasi un numero celebrativo, in quel momento dylan compiva 18 anni editoriali, con tanto di mostri classici sciorinati come le figurine panini
insomma non è una storia che amo molto, però è ben fatta, c'è un abisso rispetto alle altre del periodo, e i disegni di celoni sono uno spettacolo
copertina non male

voto 8

Non ho mai del tutto digerito i disegn di Celoni, troppo distraenti e raffazzonati, però la storia, soprattutto nella discrezione – anche grafica – dei due Dust e Ash funziona. Solito gioco al massacro della barbato nei confronti di dylan che però funziona. Chi non avrebbe voluto voglia, a quel dylan ipocrita, di urlargli in faccia quelle verità?!? Soddisfacente. Storia 8 disegni 4. Facendo la media 6,5.

Mah.
Tutto sto capolavoro non lo vedo
Anzi vi dirò
Non è un albo di Dylan Dog
È qualcosa di diverso
Piacevole, ma troppo Fantasy e troppo Pomposo