Cravenroad7

Bella storia.A mio parere sottovalutata.

assolutamente sì!

Mah...delle buone trovate ci sono....vedi mamma invisibile e personaggi vari...

Tuttavia M&G particolarmente svogliati in un'ambientazione che avrebbe dovuto essere perfetta per loro...

Si perde un po' nella verbosità e in una soluzione finale che secondo me è un po' troppo complessa...

Ad ogni modo una lettura ben godevole...tutto sommato un po' si pathos lo si crea..

6,5

Albo sorprendentemente da rivalutare questo, me lo ricordavo molto peggio, anzi non lo ricordavo quasi, ma sto entrando in quella fase di rilettura dove la memoria inizia a scarseggiare.
DeNardo scrive quasi un giallo all'inglese, con tanti personaggi a nascondere un segreto del passato, scegliendo però toni leggeri e ricorrendo a trovate piuttosto azzeccate ("la mamma invisibile"). Considerata l'atmosfera giusta la scelta di M&G come disegnatori, anche se purtroppo già assai lontani dai fasti del passato. Se la cavano però nel (bel) finale orrorifico.
Peccato però per l'assenza di Groucho che in una gabbia di matti non avrebbe certo sfigurato! Discutibile inoltre l'ultima vignetta di pag. 62 (il Dylan "angelico"). Bella invece la copertina di Stano.
Comunque una delle migliori storie di DeNardo, imho. Voto 7.

edit

Davvero niente male quest'albo. La trama è un po' intricata e confesso che sono dovuto tornare indietro a rileggere diversi passaggi... ma nel complesso mi sono divertito. De Nardo è un bravo sceneggiatore e si respira ancora l'atmosfera dei Dylan classici, forse anche grazie a dei Montanari & Grassani più grossolani che in passato ma ancora notevolmente efficaci. Per finire, la copertina di Stano è molto molto buona.

Mamma mia che (IMO) brutto albo, questo (per me voto 4).
Un Dylan che ciondola come un baccalà.
Groucho totalmente assente nonostante l'ambientazione (e i comprimari) fosse assolutamente congeniale.
Un intreccio totalmente sconclusionato, ma a mio parere nemmeno scanzonato da essere divertente.
Disegni pessimi.
L'elemento soprannaturale infilato nelle ultime pagine, tanto per giustificare il fatto che sia una storia di DYD.
Insomma, a mio giudizio, De Nardo non si smentisce mai.
Mi stupisce leggere commenti positivi (a parte quello di Kramer, su cui avrei scommesso).

Boh, a me ha ricordato certo trashume del Dylan fine anni '80 (tipo Mignacco o M, S & V) e quindi ho apprezzato. Ma io sono del partito per la rivalutazione di Beppe speriamo che l'albo che esce tra qualche giorno non mi smentisca.

Concordo che sia scritto bene e che si respiri l'aria dei primi Dylan Dog (io dico un'eresia e vado a ripescare, con i dovuti distinguo, il castello della paura: microcosmo e MeG), però il finale mi ha poco convinto e manca Groucho, che in un manicomio avrebbe potuto e dovuto dire la sua.

7 sulla fiducia della rilettura futura

Riletto e rivalutato a distanza di anni...storia interessante.
Ho davvero apprezzato la sceneggiatura di De Nardo, un po' meno i disegni di G & M .
Bella la copertina di Stano , unica pecca il volto di dylan

Trama troppo gialla per i miei gusti su Dylan. M & G sottotono.

Storia 6
Disegni 6

abissi di follia
dopo il tremendo buco nell'acqua con la storia d'esordio "la città perduta", de nardo si riscatta un pò con questa storia forse sottovalutata
dopo un fantasy spintissimo, un giallo che più spinto non si può, alla poirot o alla jessica fletcher (per i più maliziosi)
non è che dylan si riesca poi tanto a distinguere, eh... l'autore è troppo preso a giocare con i meccanismi del giallo
però la storia è simpatica, c'è aria di casa (anche se i montanari e grassani sono orma in declino), fa sorridere il leitmotiv misogino e mammone
copertina buona

voto 6+

Ti capisco. Non è stato il mio primo Dylan, ma una di quelle storie lette in adolescenza che ti restano.

Stano parte con una copertina che ti mette subito ansia. Poi De Nardo, sceneggiatore sottovalutato, ti immerge in una casa di cura in cui Dylan è più a suo agio che con Groucho (che forse tra i matti non avrebbe guastato). Montanari & Grassani ancora con un tratto ordinato e pulito e personaggi ben caratterizzati.

E' un thriller più ce un horror, ma scritto bene, con dialoghi che restano (Harry Bascom che parla con la madre invisibile e il suo superamento finale del lutto). Storie così le si rilegge sempre più che volentieri.

Per me è un albo godibile, sembra uno dei primi dylan. Non avverto problemi nei disegni di m&g anzi. Di questo albo ricorderò dylan "santo" col sole dietro e il primo piano improvviso di mimì. SPOILER ------ Mi piace molto riguardo la sceneggiatura il fatto che la prima vittima corra a casa (cioe verso la morte) per paura di essere aggredita per strada. Tra l'altro si nota che non abbia mai lavorato nella clinica in quanto dice di voler cambiare quartiere col nuovo lavoro. Dunque muore prima di cominciare e viene rimpiazzata dalla sorella del giardiniere (che l'aveva uccisa) all'insaputa di tutti. Chiaro anche il movente della sorella del giardiniere, che vuole ricattare il dottor pettygrew eliminando chiunque sia di ostacolo (fratello ecc). Il memoriale del poliziotto passa dalla sorella del giardiniere (infermiera del poliziotto grant), al giardiniere e fine nelle mani dell'amante del medico. È qui che mi perdo e non riesco a capire la spiegazione che dà dylan nell'ultima tavola, se qualcuno puo spiegare. Grazie mille

Dylan scrive che,Lewis Rakam, aggredì l'amante del padre,perché quest'ultimo l'aveva fatto credere di essere l'assassina del giardiniere,mentre in realtà, era stata proprio la sorella del giardiniere a compiere il delitto.