Parlo per me e quello che mi riguarda, anche esteso ad altri...nel caso.
Non mi sembra il caso di addurre la logica maestro-allievo per formulare un (pre)giudizio su due prodotti diversi, ontologicamente a sé, senza pensare ai trascorsi geniali di Sclavi in tutta la sua carriera, o le scivolate deprecabili del Chiave. Mi basta soffermarmi su quanto vedo nei
Labirinti di Paura, e vorrei perdermici... ad libitum
E se vai a rivederti le medie voti nei topic di
Sogni ed
Orrore Nero sono inferiori (di poco, ma inferiori) a questo Chiaverotti. Come detto prima, le valuto storie cardine e molto riuscite (da 8 o forse più)... ma non dei capolavori, livello che qui raggiunge Claudione senza appelli a margine. La seconda perché è un estratto da Dellamorte con qualche giro a vuoto nel farraginevole, mentre la prima pecca di qualche kitscheria fuori fase, un impianto un tantino ridondante, ed uno pseudo-finale kinghinano evitabilissimo. Ma il giullare matto mi fa ancora tremare, brrrr
Il
Club dell'Orrore è scritta benissimo (da 8 anche questa), ma è troppo volutamente "classica" ed imbolsita per spiccare verso qualcosa di particolare o genialoide. Senza contare un Roi ancora acerbo, nella fase rotondeggiante e non sfumata. L'apice del divino lo raggiunse in cose come queste chiaverottata,
La Clessidra di Pietra,
Partita con la Morte, o
Sette Anime Dannate, appunto.
Quando poi rileggerai il
Faust di Goethe (o di Marlowe) prima di avvicinarti al
Mefistofele di Sclavi capirai perché parlo di capolavoro inarrivabile...
ALOHA
“
Bene disserere est finis logices.
(The end of logic is to dispute well.)”
― Christopher Marlowe,
Dr. Faustus