il sonno della ragionemi immagino il disegnatore brindisi che, dopo l'indigestione di fatine e folletti, si trova tra le mani una sceneggiatura del genere
verbosa all'inverosimile, in pratica è un racconto di prosa con illustrazioni... ma soprattutto così tetra, oscura, programmaticamente priva di ironia...
l'esordio della BARBATO ha il fascino dell'incompreso, dell'arcano, del contorto... molti i lettori perplessi, se non addirittura contrariati...
per me è l'inizio di una nuova golden age, ci viene proposto davvero qualcosa di nuovo, nonostante il tema sia quello classico della possessione...
inquietante la cura nei dettagli medici (il demone che divora il cervello con una raffica di embolie), opprimente la quarantena, interessante l'obliqua evocazione di mali più realistici, l'aids, l'anoressia, la droga (lui che ritrova lei nuda, secchissima, in un vicolo, in una notte piovosa)
innegabile l'eccesso fantascientifico, la storia va letta con molta calma, anche a più riprese, però in questa fantascienza è insito un grande orrore, uno scienzato pazzo che usa la figlia neonata come cavia incolpandola della morte della moglie... in fondo il personaggio di daisy è parente stretta della sclaviana "alfa e omega"
tutti sanno che detesto lo spiegazionismo, ma quando ti innamori ci passi sopra... forte e chiara l'impronta femminile data all'albo
copertina simpatica assai
voto 9