Mi sono ripreso... che onore!
Per l'occasione mi sono allungato e ho preso "Pioggia" e sto risfogliando le tavole: mamma mia, ragazzi, c'è solo un termine: emozionante! (questa non è una lecchinata ma mai più pensavo nella mia vita di poter fare i complimenti ai due autori della storia, quindi...[:p])
Sono un "villiano" sfegatato (spero tu non ti offenda se ti paragono per forza ad un altro artista...'nsomma, Villa, dai[;)]) e una delle più belle sorprese texiane degli anni precedenti è stato l'esordio dei Cestaro sulla testata, per me (ma non solo)...
Basta, parliamo del Pietro nazionale: mi giro e prendo "Il buio"(1989), "Goblin"(1990), "Il confine" (1996) e "L'uccisore di streghe" (2004). Poi mi piego lì sotto e prendo anche "L'ombra del tempo" (Julia del 2000)...(faccio tutto questo e sono sul letto quindi potete immaginare qual è la situazione di questa stanza[:0])
Ammettiamo pure che in questi 15 anni Dall'agnol abbia subìto un continuo mutamento (io lo vedo anche tra "Il buio" e "Goblin", un tratto unico che tutti ormai conosciamo a menadito ); poi 6 anni dopo compro "Il confine" e come tutti mi chiedo: "Cosa è successo a Dall'Agnol?" Sapevo che il suo stile sarebbe cambiato ancora perchè già con "Lo sguardo di Satana" (1994) era alla ricerca di un qualcosa a cui ancora non era giunto.
Ora vorrei fare una cosa che non si dovrebbe fare, lo so, perchè un'opera va osservata nella sua integrità ma permettetemelo, dai, siamo tra amici/amanti (del fumetto, eh[;)]) e si gioca anche un pò: pagina 9 (seconda e quarta vignetta, sto parlando di Groucho); ricordo che al tempo un mio amico si incazzò proprio "Qui non posono prenderci per il culo così" e voleva scrivere una lettera di fuoco alla Bonelli; da parte mia non mi sono mai permesso di parlare così di un disegnatore perchè rispetto inanzitutto la professionalità e lo stile di un artista che può anche non aggradarmi.. ma comunque le mie idee non divergevano poi molto dalle sue.
4 anni dopo compro Julia 16 e sgrano gli occhi: "Questo è Dall'Agnol? Non è possibile!" Guardo ancora il tamburino del disegnatore: "No no, c'è scritto proprio Dall'Agnol". Arrivo a casa e lo affianco alle tavole di "Il buio" e "Il confine": 3 disegnatori diversi!!! Mah. Mai avrei riconosciuto il suo tratto in quel Julia.
Comunque arriva il 2004 e Pietro torna su Dylan con "L'uccisore di streghe": ora vorrei che tu mi spiegassi perchè scrivi [quote
Dal punto di vista della preparazione tecnica,conoscenza e padronanza del disegno puro, L'UCCISORE DI STREGHE è senza dubbio l'albo migliore,quello della maturazione assoluta dell'autore
RC[/quote] cioè, cosa intendi per "conoscenza e padronanza del disegno puro". Posso essere d'accordo sul fatto che sia maturato artisticamente ma non che si sia evoluto.
Io considero il suo capolavoro assoluto un albo che nessuno finora ha citato ed è "La mummia" (1991), non so,.. mi piacerebbe sapere perchè metteresti "sopra" a quest'opera i disegni de "L'uccisore di streghe" (no, no stai tranquillo non lo faccio più il giochino di farvi guardare la prima tavola de "L'uccisore di streghe" e soprattutto la prima vignetta, non fatelo![:D])
Oltre al fatto di notare una distribuzione delle chine molto più "suggestiva", non ci arrivo proprio... grazie per le spiegazioni che chiunque mi darà[;)]..se vorrà
(...mi fermai a guardare un piccione schiacciato sull'asfalto; il corpo intero e una delle due ali erano quasi scomparsi, si confondevano con il fondo sporco della strada. Ma l'altra ala era dritta in alto e, mossa dal vento, sembrava sul punto di volare via.
Agli antipodi, un'altra ala spuntava dalla terra e quelle erano le due ali del mondo, che lo tenevano sospeso.)
T.Sclavi-"La circolazione del sangue"
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