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#2/G L'inquilino del terzo piano
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Autore:  leonearmato [ dom apr 13, 2014 1:13 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #2/G L'inquilino del terzo piano

Premetto che ho letto molto a pezzi questo gigante perché sparso qua e là negli Oscar Mondadori di DyD, quindi i giudizi saranno un po' falsati dallo scorrere del tempo. E già rileggere non mi aggrada; per quell avrò tempo :)

La prima storia è stata una delle prime che lessi in assoluto, e ricordo ancora le martellanti ansie di Kaminski. Poi il finale è bellissimo. Ho però preferito il Casertano di Totentanz, anzi, penso che Casertano in Totentanz sia in lotta per i migliori disegni in assoluto su Dylan. (La storia è collegata a "Gli inquilini arcani" o ricordo male?)

Taxi è una di quelle storielle in cui Sclavi nell'ultima pagina ti ribalta la situazione, per poi riportarla alla normalità più assoluta in una vignetta. Brindisi paurosamente bravo: l'ultimo primo piano di Dylan è magnifico.

Angoscia è angosciante e malata nel continuo passaggio dal reale allo schermo. Inception what??! Ambrosini non mi è piaciuto molto, qui.

Meglio Ambrosini in Margherite, una storia d'amore quasi magica, forse la migliore storia del Gigante.


In definitiva, voto 9. Inferiore però al gigante 1 :)

Autore:  nedellis [ ven dic 12, 2014 1:07 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #2/G L'inquilino del terzo piano

Perchè piace così tanto "L'inquilino del terzo piano"? Io ho trovato un vero e proprio capolavoro le prime pagine sulla paranoia di Kaminski, resa talmente bene da incutere un certa ansia, però poi alla fine è tutto così confuso che non ci ho capito nulla, perchè entrambi i Dylan muoiono?

Autore:  Piccatto [ ven dic 12, 2014 11:47 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #2/G L'inquilino del terzo piano

Come non si chiede a una donna quanti anni ha, allo stesso modo a una storia onirica non si chiede che senso ha. Penso che ognuno si sia fatto una propria idea, o anche no. Questa storia è da ammirare, non da capire ;)

Autore:  Aleksandr [ ven dic 12, 2014 12:40 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #2/G L'inquilino del terzo piano

E poi questa storia è tutta un omaggio-citazione dall'omonimo romanzo di Topor e dal film che ne ha tratto Polanski, un'opera davvero cara a Sclavi, se pensi che il cognome del protagonista è stato usato per Madame Trelkowski e che suggestioni tornano qua e là nella sua produzione. Anche il romanzo verso il finale diventa ancor più caotico ed ha le caratteristiche di un'allucinazione kafkiana, con in più qualcosa di esoterico ad avvolgere ancor più il tutto di mistero.

Autore:  nedellis [ ven dic 12, 2014 1:38 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #2/G L'inquilino del terzo piano

Piccatto ha scritto:
Come non si chiede a una donna quanti anni ha, allo stesso modo a una storia onirica non si chiede che senso ha. Penso che ognuno si sia fatto una propria idea, o anche no. Questa storia è da ammirare, non da capire ;)


Il fatto è che non capisco cosa ci sia da ammirare :D per questo chiedevo una spiegazione.
A me è piaciuta molto l'abilità narrativa e artistica di trasmettere un senso di ansia, un effetto notevole, non facile da raggiungere. Però la storia mi pare troppo confusa, nel finale sono troppo impegnato a cercare di cogliere il filo logico degli eventi (che apparentemente non c'è nemmeno) e l'albo non riesce più a prendermi. Per questo motivo ho votato solo buono.
Lo rileggerò per cercare di capirci qualcosa in più.

Autore:  Piccatto [ ven dic 12, 2014 5:11 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #2/G L'inquilino del terzo piano

Ma non c'è filo logico! E' una cosa comune in diverse storie di Sclavi e Chiaverotti che succedano robe senza senso una appresso all'altra.

Autore:  nedellis [ ven dic 12, 2014 6:16 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #2/G L'inquilino del terzo piano

Piccatto ha scritto:
Ma non c'è filo logico! E' una cosa comune in diverse storie di Sclavi e Chiaverotti che succedano robe senza senso una appresso all'altra.


Un filo "illogico ma logico" deve esserci, altrimenti bastava chiedere a Casertano di fare delle tavole a caso ed era uguale.

Autore:  leonearmato [ ven dic 12, 2014 6:20 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #2/G L'inquilino del terzo piano

nedellis ha scritto:
Piccatto ha scritto:
Ma non c'è filo logico! E' una cosa comune in diverse storie di Sclavi e Chiaverotti che succedano robe senza senso una appresso all'altra.


Un filo "illogico ma logico" deve esserci, altrimenti bastava chiedere a Casertano di fare delle tavole a caso ed era uguale.

Immagine

Autore:  Cyber Dylan [ ven dic 12, 2014 7:05 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #2/G L'inquilino del terzo piano

Beh... diciamo che la storia è ottima fino a un certo punto, ovvero fino a quando Sclavi mette in risalto la paranoia al limite della pazzia di Trelkowski e la sostanziale ambiguità della situazione.
"Ambiguità" nel senso che non è chiaro se dietro ci sia davvero un complotto oppure se ogni cosa sia il frutto della fantasia malata dell'inquilino.

Un po' quello che era il fulcro del film di Polanski: non è mai chiaro (neppure nel finale) se esista un complotto o se l'inquilino sia solo un paranoico.
Proprio come in Rosemary's Baby non era mai chiaro se esistesse davvero un complotto satanista o se tutto fosse frutto della fantasia malata di una puerpera psicologicamente instabile (neppure il finale col primissimo piano degli occhi del neonato chiarisce la faccenda).

Anche quando Dyd entra in scena, l'atmosfera paranoica iniziale regge bene.

Ma quando Sclavi cerca di dare una spiegazione, seppur parziale (i Doppelganger), la storia si sfilaccia. :| L'atmosfera claustrofobica e ossessiva viene meno per fare posto a una sfilza di sequenze oniriche magari interessanti, ma un po' fini a se stesse. Si ha la sensazione che a un certo punto Sclavi non sapesse bene dove andare a parare. Così l'ultima parte della storia risulta debole e raffazzonata.

Resta quanto di buono si era visto prima di quel momento. E non era poco!

Autore:  Aleksandr [ ven dic 12, 2014 7:21 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #2/G L'inquilino del terzo piano

Cyber Dylan ha scritto:
Ma quando Sclavi cerca di dare una spiegazione, seppur parziale (i Doppelganger), la storia si sfilaccia. :| L'atmosfera claustrofobica e ossessiva viene meno per fare posto a una sfilza di sequenze oniriche magari interessanti, ma un po' fini a se stesse. Si ha la sensazione che a un certo punto Sclavi non sapesse bene dove andare a parare. Così l'ultima parte della storia risulta debole e raffazzonata


Invece io ho apprezzato il finale proprio perché in quel modo si differenzia da libro/film, altrimenti sarebbe stata una specie di trasposizione fumettistica quasi totale.
Nemmeno io però lo ritengo un capolavoro, proprio per quanto riprende dal modello, ma una buona prova sicuramente sì.

Autore:  nedellis [ dom dic 14, 2014 1:25 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #2/G L'inquilino del terzo piano

leonearmato ha scritto:
nedellis ha scritto:
Piccatto ha scritto:
Ma non c'è filo logico! E' una cosa comune in diverse storie di Sclavi e Chiaverotti che succedano robe senza senso una appresso all'altra.


Un filo "illogico ma logico" deve esserci, altrimenti bastava chiedere a Casertano di fare delle tavole a caso ed era uguale.

Immagine



Grazie dell'esempio che è perfettamente concorde...con la mia idea.
C'è sempre una logica, un senso, un'intenzione. Anche in un quadro di Kandinsky che ai profani sembra solo un meraviglioso pasticcio di colori. Spero non ti interessi d'arte perchè avresti toppato alla grande.

Sclavi e Casertano avevano un'idea in testa. Surreale, confusa, contorta. Io l'ho chiamata logica, ma potete chiamarla come volete. Stavo cercando di cogliere le loro intenzioni, la loro "logica", di capire il significato di questa storia, solo che apparentemente mi hanno risposto solo persone che non hanno capito nulla e che allo stesso tempo sostengono che non ci sia nulla da capire :?

Che fortuna Sclavi, l'unico artista che scriveva cose a caso senza senso che la gente non capiva e amava lo stesso.

Autore:  Aleksandr [ dom dic 14, 2014 10:11 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #2/G L'inquilino del terzo piano

Ho capito che non ti piacciono le citazioni e non sto dicendo che bisogna conoscere il modello per apprezzare questa storia, ma se sia il romanzo breve di Topor che il film di Polanski non hanno una linea logica, nemmeno interna (nemmeno una spiegazione soprannaturale), è difficile pretendere che questa storia, che da lì deriva, pur differendo nel finale (comunque assurdo), ne abbia. Rimane sempre una grande ambiguità (come detto da Cyber Dylan): è accaduto tutto nella mente allucinata del protagonista? Oppure no? E' lo stesso che trovare una spiegazione razionale a certi scritti di Kafka o al capitolo del bordello nell'Ulisse di Joyce (tanto per fare un paio di esempi delle cui interpretazioni si è sempre discusso), si può forse tentare la via della metafora, ma un'univoca spiegazione razionale non si trova.

Autore:  leonearmato [ dom dic 14, 2014 11:13 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #2/G L'inquilino del terzo piano

nedellis ha scritto:
leonearmato ha scritto:
nedellis ha scritto:

Un filo "illogico ma logico" deve esserci, altrimenti bastava chiedere a Casertano di fare delle tavole a caso ed era uguale.

Immagine



Grazie dell'esempio che è perfettamente concorde...con la mia idea.
C'è sempre una logica, un senso, un'intenzione. Anche in un quadro di Kandinsky che ai profani sembra solo un meraviglioso pasticcio di colori. Spero non ti interessi d'arte perchè avresti toppato alla grande.

Sclavi e Casertano avevano un'idea in testa. Surreale, confusa, contorta. Io l'ho chiamata logica, ma potete chiamarla come volete. Stavo cercando di cogliere le loro intenzioni, la loro "logica", di capire il significato di questa storia, solo che apparentemente mi hanno risposto solo persone che non hanno capito nulla e che allo stesso tempo sostengono che non ci sia nulla da capire :?

Che fortuna Sclavi, l'unico artista che scriveva cose a caso senza senso che la gente non capiva e amava lo stesso.

Assolutamente in disaccordo. L'esistenza di una logica non implica che il fruitore debba coglierla per forza.
Per un quadro di Kandinsky mica c'è un'unica interpretazione, a meno che il pittore in persona non abbia lasciato uno spiegone scritto su un rotolo di carta igienica. Altrimenti la critica dell'arte sarebbe una grande inutilità.

E sì, penso che una storia come questa non vada capita ma vissuta. Ma se tutti gli albi di Sclavi non ti piacciono non ti sorge il sospetto che forse Dylan Dog non fa per te? :roll:

Autore:  Aleksandr [ dom dic 14, 2014 11:31 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #2/G L'inquilino del terzo piano

leonearmato ha scritto:
Altrimenti la critica dell'arte sarebbe una grande inutilità.


Lo è infatti :D Parere mio lo è quando invece di spiegare e rendere più chiaro (in ogni ambito artistico, anche letterario) rende ancora più confuso, utilizza un linguaggio da settari e contribuisce ad allontanare il semplice fruitore ancor più dall'opera.
Forse però, anche in sintonia con quest'albo, avresti dovuto citare un quadro dada o surrealista invece di uno astratto.

Sono curioso di sapere cosa ne pensa nedellis di storie come Golconda, La quinta stagione e simili, che non sono l'unica faccia di Sclavi, però una delle più importanti.

Autore:  MandarinoFish [ dom dic 14, 2014 12:11 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #2/G L'inquilino del terzo piano

Sta succedendo quello che temevo :D

Arriveremo pure a fare una recensione ultra dettagliata con tutte le falle in fase di sceneggiatura di Storia di Nessuno :lol:

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