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# 49 - Il mistero del Tamigi
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Autore:  Dear Boy [ gio ago 13, 2015 5:13 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 49 - Il mistero del Tamigi

nedellis ha scritto:
Non è che invece c'è un effetto nostalgia per il quale si promuove più volentieri? Non è che c'è un astio nei confronti degli attuali autori che impedisce di essere altrettanto morbidi con i lavori odierni? Non è che si è semplicemente stanchi del fumetto per cui tutto ciò che è nuovo sa inevitabilmente di già visto e viene pesantemente stroncato?
No a tutto come è sempre stato ripetuto con dovizia di argomentazioni nei mesi in svariati topic dedicati e non.

Continua a sfuggirmi lo scopo di questa strampalata teoria.
Se non hai criticato le vecchie storie deboli non puoi criticare le nuove? Una censura pro nuova gestione?
Alla polizia dici di non arrestare più nessuno visto che conosci un ladro che l'ha fatta franca?

E per restare almeno un po' IT, questo albo alla sua uscita era considerato un filler senza pretese. Ti risulta che le nuove storie siano state proposte e recepite alla stessa maniera o come "bombe nucleari"?
Leggiti il topic su johnny freak per capire che quando c'è da dibattere lo si è fatto anche su classici storici.

Tirare poi in ballo il sondaggio positivo di questo albo modesto quando le nuove storie hanno medie voto altissime fa capire quanta poca lucidità ci sia nelle insinuazioni quotate.

Autore:  rimatt [ gio ago 13, 2015 5:24 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 49 - Il mistero del Tamigi

nedellis ha scritto:
Se la critica dei pre-100 è così morbida siamo davvero sicuri che quella produzione sia un el-dorado con un capolavoro dietro un altro come la si dipinge sempre più spesso?
Non è che invece c'è un effetto nostalgia per il quale si promuove più volentieri? Non è che c'è un astio nei confronti degli attuali autori che impedisce di essere altrettanto morbidi con i lavori odierni? Non è che si è semplicemente stanchi del fumetto per cui tutto ciò che è nuovo sa inevitabilmente di già visto e viene pesantemente stroncato? Queste ed eventuali altre domande possono essere poste per cercare una risposta un po' più esaustiva e chiara.


Quel che sto dicendo IN TUTTI I MODI (e che tu ti ostini a non capire, al punto da arrivare quasi a dare del troll a un moderatore – cosa che si commenta da sé) è che NON È ASSOLUTAMENTE VERO che la critica pre-100 è più morbida e meno oggettiva. Per te sarà anche un dato di fatto, ma nel mondo reale le cose non stanno esattamente così. Per diversi motivi, le critiche al "primo centinaio" rimangono in parte inespresse, ma questo non vuol dire che non se ne tenga conto né che non si sappia quali sono gli eventuali punti deboli degli albi storici. Infatti, se leggi i topic troverai diverse stroncature anche di albi storici (come L'alba dei morti viventi, per dire).

Detto questo, invito a proseguire la discussione qui:

http://www.cravenroad7.it/forum/viewtopic.php?f=2&t=9296

Autore:  wolkoff [ gio ago 13, 2015 8:20 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 49 - Il mistero del Tamigi

Anche se mi ripugna l'ennesimo OT, visto che sono stato nominato mettendomi cose in bocca di non mio gradimento, mi tocca(-no!) specificare due cosette prima che le mie gonadi arrivino nel sottoscala, e sfrangiate. Da questi rigiri di sotto-argomentazioni capziose che vogliono insinuare furbescamente la solita malafede in alcuni forumisti, immanemente colpevoli di non essere in sintonia col nuovo corso.

alemans123 ha scritto:
Molti (Dear Boy, Wolkoff,...) dicono che le storie di oggi sono più brutte ma TANTO più brutte di quelle di un tempo;
Fatto 2: Per giustificare la bruttezza di queste storie si tirano in ballo le cose OGGETTIVE che non vanno in quell'albo. Perché il SOGGETTIVO è troppo vago
Fatto 3: Questi utenti, discutendo dell'albo, tirano frecciatine a Recchioni, Simeoni e al nuovo corso denigrandolo.


Tanto per cominciare il mio modo di esprimermi prevede osservazioni anche oggettive - nel senso derivate da quanto riportato dai fatti, o meglio, dalla fattura, di una vignetta - ma sono quanto di più soggettivo possa esserci, essendo libero di spaziare nel registro, nella cadenze, nella struttura, nei figurati e nelle prospettive come più mi garba senza che nessuno venga a riprendermi perché preferisce un altro tipo di confezione, di quanto penso. Se volete post su richiesta/misura in base ai vostri gusti possiamo fare intorno all'euro per battuta - in senso tipografico, di singola parola. E con quanto scrivo non so se vi converrebbe, alla luce dei risultati.

Secondo: a me gran parte delle storie uscite da Ottobre ad oggi non sono piaciute, qualcuna più qualcuna meno di altre, ed alla fine ho dato solo un'insufficienza. Ma non rimpiango di certo i tempi di Gualdoni o sto a dire che deve essere preclusa ogni novità perché bisogna naufragare nella nostalgia per quello che non sarà più. Questo lo ripeto da molto tempo, ma come sempre conviene fare gli indiani quanto si deve straparlare per portare avanti le proprie tesi artefatte piuttosto che documentarsi sui fatti, forumistici.
E anche il menarla sulle presunte "fazioni" significa non aver capito nulla.

Terzo ed ultimo: il clima che si è creato contro l'arroganza della redazione e di certi autori è anche frutto del loro operato/reazioni qui sopra. Non c'è nessun pregiudizio. E' una presa d'atto. E più venite a difendere queste presunte vittime della crudeltà forumistica, più verranno messe alla luce le loro incongruenze semi-fallimentari.
STATECE, altrimenti, come suggeriva il pacato Simeoni, provate a crearvi un altro forum apposito per la via illuminata che vi stanno preparando.

Se ho stravisto per Una Nuova Vita o per I Raminghi dell'Autunno non è certo per merito di Recchioni o per denigrarlo al confronto. Se mi sono piaciute molto Spazio Profondo o Il Cuore degli Uomini non è certo per tenermelo buono né perché debba poi approvare tutte le sue uscite pietose da DylanSalvatore denoartri, per un progetto che fa acqua (insapore) da molte parti, a mio vedere.
E se non credete alla mia libera e a-pregiudiziale "sorveglianza critica" sempre attiva da anni, andatevi a rileggere cosa scrivevo in tempi non sospetti in merito ad una storia di Recchioni come L'Eliminazione, non molto amata dal forum, a cui ho dato un soddisfatto 6 e 1/2 spiegando nel (solito) dettaglio pro/contro con tanto di risposta finale da parte dell'autore stesso sul forum.

Autore:  alemans123 [ ven ago 14, 2015 9:49 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 49 - Il mistero del Tamigi

Wolkoff

Cita:
Se volete post su richiesta/misura in base ai vostri gusti possiamo fare intorno all'euro per battuta - in senso tipografico, di singola parola. E con quanto scrivo non so se vi converrebbe, alla luce dei risultati.


Non è in discussione la tua libertà di esprimerti, quindi evita di dire che vogliamo post su misura in base ai nostri gusti. Offendi la mia e la tua intelligenza.
Quando uno legge quello che l'altro scrive si fà un idea di quello che l'altro vuole dire (alcune volte anche sbagliata). Proprio come tu mi dici che "furbescamente voglio insinuare la malafede di alcuni forumisti" esprimi un giudizio su quello che io dico ma che non ho mai detto.

Cita:
Secondo: a me gran parte delle storie uscite da Ottobre ad oggi non sono piaciute, qualcuna più qualcuna meno di altre, ed alla fine ho dato solo un'insufficienza. Ma non rimpiango di certo i tempi di Gualdoni o sto a dire che deve essere preclusa ogni novità perché bisogna naufragare nella nostalgia per quello che non sarà più. Questo lo ripeto da molto tempo, ma come sempre conviene fare gli indiani quanto si deve straparlare per portare avanti le proprie tesi artefatte piuttosto che documentarsi sui fatti, forumistici.
E anche il menarla sulle presunte "fazioni" significa non aver capito nulla.


L'insufficienza l'abbiamo probabilmente data alla stessa storia. Mai detto che rimpiangi i tempi di Gualdoni. Inoltre non ci sono "fazioni", o, se ci sono, ne le ho mai nominate.

Cita:
Terzo ed ultimo: il clima che si è creato contro l'arroganza della redazione e di certi autori è anche frutto del loro operato/reazioni qui sopra. Non c'è nessun pregiudizio. E' una presa d'atto. E più venite a difendere queste presunte vittime della crudeltà forumistica, più verranno messe alla luce le loro incongruenze semi-fallimentari.


Qui mi apri un OT nell'OT :-) !! E' frutto dell'operato dell'autore e dei forumisti. Ho letto in questi giorni le discussioni con Vincenzo Beretta dove oltre ai complimenti per la storia si è detto anche un difetto e lo si è detto in maniera gentile. L'autore risponde in maniera gentile ad una domanda gentile. Prendiamo un dialogo tra Dear Boy e Simeoni.

Dear Boy:
Quer pasticciaccio brutto nel Regno Unito.
Ma tanto la sospensione dell'incredulità è la panacea di ogni male.

E così Bloch è stato mandato in pensione per insegnarci meglio il senso della vita.
Retorica sociale da bassa puntata di Quinta Colonna di rete4. "Schiavi a progetto" sic!
Spessore narrativo degno di un tweet di Fabio Volo.

Però il nuovo protagonista mi piace!
Risoluto come Steven Seagal, caparbio come MacGyver, competente come Van Helsing.
"Faccia il suo lavoro e lasci che io faccia il mio!" = Epic Fail


quando c'era stato in precedenza lo scambio di battute tra Regal e Simeoni

Regal: L'ha definita didascalica, "stupidamenente" è riferito al modo in cui è usata, appunto, didascalico. Pensiero condiviso anche da me. In Dylan mi aspetto citazioni meno... commerciali (senza nulla togliere a Mandela e alla frase). Comunque, sono pareri, spero che tu sia aperto anche a ricevere qualche critica, per un albo che per me è comunque buono, il migliore dei tre della fase 2.

Simeoni: "Grazie, Regal. Si accettano sempre le critiche, ci mancherebbe. E "didascalico" è un aggettivo consono, seppure riferito a una visione soggettiva. "Stupidamente", invece, è un avverbio solo offensivo perché, oltre a vanificare la funzionalità critica dell'aggettivo che segue, suppone il modo in cui l'autore abbia operato. Se voi lettori volete un confronto sereno (dl resto, non siamo tenuti a spiegare alcunché perchè gli albi sono lì a parlare per noi), sforzatevi perlomeno di essere cortesi. Non mi pare di chiedere molto."

Dopodichè Dear prosegue nella sua analisi su elementi OGGETTIVI (La conoscenza di Dylan di edilizia, il fatto che non potesse essere così isolata Scotland Yard) per poi finire con l'idea che gli autori abbiano "ansia da prestazione" nello scrivere Dylan. Dopodichè Bertuccia dà dell' ingenuo alla storia. Dopodichè continuano un pò di battibecchi che presi singolarmente sembrano stupidate ma sommate non lo diventano più. Dopodichè diventa una caccia all'errore. Chiaro che un autore se ne scappa :-) . E' difficile stabilire chi abbia cominciato per primo ma credo che se ci si fosse rivolti agli autori come con Vincenzo Beretta probabilmente, chi più chi meno, gli autori sarebbero ancora qui a dire la loro e ci sarebbe un atteggiamento più sereno.

Autore:  rimatt [ ven ago 14, 2015 10:08 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 49 - Il mistero del Tamigi

Tutto interessante, Alemans, ma OT! Se vuoi proseguire il discorso, che ne dici di esportarlo altrove? :)

Autore:  wolkoff [ ven ago 14, 2015 5:06 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 49 - Il mistero del Tamigi

Mi spiace ancora una volta dover precisare in OT ma qui vedo che si continua col solito giochetto retorico del "leggo quello che voglio tra le righe, perché intanto me le sono sniffate via".
Temo che come per il caso "nessuno mi dà una risposta sul perché non massacrate i pre-100" (dopo 20 post e passa) solo la gentilezza dei mods potrà escogitare un topic ad hoc(aspita vai, nun vedi che semo in ferie!)

@alemans

Se mi metti esplicitamente nel tuo climax sillogistico 1+2+3 è normale che le proprietà delle tue elucubrazioni spinte vengano associate anche a me.
Se parli di scrittura soggettiva/oggettiva come modalità di approcciarsi ad un albo - discorso da loop fuorviante, che si ingoja la coda da solo, come un Uroboro, pensando fosse altro :oops: - e prima citi il mio nome, è normale che ti debba rispondere che nessuna categoria tagliata con l'accetta mi rispecchia, e che se c'è qualcosa che non garba in quella modalità di scrittura, PER PARADOSSO/IPERBOLE, posso anche adattarmi a pagamento, onde compiacere i più indisposti o spiazzati, che vorrebbero le cose impostate secondo i propri parametri di riferimento, per far attecchire meglio le loro tesi dimostrative/cataloganti dell'ultim'ora...prima della campanella.
E se voglio offendere la mia intelligenza - qualunque cosa sia :roll: - anche quello rientra nelle mie libere facoltà, per inciso. Senza predicamenti da badante, o da bonaria intellighenzia di partito.

Il discorso delle fazioni è un sottoprodotto di chi vuole difendere a spadino tratto - non disponendo di fioretto, penitenziale - i propri paladini non in grado di capacitarsi dell'inesistenza del consenso tombale :| .
E risbuca con puntualità quando si devono fare strumentalmente delle divisioni manichee nel forum tra pro/contro una data cosa, per dimostrare che esiste una trincea dietro quale nessun discorso ha senso viste le rigide posizioni di partenza iniziali. "Trovami una divisione, e ti troverò una falla, da allargare".
Ma è una brodaglia da cui mi tiro volentieri fuori perché qua(fuori) ci sono già 33° ed al massimo posso mangiare della fresca insalata di riso, che notoriamente abbonda nella bocca dei distolti...dai grandi quesiti dell'umanità rrobbettiana :o .

Autore:  lukkadrogo79 [ mar ago 18, 2015 11:09 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 49 - Il mistero del Tamigi

bello, ma forse sfigura, essendo tra i primi 50. Storia bella disegni fantastici di Roi, Scene di puro splatter... ma se usciva oggi? Altro che bomba termonucleare diventava una storia così.....

Autore:  David.Brown [ ven ago 28, 2015 5:22 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 49 - Il mistero del Tamigi

Eravamo felici e non lo sapevamo.

L'ho riletto ieri sera.

Tanto horror. Zero smartphone.

Quanta nostalgia.

Autore:  Poe [ lun dic 28, 2015 4:35 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 49 - Il mistero del Tamigi

Ottima storia con un Roi in stato di grazia e una copertina di Stano horror/atmosferica/sexy che riesce a catturare buona parte degli elementi di successo del Dylan di quegli anni. Purtroppo con il passare degli anni si e' voluto "normalizzare" Dylan spingendo eccessivamente sull'ironia/commedia/impegno. Claudio Chiaverotti ha secondo me scritto le sue migliori storie in quegli anni e mi viene il sospetto di pesanti "revisioni" di Sclavi...

Autore:  Kramer76 [ mar mar 31, 2020 9:47 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 49 - Il mistero del Tamigi

Immagine

il mistero del tamigi
anche questo è un titolo chiaverottiano molto quotato, forse per via dei disegni di roi
in effetti prova a risollevarsi con il solito racconto nel racconto alla roi (come "nel profondo") ma non basta
risfogliandolo è anche peggio di come lo ricordassi, banalissimo, di una pochezza imbarazzante
copertina simpatica

voto 6-

Autore:  wolkoff [ mar mar 31, 2020 2:46 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 49 - Il mistero del Tamigi

Come già detto in precedenza, la più debole (e più piatta) del primo periodo chiaverottiano.
Manca quel quid di follia e delirio. Grazie a Roi e le sue atmosfere notturne guadagna però in fascino come poche.

ALOHA IS FALLING DOWN

Autore:  mariosirius [ mer mag 06, 2020 10:08 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 49 - Il mistero del Tamigi

Classico slasher chiaverottiano col finto soprannaturale e il vero killer
È uno dei migliori del genere, se non il migliore
Tuttavia sono le solite storie fotocopia con qualche variazione sul tratto somatico del mostro, e stavolta anche una buona leggenda disegnata
Voto 7.5

Autore:  Stavros [ mer giu 03, 2020 6:22 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 49 - Il mistero del Tamigi

Non riesco a immaginare disegnatore migliore di Roi per illustrare una storia del genere: le atmosfere umide e malsane dei docks, grondanti nebbia e oscurità, regalano suggestioni non indifferenti -anche se qui lo troviamo più o meno a metà strada, nel corso dell'evoluzione dallo stile degli esordi a quello della piena maturità dylaniata che sarebbe arrivata di lì a poco, con le varie "La clessidra di pietra", "Partita con la Morte", e "Sette anime dannate".
Non è più il Roi di "Dal profondo", insomma -albo a cui Chiaverotti si rifà esplicitamente con la storia di Basil, bella ma meno struggente del modello di partenza. Molto poetica e toccante, invece (e, sì, sclaviana) la sequenza alle pp. 27-29.

Nel complesso, forse è una delle mie preferite del primo biennio di Chiaverotti, benché certamente meno vivace della media (abbastanza inutile il personaggio di Linda), al netto del solito Dylan ironico e della solita verve nei dialoghi con Bloch, e benché la soluzione non mi soddisfi affatto, per due ragioni:

Spoiler!
1) anche qui, come ne "Il buio", il controfinale rilancia l'ipotesi soprannaturale, che le pagine precedenti avevano confutato -e anche in questo caso, purtroppo, la soluzione si rivela abbastanza disonesta, smentendo di fatto quello che abbiamo visto, e ci è stato presentato oggettivamente, nella sequenza iniziale;
2) è uno di quei casi in cui è lo stesso colpevole ad assumere Dylan, rivelazione che nella maggior parte dei casi -compreso questo- risulta piuttosto illogica.

Autore:  Unununio [ sab apr 17, 2021 2:10 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 49 - Il mistero del Tamigi

Non è una brutta storia, ma pecca ancora di pesantezza, come altre dello stesso sceneggiatore.
Un buon giallo molto "umano", che assume tinte horror grazie al modo in cui gli omicidi vengono inscenati. Argentiano forse in questo aspetto.

7

Autore:  Kerzhakov91 [ gio apr 22, 2021 1:58 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: # 49 - Il mistero del Tamigi

La migliore di Chiaverotti, il suo capolavoro.

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