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#51 Il Male
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Pagina 5 di 5

Autore:  nedellis [ gio ago 20, 2015 8:23 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #51 Il Male

Uno degli albi più scorrevoli, merito di una non-scrittura che di dialoghi fluidi. Dylan che si teletrasporta a Scotland Yard mi ha infastidito non poco, così come la pistolettata SNIPA! e l'uccellino sfigato.
Votato buono.

Autore:  lukkadrogo79 [ gio ago 20, 2015 9:12 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #51 Il Male

L'albo più splatter della serie cioè , allora, formata da 50 numeri. Le cose da lì sono molto cambiate, con caccia alle streghe si può dire definitivamente addio allo splatter in larga misura su Dylan. Esordio con i fiocchi di Bruno Brindisi con un tratto ancora profondamente legato alla scuola brindisina, ma già si intravede che da lì a presto diverrà una colonna portante della serie. Mi è piaciuto molto pur trovando alcune scene un po' artefatte e stomachevoli. Finale molto bello e interrogativo, cosa è il male, un virus, un batterio, la terra stessa è il male? Non avremo più risposta, non ci sarà più un seguito, forse meglio così, che rimanga tra le poche storie uniche della serie.

Autore:  Poe [ mer dic 30, 2015 3:32 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #51 Il Male

Altair ha scritto:
Non l'avevo mai notato, "Il Male" l'ho in ristampa. Grande scoop!
Comunque sì, l'horror post dei primi anni era mitica. Ora si potrebbe bypassare senza tanti complimenti.


Penso che uno dei motivi dell'immenso successo del Dylan dei bei tempi siano state anche le rubriche: Club dell'orrore e Horror post. Ogni mese aspettavo con trepidazione non solo di leggere le storie ma anche le rubriche, che ti facevano sentire parte di una comunità ristretta ma appassionata. Oggi, anche per via dei social network, tutto cio' e' impossibile e buona parte del bel mistero che una volta avvolgeva autori e redattori e' purtroppo andato perso.

Riguardo l'albo ho votato buono, dato che lo considero una sorta di riempitivo tra tanti capolavori.

Autore:  J.L. [ gio mar 31, 2016 10:04 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #51 Il Male

Mi ha coinvolto tantissimo, mi sono piaciuti molto i comprimari e la trama di per se. Mi è piaciuto molto più questo che "ai confini del tempo" ASD

Autore:  Zak [ gio mar 31, 2016 3:54 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #51 Il Male

il "cult" splatter di Dylan Dog!

Autore:  Kramer76 [ mar mar 31, 2020 9:49 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #51 Il Male

Immagine

il male
delirio splatter animalista, un'altra versione degli "uccisori" o di "killer", sempre più cattiva e spettacolare (muore anche un bimbo)
esordio molto convincente di brindisi, l'inizio è agghiacciante e memorabile, si prosegue bene con la "zombizzazione" della nuova fiamma
ma il finale delude un pò, troppo sempliciotto o troppo delirante... del resto è la storia ad essere molto semplice, trattasi di sclavi minore...
comunque un albo storico, copertina bella

voto 9

Autore:  mariosirius [ lun mag 04, 2020 12:54 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re:

Gas75 ha scritto:
Una storia che non m'è dispiaciuta... forse perché ritengo "L'alieno" un bel film. [:)]
Disegni: il primo Brindisi è identico a Siniscalchi! Aprite a caso "Il male" e "Fantasmi" e ditemi se ho preso un abbaglio! [:D]

---
http://digilander.libero.it/casausher
Racconti gratuiti dell'orrore! [:o]


Tra l'altro vorrei farvi notare, che a pagina 75, Sinis chiede a Bruno del fuoco... E lui lo accontenta...
Sono proprio loro due...
Si mettevano spesso negli albi

Autore:  mariosirius [ lun mag 04, 2020 12:59 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #51 Il Male

Albo sì splatter, ma per il resto abbastanza inutile
Animalismo anticipatore dei tempi moderni
Brindisi assolutamente fuori luogo, storia che avrebbe guadagnato mezzo punto in più se disegnata da Casertano o Piccatto...
Voto 6.5

Autore:  Keanu Coen [ gio dic 03, 2020 9:58 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #51 Il Male

Curiosità sull'albo da parte di Bruno Brindisi:

"Dov'eravate 30 anni fa? Quelli che erano già nati, intendo. Com'ero allora, come immaginavo che sarei stato? E voi?
Non voglio fare un'amarcord, nè un'autocelebrazione, ma trent'anni sono davvero tanti e sono volati via, assieme a tante persone, purtroppo. Mi limiterò a raccontare, a memoria, qualche aneddoto. Questo è il mio esordio su Dylan Dog e in Bonelli, intorno al 26 novembre 1990, non 1991 come dice Wikipedia e nemmeno il 14/12/1990 come dice il sito ufficiale SBE. Me lo ricordo bene, è stata la svolta della mia vita!
Avevo 25 anni, ricevetti la sceneggiatura i primi giorni dell'anno, credo una ventina di pagine, Sclavi all'epoca scriveva per dieci e più disegnatori contemporaneamente. Ci misi 9 mesi a finirla, tempo da gravidanza atipico per me, però al di là dell'ovvia cura che ci misi e della paura di non andar bene (ero ancora in rodaggio e non era sicuro che avrei avuto un futuro in Bonelli), lavoravo ancora per la ACME, probabilmente stavo facendo "La signora di Alessandria" con Ferrandino.
La storia parte da un filmetto dal titolo "The hidden", citato anche esplicitamente all'interno dell'albo a pag. 43.
Il virus, che ha anche l'onore della copertina con aggiunta di tentacoli, è preso da un'illustrazione di Karel Thole che Tiz mi mandò in fotocopia, assieme ad un'altra, sempre di Thole con la donna a cui il marito cava un occhio e se lo pappa a pag. 77.
Il coprotagonista è chiaramente ispirato a Cobra di Stallone, ma ha la pistola con puntatore laser di Terminator. Sclavi lo voleva "coatto", un tipo texano, quindi camperos, ray-ban e giacca a frange!
A pag.32 la richiesta è una di quelle quasi impossibili da rendere in bianco e nero bitmap: penultima vignetta: pistola in PPP a fuoco, sfondo sfocato; ultima vignetta, sfondo a fuoco, pistola sfocata. Come in una scena di Die Hard, film che viene citato anche poco dopo nella sequenza della caduta alle pagg. 35-38.
Avevo pochissima documentazione e non era facile trovarne, la pistola è un'improbabile vecchia Webley dell'esercito, ma del resto i bobbies non erano armati...licenze poetiche.
Come la porta che si apre verso l'esterno nel corridoio a pag. 42 soltanto perché deve coprire alla vista Kyle.
A pag. 45 ricordo di aver fatto a Dylan dei boxer neri a stelle bianche, prontamente e giustamente eliminate in redazione.
A pag. 47 faccio un teppista con un ingenuo look da metallaro, però con una spilletta che lo contraddice...perché? Boh.
E a pag. 55 parte una sequenza che fa dire a Decio Canzio "Eh, no, questo è troppo!", costringendo uno Sclavi incazzato a telefonarmi per farmela edulcorare. La donna segata in due potete gustarvela sul bel volume Dylan Dog Diary, io l'ho dovuta reincollare. I macchinari del mattatoio sono tutti inventati.
Nell'ultima di pag. 67 la coltellata era alla gola, il braccio è rifatto da Michele Pepe. Perché? Boh.
A pag. 75 ci sono io che dò fuoco a Luigi Siniscalchi, che all'epoca ancora non fumava.
A pag. 94 oso per la prima volta cambiare la sceneggiatura, ma per sicurezza telefono prima a Tiz: nella prima striscia si doveva vedere un coltello che si avvicina sempre più a Dylan, che intanto si volta, io chiedo se posso fare Dylan che si avvicina sempre più e coltello fisso, Sclavi approva e mi dice che è molto meglio così! Io gongolo, e lo farò per anni, perchè era solo l'inizio di una straordinaria collaborazione piena di soddisfazioni e perché Sclavi non perdeva occasione di telefonare per fare i complimenti, con altri sceneggiatori non è successo tanto spesso.
Piccola curiosità: sul numero 51, IL MALE (lo avevo detto?) esordiscono anche i gemelli Cestaro... guardate il disegno a pagina 4 dell'edizione originale.".

Autore:  outcast [ dom dic 06, 2020 8:08 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #51 Il Male

Toglietevi subito quella puzza da sotto il naso; albo mi-ti-co

Autore:  mariosirius [ lun gen 04, 2021 1:38 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #51 Il Male

Keanu Coen ha scritto:
Curiosità sull'albo da parte di Bruno Brindisi:

"Dov'eravate 30 anni fa? Quelli che erano già nati, intendo. Com'ero allora, come immaginavo che sarei stato? E voi?
Non voglio fare un'amarcord, nè un'autocelebrazione, ma trent'anni sono davvero tanti e sono volati via, assieme a tante persone, purtroppo. Mi limiterò a raccontare, a memoria, qualche aneddoto. Questo è il mio esordio su Dylan Dog e in Bonelli, intorno al 26 novembre 1990, non 1991 come dice Wikipedia e nemmeno il 14/12/1990 come dice il sito ufficiale SBE. Me lo ricordo bene, è stata la svolta della mia vita!
Avevo 25 anni, ricevetti la sceneggiatura i primi giorni dell'anno, credo una ventina di pagine, Sclavi all'epoca scriveva per dieci e più disegnatori contemporaneamente. Ci misi 9 mesi a finirla, tempo da gravidanza atipico per me, però al di là dell'ovvia cura che ci misi e della paura di non andar bene (ero ancora in rodaggio e non era sicuro che avrei avuto un futuro in Bonelli), lavoravo ancora per la ACME, probabilmente stavo facendo "La signora di Alessandria" con Ferrandino.
La storia parte da un filmetto dal titolo "The hidden", citato anche esplicitamente all'interno dell'albo a pag. 43.
Il virus, che ha anche l'onore della copertina con aggiunta di tentacoli, è preso da un'illustrazione di Karel Thole che Tiz mi mandò in fotocopia, assieme ad un'altra, sempre di Thole con la donna a cui il marito cava un occhio e se lo pappa a pag. 77.
Il coprotagonista è chiaramente ispirato a Cobra di Stallone, ma ha la pistola con puntatore laser di Terminator. Sclavi lo voleva "coatto", un tipo texano, quindi camperos, ray-ban e giacca a frange!
A pag.32 la richiesta è una di quelle quasi impossibili da rendere in bianco e nero bitmap: penultima vignetta: pistola in PPP a fuoco, sfondo sfocato; ultima vignetta, sfondo a fuoco, pistola sfocata. Come in una scena di Die Hard, film che viene citato anche poco dopo nella sequenza della caduta alle pagg. 35-38.
Avevo pochissima documentazione e non era facile trovarne, la pistola è un'improbabile vecchia Webley dell'esercito, ma del resto i bobbies non erano armati...licenze poetiche.
Come la porta che si apre verso l'esterno nel corridoio a pag. 42 soltanto perché deve coprire alla vista Kyle.
A pag. 45 ricordo di aver fatto a Dylan dei boxer neri a stelle bianche, prontamente e giustamente eliminate in redazione.
A pag. 47 faccio un teppista con un ingenuo look da metallaro, però con una spilletta che lo contraddice...perché? Boh.
E a pag. 55 parte una sequenza che fa dire a Decio Canzio "Eh, no, questo è troppo!", costringendo uno Sclavi incazzato a telefonarmi per farmela edulcorare. La donna segata in due potete gustarvela sul bel volume Dylan Dog Diary, io l'ho dovuta reincollare. I macchinari del mattatoio sono tutti inventati.
Nell'ultima di pag. 67 la coltellata era alla gola, il braccio è rifatto da Michele Pepe. Perché? Boh.
A pag. 75 ci sono io che dò fuoco a Luigi Siniscalchi, che all'epoca ancora non fumava.
A pag. 94 oso per la prima volta cambiare la sceneggiatura, ma per sicurezza telefono prima a Tiz: nella prima striscia si doveva vedere un coltello che si avvicina sempre più a Dylan, che intanto si volta, io chiedo se posso fare Dylan che si avvicina sempre più e coltello fisso, Sclavi approva e mi dice che è molto meglio così! Io gongolo, e lo farò per anni, perchè era solo l'inizio di una straordinaria collaborazione piena di soddisfazioni e perché Sclavi non perdeva occasione di telefonare per fare i complimenti, con altri sceneggiatori non è successo tanto spesso.
Piccola curiosità: sul numero 51, IL MALE (lo avevo detto?) esordiscono anche i gemelli Cestaro... guardate il disegno a pagina 4 dell'edizione originale.".


Allora avevo indovinato!

Autore:  Unununio [ lun apr 19, 2021 2:54 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #51 Il Male

Violenza un bel po' esagerata e molto fine a se stessa, anche se non nego di aver gradito certe "morti", sicuramente complice il filone "animalista" un po' facilone.
Di certo ne ho letti di migliori, ma esiste anche di peggio.
Incipit del letto molto horror, davvero valido.

6,5

Autore:  Jarod [ sab mag 07, 2022 3:03 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #51 Il Male

Albo bello violento e super splatter.
Il concetto di fondo, il Male che passa da una persona all'altra, sa tanto di "già visto".
C'è da dire che i primi due esempi che mi erano venuti in mente, il film "il Tocco del Male" e un episodio di X-Files, sono stati prodotti diversi anni dopo rispetto a questo albo.
Ma quando Kyle viene chiamato "l'alieno", mi si è accesa la lampadina proprio sul film "l'Alieno (The Hidden)" con l'attore Kyle MacLachlan.
1990, stesso anno del "Bob" di Twin Peaks che passa da un corpo all'altro. Kyle MacLachlan guarda caso ancora attore protagonista della serie.
Ovviamente storia molto surreale, soprattutto nella sua conclusione. Voto 6,5.

Autore:  Jarod [ sab mag 07, 2022 3:29 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #51 Il Male

Keanu Coen ha scritto:
Curiosità sull'albo da parte di Bruno Brindisi:

"Dov'eravate 30 anni fa? Quelli che erano già nati, intendo. Com'ero allora, come immaginavo che sarei stato? E voi?
Non voglio fare un'amarcord, nè un'autocelebrazione, ma trent'anni sono davvero tanti e sono volati via, assieme a tante persone, purtroppo. Mi limiterò a raccontare, a memoria, qualche aneddoto. Questo è il mio esordio su Dylan Dog e in Bonelli, intorno al 26 novembre 1990, non 1991 come dice Wikipedia e nemmeno il 14/12/1990 come dice il sito ufficiale SBE. Me lo ricordo bene, è stata la svolta della mia vita!
Avevo 25 anni, ricevetti la sceneggiatura i primi giorni dell'anno, credo una ventina di pagine, Sclavi all'epoca scriveva per dieci e più disegnatori contemporaneamente. Ci misi 9 mesi a finirla, tempo da gravidanza atipico per me, però al di là dell'ovvia cura che ci misi e della paura di non andar bene (ero ancora in rodaggio e non era sicuro che avrei avuto un futuro in Bonelli), lavoravo ancora per la ACME, probabilmente stavo facendo "La signora di Alessandria" con Ferrandino.
La storia parte da un filmetto dal titolo "The hidden", citato anche esplicitamente all'interno dell'albo a pag. 43.
Il virus, che ha anche l'onore della copertina con aggiunta di tentacoli, è preso da un'illustrazione di Karel Thole che Tiz mi mandò in fotocopia, assieme ad un'altra, sempre di Thole con la donna a cui il marito cava un occhio e se lo pappa a pag. 77.
Il coprotagonista è chiaramente ispirato a Cobra di Stallone, ma ha la pistola con puntatore laser di Terminator. Sclavi lo voleva "coatto", un tipo texano, quindi camperos, ray-ban e giacca a frange!
A pag.32 la richiesta è una di quelle quasi impossibili da rendere in bianco e nero bitmap: penultima vignetta: pistola in PPP a fuoco, sfondo sfocato; ultima vignetta, sfondo a fuoco, pistola sfocata. Come in una scena di Die Hard, film che viene citato anche poco dopo nella sequenza della caduta alle pagg. 35-38.
Avevo pochissima documentazione e non era facile trovarne, la pistola è un'improbabile vecchia Webley dell'esercito, ma del resto i bobbies non erano armati...licenze poetiche.
Come la porta che si apre verso l'esterno nel corridoio a pag. 42 soltanto perché deve coprire alla vista Kyle.
A pag. 45 ricordo di aver fatto a Dylan dei boxer neri a stelle bianche, prontamente e giustamente eliminate in redazione.
A pag. 47 faccio un teppista con un ingenuo look da metallaro, però con una spilletta che lo contraddice...perché? Boh.
E a pag. 55 parte una sequenza che fa dire a Decio Canzio "Eh, no, questo è troppo!", costringendo uno Sclavi incazzato a telefonarmi per farmela edulcorare. La donna segata in due potete gustarvela sul bel volume Dylan Dog Diary, io l'ho dovuta reincollare. I macchinari del mattatoio sono tutti inventati.
Nell'ultima di pag. 67 la coltellata era alla gola, il braccio è rifatto da Michele Pepe. Perché? Boh.
A pag. 75 ci sono io che dò fuoco a Luigi Siniscalchi, che all'epoca ancora non fumava.
A pag. 94 oso per la prima volta cambiare la sceneggiatura, ma per sicurezza telefono prima a Tiz: nella prima striscia si doveva vedere un coltello che si avvicina sempre più a Dylan, che intanto si volta, io chiedo se posso fare Dylan che si avvicina sempre più e coltello fisso, Sclavi approva e mi dice che è molto meglio così! Io gongolo, e lo farò per anni, perchè era solo l'inizio di una straordinaria collaborazione piena di soddisfazioni e perché Sclavi non perdeva occasione di telefonare per fare i complimenti, con altri sceneggiatori non è successo tanto spesso.
Piccola curiosità: sul numero 51, IL MALE (lo avevo detto?) esordiscono anche i gemelli Cestaro... guardate il disegno a pagina 4 dell'edizione originale.".


Che bel contributo, grazie!

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