Cravenroad7

Albo straordinario, che per me è da 10.
E' tutto perfetto, e c'è tutto quello che cerco in un Dylan Dog (forse solo Groucho è un po' sacrificato, ma se questo avviene in un albo di questo spessore, allora lo accetto).
Vorrei solo dire la mia sulla questione "spiegone", che in molti lettori ha determinato uno o più punti in meno, in termini di votazione finale.
Io credo che in "Memorie dal sottosuolo" le spiegazioni, iniziali e finali, costituiscano un vero e proprio elemento narrativo.
Che come tale non possa essere considerato un difetto, nel senso che si inserisce senza soluzione di continuità all'interno del racconto.
Ad esempio, in "I Soliti Sospetti" di Bryan Singer, il frammentato flashback finale da cui si comprende la vera identità di Keyser Soze, può essere ritenuto uno spiegone? Secondo me no.
Lo stesso avviene in questo albo.
Altra cosa, invece, sono il 99% degli spiegoni di tutti gli albi della gestione Gualdoni, in cui lo spiegone era utilizzato prevalentemente per risolvere problemi di sceneggiatura, assecondare la pigrizia di certi autori, insabbiare buchi narrativi.
In questo albo della Barbato, invece, è tutto perfetto.
Spiegone non spiegone compreso.
Ovviamente IMO.

Anche questo a suo modo un classico.Atmosfera malata,personaggi e atmosfere di grande inquietudine.Forse non originalissima per l'approccio e per l'arrivo di Dylan nel paese in cui si svolge la vicenda.Ma la capacita' della Barbato di tenere saldamente il ritmo e la bravura nel tratteggiare personaggi scomodi,talvolta estremi,e di mischiare note di cruda realta' a una vicenda che vive nei confini del soprannaturale e' indiscutibile.
Forse un po' verboso,a tratti troppo...ma nel complesso "Memorie dal sottosuolo" si distingue per la capacita' di osare ed essere coerente nello svolgimento,con un grande Dylan.
Bene Casertano ai disegni.
Non il capolavoro massimo,ma altro ottimo albo di Paola.

mi ha sempre inquietato tantissimo; è uno di quegli albi che rileggo abbastanza di frequente e sempre con piacere. Casertano immenso!

BARBATO-CASERTANO 01/2001

... .storia investigativa semplice e frettolosa nella prima parte , inutilmente complessa nell'ultima.
Dylan in secondo piano e manovrabile come una marionetta, Groucho inesistente.

forse la storia poteva andar bene per un libro thriller/horror ,con altri personaggi e dove far entrare meglio tutti i testi.

Casertano sprecato, ma unico motivo che mi ha fatto finire la lettura.

storia godibilissima...una delle prime che lessi nel mio recupero di dylan dog mancanti..una piacevole scoperta.

"Memorie dal Sottosuolo" più che all'ononimo romanzo di Dostojevski (che non ho letto) riprende parecchie cose da "Desperation" di Stephen King.
Una grande Paola Barbato, nel suo periodo dylandoghiano migliore, scrive una sceneggiatura avvincente, con personaggi davvero particolari e ben caratterizzati.
Come tutti i paesini che si rispettino, DownCourt ha la sua famiglia di reietti. I Pennycoat sono ben descritti e ben disegnati da Casertano. Che dà il meglio di sé, come la protagonista, nel dare vita a faccie morte. La storia ha un finale molto forte che spiazza il lettore. Buone le battute di Groucho.

SPOILER

penso sia una delle prime volte in cui l'argomento della violenza sessuale viene esposto in maniera così esplicita nella saga dell'indagatore dell'incubo.

memorie dal sottosuolo
dopo "lo specchio dell'anima" la barbato vola ancora più in alto, e lo si capisce subito da tante cose
il titolo, tra dostoevskij e memorie dall'invisibile... il folgorante prologo sul clan dei pennycoat... hezel...
è la zona del crepuscolo barbatiana, terreno fertile per il dylan dog originale, tra necrofilia e femminicidio...
henna non è la solita picchiatella assassina che riesce a infilare una poco credibile serie di delitti, è qualcosa di più...
uno dei personaggi femminili migliori della serie e non poteva che essere scritto da una donna
dylan si lascia andare ad una liberatoria parolaccia ("figlio di puttana") ma anche stavolta niente sesso
ma soprattutto niente retorica di sclavi e succedanei, che ha rotto le scatole... e chi se ne frega dello spiegazionismo...
lo stile di casertano si fa più grottesco, ma a me piace un sacco lo stesso
copertina stupenda a suggellare il tutto
CAPOLAVORO ASSOLUTO

voto 10

Tutti i pemnycoat con la stessa faccia a causa degli incesti..

Una delle migliori 5 storie di Dylan Dog

Una di quelle storie che sarebbe meglio non rileggere...
La ricordavo come un mezzo capolavoro, all'epoca ero in piena collezione più recupero albi vecchi, e leggevo tanti Dylan Dog...
Questo fra i contemporanei zoppicanti risaltó immediatamente, ricordo che impazzii per i disegni di Casertano, riproducendone qualcuno tipo l'ultimo primo piano di Hannah...
In breve resta una buona storia, ma non eccezionale
Voto 8-

Un po' alla "Michele Medda" l'assurda spiegazione finale con gli spiriti della terra dei Pennycoat che comunicano alla povera ragazza stuprata il loro terrificante vissuto. Ma è il tipo di assurdo che mi piace, utilizzato per una storia che è un pugno nello stomaco come pochi, una vendetta che in fin dei conti fa realmente godere il lettore.
Hazel "seppellisce" (mai termine fu più azzeccato) la Wednesday di Jenna Ortega.
È straordinario come qui si sappia trattare di violenza sessuale e patriarcato senza scadere nella noia cronachistica che altre storie di Dylan Dog impegnate nel sociale hanno pienamente mostrato.
Non amo molto che il titolo sia preso pari pari da Dostoevskij ma comunque non si tratta di blasfemia.

Qua snocciolo un 10