Cravenroad7
http://www.cravenroad7.it/forum/

#189 - Il prezzo della morte
http://www.cravenroad7.it/forum/viewtopic.php?f=13&t=1316
Pagina 4 di 5

Autore:  Aleksandr [ lun dic 30, 2013 6:06 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #189 - Il prezzo della morte

dogares ha scritto:
Ammetto una profonda complessità. Il problema è che tale profonda complessità, annega in parole e parole e parole ( direbbe Mina Mazzini..) sotto le testine disegnate da Freghieri. Che di solito è cosa, per me, appena digeribile. Qui no.



Ho sempre ritenuto che il fumetto abbia un suo linguaggio specifico, come il cinema, dove l'immagine deve avere il suo peso, come e più delle parole. E pensa che anche in letteratura apprezzo più uno stile conciso che uno verboso. E la Barbato verbosa lo è. E in alcune storie, poche, questo mi pesa, come in Il sonno della ragione o Phobia, ma in molte altre storie nemmeno ci faccio caso, talmente preso dallo svolgimento e dalle emozioni che mi suscitano. Che forse il discorso è, come sempre, tutto qui, c'entra sempre il gusto personale, non è affatto un discorso di sensibilità, al massimo di sintonia con quanto narrato. Se tra tante, forse troppe parole, balena anche solo un'emozione è quella che poi rimane e fa giudicare positivamente un'opera. Quest'albo in particolare mi ha trasmesso un forte senso di inquietudine, che sento ancora ripensandoci e che probabilmente era ed è in sintonia con alcuni miei stati d'animo.
"Parole senza pensieri mai non giungono al cielo" dice Shakespeare nell'Amleto. Parole a vuoto sono carta straccia, parole che riescono a trasmettere un pensiero o un'emozione anche solo a due o tre persone hanno raggiunto il loro scopo.
Ora sono stato troppo prolisso anch'io :oops:
Su Freghieri siamo d'accordo.

Autore:  dogamy [ lun dic 30, 2013 9:07 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #189 - Il prezzo della morte

A chi mi cita Shakespare non posso ribattere nulla. :-)
Cmq la Strega intendeva questo numero in particolare, non la produzione della Barbato in genere.
Ad esempio "Necropolis" che è un dialogo continuo ed è disegnato da Freghieri, è un capolavoro.

Autore:  wolkoff [ mar dic 31, 2013 12:22 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #189 - Il prezzo della morte

Ehiiii belli... mi pare che qua il monopolio sul Bardo ce l'avrei solo io :evil:
E quella frase/citazione su riferisce ad una preghiera fasulla, sconnessa dal pensiero genuino di chi si genuflette... ipocrita.

Qui non mi sembra che Paola sconnetta parole da pensieri, anche senza pregare, ma certe volte (v. Il sonno della ragione) esagera con l'abbondanza di discorsi per arrivare ad un concetto, scaricando l'effetto "effusione" :3 .
Però in questo albo si difende molto davvero bene, con una grande storia in cui non fa gran farica a:

Suit the action to the word, the word to the action.
(Haml. III.2)


ALOHA FROM STRATFORD

Autore:  Aleksandr [ mar dic 31, 2013 1:28 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #189 - Il prezzo della morte

@Dogares tendo a generalizzare :) Tra l'altro ho visto che nel forum degli Autori dedicato alla Barbato (dove avrei dovuto mettere le mie considerazioni) tutti gli albi che hai apprezzato sono tra i suoi che ho preferito anch'io (escluso il primo e forse Medusa che, come Il settimo girone non ho ancora capito se mi sia piaciuto oppure no, sono due storie che mi lasciano perplesso), ovviamente con delle aggiunte come questo Il prezzo della morte e voti più alti da parte mia per alcuni altri.
@wolkoff non sapevo del bardopolio :wink: Con la citazione volevo dire che parole che trasmettono pensieri (come in questo caso di questo preciso albo) arrivano al cielo, raggiungono lo scopo. Era un elogio. Perché qui non succede che "Le mie parole volano in alto, i miei pensieri rimangono a terra" come dice re Claudio a proposito del valore della sua preghiera.

Autore:  Kramer76 [ mar dic 31, 2013 8:32 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #189 - Il prezzo della morte

andrebbe fatto studiare nelle scuole, l'albo.

Autore:  Piccatto [ mer gen 01, 2014 11:41 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #189 - Il prezzo della morte

Ehhh... Addirittura?

Autore:  leonearmato [ mer feb 12, 2014 1:51 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #189 - Il prezzo della morte

A me è piaciuto molto La sceneggiatura è magistrale, tante parole, ma ci stanno tutte. Freghieri non mi dispiace, e qui fa anche bene il suo compito.
9 :)

Autore:  Innone [ dom giu 01, 2014 3:20 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #189 - Il prezzo della morte

Un' ottima storia che sa tenere viva l'attenzione del lettore fino all'ultima pagina,grazie anche e soprattutto ad un soggetto davvero interessante. Ottima la sceneggiatura e la caratterizzazione dei personaggi(SPOILER azzeccatissimo il personaggio dell'ordinario odontotecnico che per uscire da una "non soddisfacente" e piatta vita di tutti i giorni è disposto a diventare il famigerato e temuto serial killer delle sei donne scomparse ed essere condannato all'ergastolo solo per avere notorietà);come di consueto nelle storie della barbato, il lato psicologico sopraffa l'azione ma ciò non intacca comunque la buona riuscita del numero;unica pecca,un Freghieri forse al di sotto dei suoi standard.

Autore:  8Mike [ dom giu 01, 2014 3:45 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #189 - Il prezzo della morte

Gran bella storia, scritta molto bene. Sarebbe andato bene anche per un albo di Julia però

Autore:  Piccatto [ dom giu 01, 2014 6:22 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #189 - Il prezzo della morte

8Mike ha scritto:
Gran bella storia, scritta molto bene. Sarebbe andato bene anche per un albo di Julia però

Purtroppo devo darti ragione, infatti non fa più parte della mia collezione.

Autore:  LestatDeLioncourt [ mer apr 27, 2016 4:10 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #189 - Il prezzo della morte

"Il prezzo della morte" si impone come uno degli albi di riferimento della Barbato.La capacita' dell'autrice di partire da una storia,oserei definire...di genere,una sorta di thriller molto classico per impostazione e struttura,per arrivare a un racconto capace di toccare con grande sensibilita' temi impegnati e non facili come la solitudine,l'inquietudine del vivere quotidiano,l'orrore dell'ordinario(!),senza giudicare e\o schierarsi ma rimanendo sempre equilibrata e narrativamente parlando,al di sopra delle parti...e' qualita' dei grandi.
E "Il prezzo della morte" e' questo tipo di storia.Complessa,articolata,narrata in modo superbo dal punto di vista emozionale,con personaggi ben caratterizzati e ritmo ben dosato per tenere sempre sotto controllo l'evoluzione della vicenda.
Che magari non brillera' per originalita',creativita'...ma nonostante questo riesce a colpire duro e rimanere scolpito nella memoria.
Bello,veramente bello.E Freghieri,anche se non nel suo capolavoro...diverse spanne sopra gli altri.

Autore:  ilMaLe [ dom apr 30, 2017 12:45 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #189 - Il prezzo della morte

Paola Barbato a volte riesce nell'impresa di imprimere in 94 pagine un suo romanzo. E' il caso de "Il prezzo della morte", storia efficace, quanto un suo racconto narrativo.

Spoiler!
Dylan Dog indaga e smaschera una rete di protezione della donna senz'altro discutibile ma originale. Molto interessanti i personaggi femminili e quello maschile del finto serial killer.


Meno convincenti le tavole di Freghieri, i primi piani, come quello di Eva Hewitt (alias Wanna Marchi) mutano larghezza della faccia a seconda della vignetta.

Buona copertina, per una storia cardine del Dylan Dog barbatiano.

Autore:  Dear Boy [ mar mag 02, 2017 11:30 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #189 - Il prezzo della morte

Una delle mie preferite della Paola.
Purtroppo anche la conferma che rende al meglio nei thriller che nell'horror.
Peccato che Dylan dovrebbe appartenere più al secondo.

Autore:  Zak [ gio mag 11, 2017 5:05 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #189 - Il prezzo della morte

Bellissimo thriller di rara glacialità!

Autore:  Kramer76 [ ven apr 24, 2020 9:52 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #189 - Il prezzo della morte

Immagine

il prezzo della morte
e pensare che qualcuno l'ha scambiato per un esangue "gialletto" che declassa dylan dog a succursale di julia.....
questo GIOIELLO dimostra invece, secondo me, che il personaggio può (poteva?) benissimo camminare sulle proprie gambe anche senza il suo creatore :roll:
quella della barbato è una macchina PERFETTA, un'anomala storia sui serial killer con i suoi indizi a vuoto, le sue assenze, gli apparenti buchi narrativi disseminati nella prima metà... la sua atmosfera "glaciale", non solo per la trasferta in groenlandia... le sue mini-storie di ordinaria malinconia dylaniana
freghieri non al meglio, ma il suo stile si adatta al tipo di storia
copertina molto bella
CAPOLAVORO

voto 10

Pagina 4 di 5 Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]
Powered by phpBB © 2000, 2002, 2005, 2007 phpBB Group
http://www.phpbb.com/