Cravenroad7

Letto ieri sera.
L'albo mi è sembrato discreto nel complesso, le prime 50 pagine mi hanno molto coinvolto.
Poi la storia smette di piacermi, poco coinvolgente e convincente. Non è mi è chiaro il motivo della visita di Dylan nell'aldilà, il personaggio di Rainday è un po' abbandonato a se stesso. Mi è parso tutto molto approsimativo e forzato e alcune tavole di Piccato sono disgustose, e nelle tavole finali Dylan si risveglia dal coma e a quanto pare ci rientra ritrovandosi nella gabbia a combattere con Rainday...ma perchè!!!

Un albo decisamente insapore. Voto 5

Tra le storie di Ruju meglio riuscite. I disegni di Piccatto poi mi sono piaciuti ancora di piu
Voto 7,5

legenda
non ti azzardare a buttare via i soldi per questa robaccia!
puoi farne a meno
compralo pure
cosa fai ancora li? corri a comprarlo! è un ordine!

edit

Quoto. Molto scolastica, quasi banale, utilizza il solito pesto scondito de "Gli Inferni", che ormai raggiungono un livello di preoccupante saturazione.
Da sei meno meno ( voto che odiavo a scuola. O mi dai sei o cinque e mezzo...il sei meno meno lo trovo un'elemosina che mi irrita nel profondo...)

Davvero una buona storia questa di Ruju, molto old school nell'impostazione, non solo per il richiamo a "Gli inferni", che peraltro non si vedevano un bel po' dopo avercene inflazionato un po' gli zebedei qualche anno prima. Il buon direttore a 2 facce qui fa più che altro una comparsata. Copertina che non mi sento di definire spoilerosa, di "al di là" si parla subito a carte scoperte: suggestivi, a proposito, i fasci di luce e la Londra spopolata. Ben coreografati gli omicidi, Bloch parte attiva nell'indagine (è lui a trovare l'elemento comune tra le vittime e non Dylan, una volta tanto, oltre ad essere sulla lista degli obiettivi del serial killer). Finale molto action, molto ritmato e veloce che Ruju riesce a gestire senza perdere il bandolo e rimanendo coerente. Piccatto in quel periodo si divideva tra alti e bassi a seconda dell'ispirazione (o della storia): qui centra i primi, malgrado qualche scivolone (ultima vignetta a pag. 30!!!).
Buono.

A mio parere uno dei più bei numeri di Ruju accompagnati da delle buone tavole di Piccatto

"Le due vite di Dream" è una delle migliori perle di Pasquale Ruju. Surreale ma concreta, deve molto anche alle splendide tavole di Piccatto che ultimamente ha abbandonato i livelli che aveva allora.
Un Dylan in formissima nel mondo dei sogni di Dream, personaggio adorabile, con l'unica pecca dell'odiosa madre ai limiti della decenza. Ricercati i morti amici di Dream e il finale che chiude la vicenda. Qualcosa sembra ricordare "Sciarada".
Molto gradevole la copertina magrittiana.

12 anni fa la giudicai una buona storia, riletta oggi la ritengo tutt'al più passabile, gli do un 6 stiracchiato. I disegni denotano un Picatto indolente, ma le scene in grigio sono apprezzabili.

Storia 6
Disegni 6

le due vite di dream
più dylaniana di altre rujate o di altre storie del periodo, per il suo collegamento a "inferni", ma non funziona lo stesso
anzi, forse è peggio, perchè si fa il paragone con i bei tempi andati... con risultati ancora più sconfortanti
le parti con il killer sono appena appena decenti, ma banali... il peggio è la fase "infernale"... si riprende un pò nel finale amaro
piccatto ha la brillante idea di rivitalizzare un tratto ormai sempre più scarno con la mezzatinta, anche se in "oltre quella porta" si impegnerà molto di più
non mi piace neanche la copertina

voto 5