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#222 La Saggezza dei Morti
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Autore:  Sante Caserio [ lun feb 09, 2009 11:03 pm ]
Oggetto del messaggio: 

Storia carina, anche se come sempre non si capisce perchè sia stata messa proprio su Dylan Dog. Per il resto nessuna critica.

Autore:  skeletor [ mer lug 08, 2009 11:54 pm ]
Oggetto del messaggio: 

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legenda
Immagine non ti azzardare a buttare via i soldi per questa robaccia!
Immagine puoi farne a meno
Immagine compralo pure
Immagine cosa fai ancora li? corri a comprarlo! è un ordine!

Autore:  Kramer76 [ lun nov 08, 2010 12:02 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #222 La Saggezza dei Morti

la preferisco di gran lunga all'ampliamente gonfiata Il battito del tempo. E' un omaggio alle vecchie storie sclaviane per delicatezza e allo stesso tempo durezza, una cura affezionata dei personaggi in particolare i titolari Dylan e Groucho. Bellissime metafore. Bellissime location. Bellissime scene (soprattutto alcune mute) e bellissima atmosfera con tanto di finale catartico. Davvero UN PICCOLO CAPOLAVORO.

Autore:  the Imp [ mar nov 09, 2010 2:27 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #222 La Saggezza dei Morti

L'idea poteva pure essere carina, ma non mi piace lo svolgimento, l'indagine è lunga e non avvince, si limita a traghettare il lettore verso il finale che pure non mi sembra niente di speciale, troppo didascalico e non abbastanza incisivo.
Le due cose belle dell'albo sono l'assunzione di Dylan da parte del sindaco, e la tavola finale, un pò pochino per girdare al capolavoro.
Inoltre la critica verso i vari lowhilliani mi sembra non del tutto focalizzata... ma spara a zeo su tutti, in qualunque modo decidano di impiegare il proprio tempo. L'importante è impiegarlo fissando malinconicamente il vuoto con aria pensosa, tutti presi non da hegel ma dal proprio fascino di studioso.

Autore:  Kramer76 [ mar nov 09, 2010 1:03 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #222 La Saggezza dei Morti

ricordiamoci che un fumetto non è un trattato di filosofia, di galateo o di politica ma un intrattenimento in cui infilare qualche contenuto. Altrimenti se pretendiamo chissà cosa non saremmo più credibili di quella gente che chattava nel forum dei naziskin, dovremmo pensare a Sclavi e Medda come due palloni gonfiati e a Masiero e Di Gregorio come due dementi. Piuttosto che sparare a zero avrebbe dovuto fornirci l'evitabilissimo background di ogni comparsa come un qualunque melenso Chiaverotti?

Autore:  the Imp [ mar nov 09, 2010 2:33 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #222 La Saggezza dei Morti

a parte che non condivido sui limiti che debba porsi il fumetto, per me un watchmen vale più della maggior parte dei trattati di filosofia, poi ovvio che non ci si può pretendere un watchmen ogni mese, però neanche dire 'vabbè è un fumetto, gli si può perdonare tutto'.
a parte questo.
Ovviamente io la saggezza dei morti la paragono con gli altri albi di dylan dog, non coi trattati di filosofia, altri mi hanno soddisfatto di più questo di meno. poi non è neanche un albo disprezzabile, e rispetto agli altri di quel periodo è oro colato, però PER ME, non è un capolavoro mediano, ce ne sono altri migliori, dalla prigione di carta al battito del tempo, e ho cercato di spiegare perché.
poi, son gusti.

Autore:  Kramer76 [ sab feb 26, 2011 1:34 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #222 La Saggezza dei Morti

Le mie 100 storie preferite di Dylan Dog : posizione n°34

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La saggezza dei morti, mensile La saggezza dei morti n°222, marzo 2005

Testi di Michele Medda
Disegni di Giovanni Freghieri

Dylan deve trovare il modo di fermare una orribile epidemia di ritorni dall'Aldilà che ha il suo epicentro a Lowhill, una tranquilla cittadina di provincia, dove i morti escono dalle tombe e vagano per le strade che percorrevano da vivi!

Posizionarla tanto in basso mi stringe il cuore più della delicatezza dei contenuti; il Freghieri svogliato o semplicemente limitato degli ultimi 10 anni è quanto di più lontano vi possa essere da una top e come Il prezzo della morte capolavoro della Barbato anche il capolavoro di Medda deve farvi vergognosamente i conti. La commiserazione tradita da Sclavi è compensata dalla corrosività proverbiale di Medda oltre che da invidiabili capacità di narratore e in specie dialoghista... financo da apparire constatazione affettuosa nelle peripezie investigative che ritrovano il formidabile dualismo Dylan-Groucho, nel paesino pittoresco (qui globalizzato) palpebra sul grottesco universale, nei turni di notte cimiteriali, nella case sulla collina, nell'antologia di comprimari quali gli zombi e Brian il balbuziente e di scenette memorabili sino alla catarsi finale. Inutile recriminare quanto sia stato grandemente sottovalutato allo stesso modo in cui Dylan rinunzia a recriminare l'evanescenza del mistero svelato.

Autore:  dogamy [ mer mar 02, 2011 10:26 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #222 La Saggezza dei Morti

Premessa i disegni di Freghieri mi fanno male alla testa. Sono inguardabili per me e ciò mi condiziona a livello di giudizio in una storia. Due le eccezioni: questa storia e Necropolis che ho molto apprezzato.
Qui ho amato molto il messaggio nascosto nella storia e la mancanza di memoria che attanaglia il presente.
Nel complesso buon albo.

Autore:  Rasputin [ mer mar 09, 2011 10:10 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #222 La Saggezza dei Morti

Appena riletto dopo qualche anno perché era un albo di cui non avevo memoria, nemmeno un ricordo: rimozione totale!

Rileggendolo (ma è come se l'avessi letto per la prima volta) devo dire che mi ha colpito positivamente seppur con qualche riserva.
Il soggetto nella sua semplicità è buono, molto buono e in fase di sceneggiatura i personaggi sono stati costruiti bene. Nel complesso si avverte una certa mancanza di ritmo e troppi raccordi narrativi gratuiti o troppo didascalici. Anche la "spiegazione" finale poteva essere giocata in modo più sfumato, poetico. Forse per una storia così surreale e dolcemente malinconica la sceneggiatura è un po' troppo schematica e inquadrata e i disegni, comunque belli, non aiutano... Per quanto mi riguarda sufficienza piena! La copertina, purtroppo, è leggermente sotto il livello qualitativo altissimo a cui ci ha abituato Stano...

Autore:  Kramer76 [ ven mag 20, 2011 9:34 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #222 La Saggezza dei Morti

I miei 100 momenti topici di Dylan Dog: posizione n°43

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Prologo di La saggezza dei morti n°222.

Autore:  Kramer76 [ dom giu 05, 2011 3:33 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #222 La Saggezza dei Morti

I miei 100 momenti topici di Dylan Dog: posizione n°4

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Finale di La saggezza dei morti n°222.

per Medda hip hip hurrà Immagine hip hip hurrà Immagine

Autore:  Lucignolo [ gio ott 20, 2011 3:02 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #222 La Saggezza dei Morti

Finale meraviglioso...tra i migliori della serie oserei dire...

Autore:  Altair [ sab lug 13, 2013 5:06 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #222 La Saggezza dei Morti

I morti, come il Cynar, conosco la ricetta contro il logorio della vita moderna. Una buona storia, con parecchi spunti originali: finalmente si esce dal cliché del classico paesino della brughiera inglese, i morti che non sono zombi se mai ritorna(n)ti con qualcosa da dire, un'indagine che non riguarda poi quello che sembrava all'inizio, una finta/vera casa infestata. Da qui a definirla capolavoro per me ce ne corre, nonostante il bellissimo finale (mi riferisco all'ultima pagina). Ad esempio ho trovato pretestuosa, se pur funzionale, l'improvvisa morte di Brian e Medda mi pare abbia sacrificato un po' di pathos per non perdere di vista il messaggio che voleva mandare. Più dottrinale che emozionale. Buono il lavoro di Freghieri.

Autore:  Piccatto [ dom nov 17, 2013 6:12 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #222 La Saggezza dei Morti

Adoro come Medda abbia volutamente rivoltato l'abusatissimo cliché del paesino sperduto e chiuso in se stesso. Una buona sceneggiatura con più di qualche scena divertente, e un messaggio forse troppo didascalico ("Cessate d'uccidere i morti", diceva il poeta) ma comunque interessante. Una storia delicata e piacevole. Merita.

Autore:  LestatDeLioncourt [ gio ott 16, 2014 9:56 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #222 La Saggezza dei Morti

Riletto di recente.
Un albo bello e ben confezionato.Storia amarissima,i temi trattati sono impegnativi...ma profondamente Dylaniani.L'ho trovato molto coerente.Struttura narrativa di buon livello,in un momento non esattamente esaltante...pur con qualche difetto.Vedi lo spiegone finale,da me sempre mal digerito...e qualche altra ingenuita' sparsa.Ma che non va' ad alterare un giudizio definitivo senza dubbio positivo.

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