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Al 2012 - L’eliminazione
Insufficiente (1-4) 8%  8%  [ 6 ]
Mediocre (5) 17%  17%  [ 13 ]
Accettabile (6) 29%  29%  [ 22 ]
Buono (7-8) 42%  42%  [ 32 ]
Ottimo (9-10) 5%  5%  [ 4 ]
Voti totali : 77
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 Oggetto del messaggio: Re: Al 2012 - L’eliminazione
MessaggioInviato: mar mar 27, 2012 2:58 pm 
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 Oggetto del messaggio: Re: Al 2012 - L’eliminazione
MessaggioInviato: mar mar 27, 2012 4:25 pm 
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Sono contenta dei voti complessivi...

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‎Una crisi di inspiration? E se non fosse per niente passeggera signorino bello? Se fosse il crollo finale di un bugiardaccio senza più estro né talento?


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 Oggetto del messaggio: Re: Al 2012 - L’eliminazione
MessaggioInviato: mar mar 27, 2012 8:25 pm 
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Letto stamane l'albo in un frammento del mio tempo rubato dalla burocrazia alle escursioni in natura
(insomma all'ufficio postale). Non che la mia opinione possa aggiungere perle di luminosa saggezza a quanto già detto, anche perchè non so quanto è stato detto: leggo molto del sito e alcune vostre recensioni convengo essere lucide e attente, ergo per non lasciami influenzare prima scrivo ciò che ho da dire poi le andrò a leggere.
Ordunque fra un pizzino numerato, una bolletta bagnata di (mie) lacrime, un pensionato sparaballe, un tizio che trasudava alcol da ogni poro e il tutto condito da squisito sudore ascellare ho passato un'oretta serena a legger le avventure del buon Dylan sperduto in un reality (non che dalla copertina la fantasia potesse vagare molto). Già a inizio letture alcune cose non mi convincevano, come diavolo fa uno come Dylan dalla vita sociale pimpante come bruco nel bozzolo a presentarsi a inizio albo sempre con una donna diversa e sempre pescata chissà dove? E con una ragazzina il cui orizzonte culturale sono le biografie di Barbara D'Urso e i Cd di Amici. Ma tant'è l'amore è cieco, magari hanno comprato la ricotta dallo stesso pastore che ne so... E poi (seguirebbero quelli che chiamate SPOILER ma non so come si mettono....) due tizi armati come talebani o ultras allo stadio sparano, minacciano, folleggiano in diretta Tv e i teledipendenti fuori pensano a chiamare per salvare il beniamino? E la polizia anzichè fare bum bum con i cecchini aspetta e spera là fuori? E il neetwork anzicchè sospendere la diretta si sfrega le mani pensando all'odience?.... Troppo irrazionale, illogico. La storia devo dire scorreva benissimo, alcune vignette erano davvero splendide e visionarie come piacciono a me (vedi il "giullare di un re dalle mille facce" di pag. 45), Groucho surreale come ai vecchi tempi, la tavola finale davvero divertente. Anche i disegni non mi sono dispiaciuti, tutt'altro, Brindisi mi è sembrato con una mano felice (anche se non riesco a sopportare come disegna la piega del labro superiore sotto al naso....). Insomma sceneggiatura egreggia, personaggi ben delineati, disegni molto belli, ma soggetto banale, artificioso, forzato...
Poi ho pagato la bolletta e sono uscito a riveder cemento aperto e mentre a casa sorseggiavo nero d'avola attendendo che le lenticchie lentamente transustanziassero in pranzo ho ripreso l'albo rileggendolo rapidamente ho riflettuto sulla trama: in effetti non dovevo immaginarla come una storia "realistica" (non so se sono chiaro) ma "grottesca", in effetti "grottescamente" è così che funziona quel maledetto meccanismo comunicativo fatto di Reality, partecipanti, pubblico e Grandi Fratelli alle spalle.... Certamente a mio avviso c'è un pò troppa retorica senza tuttavia strisciare nel bieco moralismo di "Una gentile clientela" e ogni tanto mi piacerebbe un Dylan più "umano" e meno "Chuck Norris".

In sintesi prima di cambiare la lettiera al gatto:
COPERTINA 5,5 (Mi è sembrata banale, povera di inventiva)
DISEGNI 7,5
SOGGETTO 7
SCENEGGIATURA 7,5

hasta siempre


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 Oggetto del messaggio: Re: Al 2012 - L’eliminazione
MessaggioInviato: mar mar 27, 2012 11:32 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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[…] Riprendo il discorso, e mi riprendo non poco quanto ad umore passando alla storia finita per chissà quale sorte oscura (televoto telepatico autoriale? Radiovoto radioattivo redazionale?) nella scarsa cornice di visibilità fornita dall’Almanacco :cry: .
Scelta discutibile o meno, su 7 storie lunghe uscite quest’anno, il podio delle migliori 3 è facilmente assegnabile a delle fuori serie – in tutti i sensi, visto la media di quelle “base” no optional, si e no semiasse ed inchiostro - e questo lascia grossi puntini di sospensione sospesi sulla mia testaccia inerme […] :?: :?: :?: :?: :?:

Allora diamoci un’occhiata a questa (bella) storia (fratello!) per vedere se merita la sopravvivenza sul virtual-voto della sezione sondaggi senza finire nel sangue…o con l’eliminazione delle altre dal database – che male proprio non farebbe…

SPOILER *** SPOILER *** SPOILER ***


Premessa per produttori/autori televisivi a corto d’idee: tenete lontano Maria De Filippi da queste pagine perché potrebbe venirgli qualche idea deviante su come rimpolpare l’audience con trovate analoghe :evil: .
Je manca solo quello…anche se a Uomine e Nonne un’eliminazione corporale in diretta non starebbe così male per gli esclusi…con tutto quello che ci risparmierebbe l’INPS. Sospetto la Fornero sia a favore, e già smanetta sul telefonino per sopprimere qualche 60enne in più.

Prima vignetta: si parte direttamente col titolo, pessima tradizione degli ultimi 10 anni. :(
E poi qui il titolo è davvero bruttarello, anche se era difficile trovarne uno più ad effetto. Quello in fase di preparazione “Guardami” colpiva davvero a segno, tra Almodovar e le Hotline, ma è stato purtroppo rimosso. Che altro metter in padella? “Eliminazione a catena”? – sa di Nathan Never ; “Ne resterà uno solo”? - sa di Cristopher Lambert; “Se esci muori”? – sa di Ciudad Juarez; “Votami sennò crepo” – sa di PD :o

Comunque la storia inizia in telepromozione con lo spot esaltato di una ciurma di poveracci in gara per non sparire dal video. Una tragedia quanto mai contemporanea, dato che da una manciata di anni a questa parte le uniche aspirazioni post-adolescenziali proposte in tv sono ballare e cantare ad oltranza, auto-plagiandosi all’idea di un talento che non c’è…se non in casi rari. Dopotutto l’orrore dei talent show è nel fatto che sembrano enormi uffici di collocamento fictional-izzati, quando tutti sanno che anche nel mondo dello spettacolo si fa la fame…e ci marciano, sulle illusioni di questi giovinetti in fila per una telecamera cannibale :mad: .

Fame deve avercene anche la nuova squinzia di Dylan, che però si accontenta di semplici patatine davanti alla tele. Finalmente una tipa un po’ realisticamente stupida e non romanzata: in mutande in giro in per casa, console sulla console (il mobile), mediamente sciroccata, divano per attività extra. Ormai le sceglie per puro piacere di documentazione (psico)sociale, pare :*

E si parte con lo show: lo stato di lobotomizzazione esaltata del pubblico è reso bene dall’atmosfera e dai dialoghi, come l’idea (arrogante) di entrare nell’intimo dei protagonisti per sancirne la sopravvivenza o meno. Quando danno la parola a questi elementi si intuisce un'altra sub-specie di parassiti abortiti dai ranghi catodici: gli opinionisti di mestiere dagli spalti, perfetti nessuno (perdonami Sclavi, rigorosamente minuscolo però :roll: ) che sbraitano su individui che non conoscono, pur di diventare dei “personaggi” fissi da gettone garantito a loro volta. Ancora una volta Maria ha fatto scuola da tempo immemore…e credono esistano master specializzati per esser titolati in questa professione. La truzza di p.50.v è perfetta per la categoria. Complimenti a Brindisi :P .

Poi comincia lo spettacolo che ci aspettavamo noi lettori di DD: la violenza, la follia, il sangue. Ed ognuno parteggi per i propri diletti nel dilatarsi del delirio in gioco. In questo caso molto in palla Groucho, che non spara solo battute a salve, ma interagisce direttamente con la storia da personaggio e non da figurante – cosa che pochi autori concedono ancora. Un milione di dollari sull’unghia per sapere la domanda sul pulcino pedonale stile Millionaire – come il presentatore (p.56) – o cosa gli abbiano detto di così sconcio in quel di SanPietroburgo per il suo show scalcagnato da procuragli un soviet-ceffone aria terra (p.47. iv) :g:

Anche Bloch è un vero poliziotto consumato da prima linea: s’incazza, storce il muso, dissente conto i superiori, e sa che nulla è dannatamente semplice. Niente fotocopie da consegnare o paternali spente, e ci si può solo guadagnare.

Lo show delle citazioni incornicia a ripetizione il pacchetto narrativo: me ne saranno sfuggite a decine,ma su Andy & Capp, il Gerry Scotti indiano, la rinnovata visita a Pinewood e l’omaggio all’irruzione di Zed (p. 72. iii) dico “presente”. Per le altre marino l’aula. Quanto allo show televisivo qui in onda, non è molto chiaro se s’intitoli “Per far nascere una stella” (come dice Tiffany, p. 38.i) o “Natural born stars” come si vede su tutti i loghi in studio, e suona notevolmente meglio. Comunque nascere-natale-natura sono collegati etimologica-/semantica-mente come termini.

Spietato e squallido quanto basta il cinismo manageriale degli odiosi produttori/autori/funzionari del network che premono per prolungare ad libitum la diretta televisiva, nella sciagurata idea che gli sponsor si ringalluzziscono e si faccia il picco di tele-guardoni (p.59). Questo enfatizza la loro sfacciata brutalità…dopotutto i veri folli sono loro…ma ci perde quanto a realismo - che non è il cardine della storia comunque. Se si fossero smeningiati a share freddo, serviva poco per capire che illudere i nostri Columbine Boys, assecondandoli con una messa in onda fittizia e dei voti altrettanto tarocchi – non lontani dalla pratiche correnti – bastava ed avanzava per tarpare le loro pretese di truce ribalta. :wink:

Per spezzare la catena di tele-eliminazioni interviene un Dylan non troppo convinto e disarmato, che le prende per benino, giusto in tempo per inquadrare la follia della sua Tiffany, ormai ingurgitata dalla spirale di follia ed allineata ai suoi colleghi per deontologia coatta da showbiz (pp. 64-68). Il suo stato da tele-hominide demens forse andava qui un po’ più esasperato da Brindisi, che non sembra dipingere la pazzia sul volto di Tiffany, un ghigno, una foscaggine, una stortura, nada: troppo lineare nel suo autismo candido da ebete…ma probabilmente era proprio quello che si voleva rendere in queste tavole. Più in avanti il suo lato grottesco verrà messo meglio in luce, con e contro Dylan-pasticcino :? .

A questo punto (p. 70) si fanno avanti i reparti speciali col loro esponente di punta alla Morgan Freeman. E qui l’azione entra nel clou, i ritmi si fanno incalzanti, la lettura preme e si getta il telecom(m)ando da un’altra parte. Bella tosta l’idea di mettere Eric contro Harris per farne altro show, e molto riuscita la scorrettissima scelta del biondo schizzato: non sempre l’amicizia premia, non in TV…a meno che non si parli di raccomandazioni. Tra l’altro ci toglie dalle scatole il lato debole del duo di Columbine Boys, molto simile ad un incrocio tra un cantante nu-metal palestrato e un Costantino Della Gherardesca vanesio 8-) .

Dietro il suo americanissimo tazzone fumante di caffè il nostro Morgan-Elijah gongola per la strategia (discutibilmente) efficace (p. 79) e si prepara ad una fase2 tutta da gustare…mentre Bloch giustamente non approva… perché stè cose le lascerebbe volentieri a Criminal Minds, NCIS, ed altri baracconate da para-criminologi stellestrisce (di coca, hollywodiana) :x: .

Per una dozzina di pagine i ritmi calano e la cesura narrativa si fa un po’ farraginosa. Dylan, non bastassero le lezioni precedenti (p. 55, 63, 85, e poi 121), cade ancora nella topica di buttarsi a corpo morto contro un fucile a pompa come espediente risolutivo, mentre il duetto illuminante nei bagni con Tiffany poteva consumare qualche vignetta in meno – escluse ovviamente quelle magistrali del Brindisi più visionario, stile incisore (p. 94.iv) ,e poi raccapriccioso nel gargantuesco mostro del pubblico impoltroneggiante (p. 95.iii) :P .
C’è di buono che l’Old boy le assesta un bel colpo dopo l’ennesimo “pasticcino”/ “orsacchiotto” vagante…ed è il minimo che potesse fare per la glicemia di tutti i grizzlies – io avrei fatto molto peggio – , mentre qualche accortezza in più la poteva pur prendere per la sua (ex) compagna, magari legandola per evitarle altre alzate d’ingegno in studio.

L’interventismo plateale del saputello Elijah è punito, come merita, con un bel pallettone nel capoccione (p. 102) :tc: , vista la sua trovata da psicologo teledipendente di quarta categoria di fare una piazzata da “caso umano” nel confronto a tutto schermo tra il “trascurato” Harris ed i suoi poco allibiti/affranti genitori. Davvero, mi ha fatto molto piacere quando è stramazzato, perché non sopporto a pelle tutte le solfe di quei criminologi saccenti, acutissimi conoscitori dell’animo umano (mandove?), che imperversano a ripetizione su dozzine di serie tv al solo scopo di ringalluzzire il piccolo investigatore/analista fallito che è in noi. Spero solo che i suoi nipotini non fossero sintonizzati, perché ci ha fatto una figura da cioccolatajo con la sua strategia buona per CSI Tor Vajanica - o Milano2, Palazzo dei Cigni, fate voi.

Ci si avvia alla risoluzione con le forze speciali che irrompono col loro diktat da dentro o fuori. Non ho gradito molto la solidarietà tra concorrenti-ostaggio in questa fase (pp. 106-07), mentre fanno muro contro i militari per proteggere Harris…anche perché non sono molto chiare le loro pulsioni durante tutto lo show-ricatto.
Alcuni accennano qualche sudata fredda (p. 61.i), altri frignano a frittata fatta (p. 75.iii)…ma nel complesso non si fanno prendere da isterismi di troppo né psicodrammi annunciati - come forse sarebbe stato più opportuno - né sembrano esaltarsi troppo nello show a fucili puntati. A differenza del pubblico (in sala o davanti alla tv, vero protagonista della storia) ben ritratto nel suo lato grottesco e surreale fino al parossismo aberrante, i concorrenti appajono un po’ troppo passivi :| .
Insomma, sembra prevalere alla fine in loro il cameratismo da combriccola buonista al posto della ferocia da survivg reality. Un zinzino di cattiveria e barbarie caricata in più non guastava…proprio per il grottesco prevalere del delirio e della tensione in queste sequenze – per intenderci, sulla falsariga di I nuovi barbari. Sono “mostri” da sbattere in prima pagina/camera anche loro, al pari di Harris, e l’abbiamo visto. Amiconi alla “Maria” potevamo anche non vederlo :cry: .

A questo punto Dylan si prende nuovamente tutti i riflettori e pensa di battere i suoi antagonisti sul loro stesso piano : al televoto, su due piedi, tornare a casa tutti sconfitti o continuare nel video-massacro in cerca di un vincitore. Troppo ingenuo (ed a digiuna di tv) per capire che con un pubblico del genere, tra le due opzioni, la sua è destinata inevitabilmente alla sconfitta.
Ma lui si getta comunque al ballottaggio suicida come un qualsiasi candidato di Bersani alle primarie, ed abbozza incerottato un discorsaccio che più retorico non si può, con fare serafico e rilassato come se parlasse di una campagna a favore dell’8 x 1000 ai monaci tibetani. Forse anche nella frase ellittica “Io voglio tornare (solo) a casa” c’è qualche citazioni di fondo…ma non riesco a coglierla al momento. Tra l’altro il tipo in sandali (p.115.ii) ricorda un po’ uno Sclavi incanutito :) .

Molto meglio di Dylan la sola pagina che impiega Harris per colpire allo stomaco la voglia di spettacolo dei suoi tele-supporters, a cui già formicolano le dita sulla tastiera-gogna non più solo mediatica. Verdetto spietato e scontato quindi, ma la polizia anti-ludica non ha il tempo di fare un sondaggio di consensi sul fascino delle divise, e la mena in rissa/mattanza…come purtroppo succede non di rado nella bagarre generale (pp. 121-22).Forse un po’ spropositata la strage generale di proiettili sfreccianti nel fumo, visto che decine di agenti armati fino ai molari dovevano fronteggiare un solo fucile mezzo scarico, ma in certi casi meglio sventagliare per sicurezza :tc: .

Davvero azzeccata la conclusione diseducativa per mancanza di alunni: nessuno del pubblico bambalucco ha capito nulla (di sé), nessuna lezione a latere, si aspetta un’altra edizione a momenti, la bimba impigiamata piange perché pensa si sia interrotto il segnale (123.ii), la catena di eliminazioni proseguirà…perché the show must go on (the tv)….ed è ora che Dylan cambi quella televisione con l’antennina mesozoica…perché trovare uno che la ripari sarà molto arduo.

E pertanto, in sintesi (ma no?!) e per il gusto di tirare le somme occulte sottratte al fisco:

Soggetto: 6 -I reality si erano già visti nello speciale di Medda, ma qui colpiscono per il loro vero orrore morboso, nei rapporti col pubblico.

Sceneggiatura: 7 ½: -la cosa migliore, regia coi fiocchi, ritmi disinvolti, scambi di scenari, personaggi ben caratterizzati, per una storia che cattura. Non è perfetta, ma vale comunque molto.

Copertina: 5 -più sintetica non si poteva. Dà l’idea di una match da videogioco picchiaduro e nasconde la parte migliore, il pubblico bestiale in 4a di copertina. Un po’ di ComputerGraphic in meno non guastava :roll: .

Disegni: 7 - Brindisi è (attualmente) il mio disegnatore preferito e quindi non sono molto imparziale :D .

Un gradino sotto Il delitto perfetto per la cura del tratteggio e dei dettagli…ma uno studio televisivo non offre molto in sé. Ogni viso distingue pienamente un personaggio dall’altro, e la sua espressione, il suo stato d’animo, come nessun altro disegnatore sa fare: una galleria infinita di volti unici che rimane impressa e prende vita da sé.

Non ho capito tanto quella sgranatura stile carboncino delle prime pagine vagamente Stano-ide. (v. pp. 39 e 43 per esempio). Per fortuna da p.59 in poi viene auto-boicottata.

**** ***** *******

Adesso vi lascio perché devo correre a mettermi gli scaldamuscoli per improvvisare una seduta di Flashdance a tutto volume davanti alla dirimpettaja guardona 60enne. Chissà che non mi riprenda col cellulare per candidarmi su una web-votazione tiratissima? Se sopravvivrò la colpa sarà solo loro :oops: .

ALOHA

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Io no capito, io no capito

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 Oggetto del messaggio: Re: Al 2012 - L’eliminazione
MessaggioInviato: mer mar 28, 2012 10:21 am 
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Iscritto il: dom gen 06, 2008 7:48 pm
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WOLKOFF SINDACO!!! :mrgreen: :mrgreen:
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 Oggetto del messaggio: Re: Al 2012 - L’eliminazione
MessaggioInviato: gio mar 29, 2012 1:11 pm 
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Iscritto il: gio lug 22, 2004 8:29 pm
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La storia migliore di Recchioni su Dylan Dog dopo "Mater Morbi" e di sicuro la migliore di Uzzeo (dato che ha scritto solo questa :P ).
Totalmente esagerata, eccessiva, ma anche totalmente Dylandoghiana (cosa rara al giorno d'oggi). Un particolare che mi ha stonato è che proprio tutti i concorrenti del talent show siano disposti a continuare la gara... nemmeno uno che se la faccia sotto e implori di potersene andare per salvare la pelle. Sì, lo so che ho appena evidenziato come positivo il fatto che la storia fosse esagerata, però lì mi è sembrato si sia esagerato nell'esagerare :)

A livello di dialoghi è la storia migliore da molti anni a questa parte.

A differenza di altri non ho trovato nemmeno il finale affrettato. Secondo me è un finale secco e incisivo, senza lungaggini, che chiude più che bene la vicenda. Anzi, per me questo è miglior finale scritto da Recchioni per una storia di Dylan, dato che in passato la parte più debole delle suoi episodi mi era sempre sembrata la conclusione... anche in Mater Morbi.

Ho votato buono, ma gli è mancato poco per avvicinarsi all'ottimo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Al 2012 - L’eliminazione
MessaggioInviato: gio mar 29, 2012 1:42 pm 
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Io ho votato buono,anche se il discorso di dylan proprio non mi è andato giù

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Al mondo non vi sono felicità né dolore assoluti, la vita di un uomo felice è un quadro dal fondale d'argento con delle stelle nere: la vita di un uomo infelice è un fondo nero con delle stelle d'argento


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 Oggetto del messaggio: Re: Al 2012 - L’eliminazione
MessaggioInviato: ven mar 30, 2012 9:34 am 
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Troppo banale per essere vera.

Non l'avrò interpretata a dovere ma mi è sembrata una storiella da 4 soldi, disegnata magnificamente.


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 Oggetto del messaggio: Re: Al 2012 - L’eliminazione
MessaggioInviato: ven mar 30, 2012 6:28 pm 
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Iscritto il: lun dic 04, 2006 11:38 pm
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Dopo alcuni mesi di esilio autoimposto dalle varie collane dylaniate, sono stata incuriosita da quest’Almanacco, rivelatosi alla lettura una simpatica sorpresa (incorniciata però da una cover davvero insoddisfacente per concept e, soprattutto, realizzazione).

vaghi SPOILER

Mettere in caricatura l’ignominiosa pratica dei talent/reality show – l’ibridazione è, per così dire, genetica, visto che queste competizioni aspirano comunque a una fittizia veridicità – e il conseguente livello del pubblico devoto può apparire impresa sin troppo semplice, la classica scarica di fucileria contro la Croce Rossa. Con un simile materiale, oltretutto, si può correre il rischio di scadere in una retorica di maniera, magari ulteriormente aduggiata da disprezzo e snobismo («Vade retro, intrattenimenti da marmaglia!»), laddove il problema serio risiede nell’abbrutimento cerebrale e nell’esaltazione dell’incapacità che tali programmi perseguono.

Nella nostra storia mi è parso di scorgere al massimo, qua e là, pointe retoriche – appunto – poco acuminate, soprattutto negli interventi di Dylan, d’altro canto adeguati al personaggio e tutt’altro che persuasivi (Tiffany lo ammonisce a dismettere i panni di predicatore e a non giudicarla un’idiota, per poi ribadire i suoi deliranti convincimenti, e in seguito il pubblico da casa si esprime a suo sfavore). La cifra caratteristica della sceneggiatura, una volta impostata la narrazione su binari volutamente eccessivi e grotteschi – mi verrebbe da dire surreali, se non temessi di creare fraintendimenti con questo aggettivo -, sta nella gestione accorta e frizzante del ritmo, dell'umorismo e dei personaggi, dai canonici (con Groucho e Bloch che si ritagliano uno spazio soddisfacente pur restando più a latere) a quelli creati per l’occasione (il mio preferito è Crow, naturalmente dopo l’impareggiabile grassona tranchant; i due psicopatici svolgono il ruolo richiesto così come Tiffany, che non giudicherei troppo sciocca per accompagnarsi a Dylan, visto che le sue fiamme non sono sempre di grande spessore, anzi!). Già questo garantisce una lettura divertente e divertita, che non è poco visto l’andazzo attuale; la ricostruzione del tessuto di allusioni più o meno velate – verificando e arricchendo l’elenco con la consueta rubrica del RRobe – o lo spunto di riflessione sulle note dolenti della smania di visibilità, del voyeurisme imperante, degli psicologismi da quattro soldi e della c.d. tv del dolore (sotto questo profilo il Reality Show meddiano era assai meno pungente), danno valore aggiunto. Il quadro sarebbe stato arricchito di ulteriore, paradossale realismo se fosse emersa pure l'inettitudine dei concorrenti, di solito proporzionale alla «disgustosa ostentazione di sicumera» - nemmeno «plutocratica», ché in quel caso l'ostensione avrebbe almeno una base concreta! - mostrata nell'esibire e difendere il proprio 'talento', reagendo aspramente alle critiche (l'altra strategia è quella di far mostra, ipocritamente, di rispettarle: cf. p. 51); ma si tratta di una sorta di desideratum, la storia è di Recchioni e Uzzeo e ci mettono dentro quel che vogliono loro!

Resta da fare soltanto un accenno a Brindisi, che va a memoria e rende i suoi ottimi servigi alla sceneggiatura. Particolarmente d'accordo con wolkoff - autore di uno strepitoso intervento - sull'opportuno abbandono dello pseudo-carboncino.


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 Oggetto del messaggio: Re: Al 2012 - L’eliminazione
MessaggioInviato: ven mar 30, 2012 6:48 pm 
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Senza farsi influenzare da quello che ormai è diventato un vero e proprio pregiudizio, ovvero la sempre quasi certezza di trovare storie piuttosto modeste pubblicate sulla collana degli almanacchi (la così detta storia da Almanacco), posso dire che "L'eliminazione" parte da un soggetto interessante e se vogliamo pieno di contenuti e spunti di riflessione, un soggetto che trasuda concetti di negatività verso un tipo di televisione (quella di oggi) che purtroppo ha preso il sopravvento.
A rompere le uova nel paniere c'è purtroppo un'enorme, secondo me, buco nella sceneggiatura.
Ma più che buco, una forzatura piuttosto grave relativa ad un ispettore Bloch che inspiegabilmente, quando gli si viene data la possibilità di interviene con i fumogeni e quant'altro, non lo fa, mettendo a repentaglio la vita di tutti i presenti negli studi televisivi nonchè che del suo caro amico Dylan.
Una forzatura evidentemente assolutamente necessaria all'economia della storia che ormai annaspa cercando invano di non cadere nella banalità.
Purtroppo questa forzatura, per me gravissima, va a pesare negativamente su tutto quello che di buono è stato fatto e mi riferisco anche ai disegni di un Bruno Brindisi, assolutamente fantastico come sempre, specie nei primi piani, anche se non sono mai stato un amante delle tavole in bianco e nero stampate su carta lucida molto più adatta, secondo me, al colore.
Chiudiamo parlando della copertina che insieme a quella dell'ultimo Maxi ed al numero attualmente in edicola (Dylan Dog n.307, L’assassino della porta accanto) formano una trilogia piuttosto pietosa e di qualità inspiegabilmente bassa visto il calibro dell'autore (Angelo Stano).Da sempre uno dei miei preferiti.
Un saluto a tutti.


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 Oggetto del messaggio: Re: Al 2012 - L’eliminazione
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No skel ti prego.Quella storia la aspetto ormai da 3 anni con impazienza...sull'Almanacco no! :(

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I pigri intelligenti hanno sempre grandi ambizioni, per giustificare la propria pigrizia alla propria intelligenza.


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 Oggetto del messaggio: Re: Al 2012 - L’eliminazione
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Iscritto il: sab dic 17, 2011 8:18 pm
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wolkoff ha scritto:
quote integrale del post


8-) 8-) 8-) 8-)

cos'altro aggiungere???

ndImp: post così lunghi o ne quotate le parti essenziali, o è meglio non quotarli proprio!


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 Oggetto del messaggio: Re: Al 2012 - L’eliminazione
MessaggioInviato: sab mar 31, 2012 11:54 am 
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Iscritto il: lun nov 21, 2005 1:08 pm
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sBARBATO ha scritto:
No skel ti prego.Quella storia la aspetto ormai da 3 anni con impazienza...sull'Almanacco no! :(

recchioni carnevale finirà sul mensile, consolati...anche se ci vorranno anni.

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Here Lies Our Beloved Skeletor
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 Oggetto del messaggio: Re: Al 2012 - L’eliminazione
MessaggioInviato: sab mar 31, 2012 2:48 pm 
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Iscritto il: sab ago 27, 2011 12:53 pm
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Località: Valsesia
Commento flash in attesa che la schiena mi consenta di stare al pc per un tempo sufficiente a postarne uno più approfondito (maledetta vecchiaia e cambio di stagione). Storia che mi è piaciuta, realistica ma talmente esagerata (in senso buono) da divenire paradossalmente surreale. Strano si sia aspettato così tanto per affrontare il tema dei talent/reality, uno degli orrori di questi ultimi anni.

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