Cravenroad7

Io rileggendola continuo a trovarla una buona storia, pur sapendo che Sclavi forse l'ha scritta "a comando", avendo dichiarato in una vecchia intervista che fosse stato per lui Dyd non avrebbe mai affrontato certi temi sociali. L'ho trovata all'epoca e la trovo tutt'ora un omaggio ad Anna Frank, se poi ho letto "Diario" é anche grazie a quest'albo. Magari non sarà questo gran capolavoro, ma ciò che conta (o é contato per il me dodicenne) é il messaggio trasmesso...

Sembra di leggere un libro di storia. Bello per spiegare il terzo reich a immagini, un mattone per chi vuole leggersi una storia accattivante di DyD.
I disegni di Coppola mi piacciono (la mora di turno è tanta roba!) ma non riescono a trasmettere emotività; solo calma piatta.
Accettabile.

PS: Sclavi mi deve spiegare dove ha visto naziskin con la cresta bionda

Ecco, appunto

era uno dei pochi albi storici che mi mancava

didascalico, traballante, incoerente
un Dylan che passa dal voler dialogare con chi lo pesta al brindare alle fucilazioni, una rappresentazione demenziale della violenza politica con i naziskin che sono fondamentalmente dei teppisti urbani qualunque, l'ascesa del nazismo al potere trattata ad mentula canis.

citando zero calcare, ce ne vuole per non farmi piacere una cosa in cui se menano per tutto il tempo e i cattivi so' nazisti

Uno dei peggiori albi di Sclavi.

retorico e concord con Kowalsky. Tutto incredibilmente stereotipato

lo odio. La storia peggiore dei primi 100 numeri. Sembra scritta a quattro mani da Gualdoni/Recchioni.

Tanto per dare un taglio netto alla questione "ah, i primi cento numeri!! Tutti a lodarli perchè nostalgici e se uscissero oggi...ecc ecc" trovo che il dialogo tra Dylan e il nazi sia una delle pagine peggiori della testata. Inoltre l'argomento, terribile e disumano, roba da rendere il secolo scorso il peggiore nella storia dell'uomo, viene qui affrontato senza la sensibilità che avrebbe richiesto. Ma chi lo ha richiesto? forse era meglio evitare un albo di questo tipo. Senza tirare in ballo il Dylan degli Uccisori (che mi pare sia più l'eccezione che la regola) non credo che il personaggio conosciuto fino a quel momento avrebbe tentato un approccio di quel tipo con un naziskin (insomma, una sana scazzotata, qualche invettiva intelligente, caustica e di condanna, il minimo sindacale almeno...."capire le vostre ragioni"??????). Cmq l'albo è così. Se uscisse oggi lo odierei ancora di più. Giuro. Coppola manca. Il Bossi è la cosa più bella dell'albo

E' un albo di cui dispiace parlar male, perchè è indubbiamente scritto col cuore dalla parte giusta. E tuttavia bisogna riconoscere che non funziona.

In un mondo in cui di documentari, saggi e fiction sulla shoah ne esistono già a centinaia, è necessario affrontare l'argomento evitando i luoghi comuni altrimenti si scivola nella retorica. Che è invece la trappola in cui casca in pieno questo Doktor Terror!
Sono presenti tutti -ma proprio TUTTI- i cliché del caso. Anche quelli più discutibili, che sarebbe stato molto meglio evitare. Per esempio, gli ebrei rappresentati così esageratamente ingenui da apparire stupidi.

Pure le sequenze insolite, tipo Dylan che prova a parlare civilmente col naziskin, sono rese in maniera tanto maldestra e poco convincente da scivolare nel ridicolo involontario.

Insomma, lodevoli l'impegno e l'argomento. Ma purtroppo non sono bastati a fare un buon fumetto.

Ma quanto sta sulle scatole questo numero... Invece bisognerebbe leggere le sue ragioni, capirlo...

io vorrei espellerlo, nel senso che vorrei mettere i raminghi al suo posto, cioè vorrei rifare la copertina dei raminghi mettendo il numero 83 e nel retro la copertina di zed. Questa storia è troppo una merda per stare nei primi 100.

doktor terror
storia famosa per il cameo di umberto bossi nei panni un parlamentare che inneggia alle leggi razziali
è un dylan propagandistico e strappa lacrime contro i rigurgiti nazisti, indicativo di una certa fase calante sclaviana
però ha il suo perchè, c'è la solita ironia dilaniana: secondo me la scena in cui lui cerca ostinatamente il dialogo con una testa rasata, fino a farsi pestare a sangue, è ironica
oppure è involontariamente comica, fate voi, comunque è riuscita nel suo intento
coppola fa il suo onesto lavoro, notevoli alcune quadruple "storiche" e questo doktor terror abbastanza inquietante
poi ricordiamo che un tempo questi fumetti venivano letti soprattutto da ragazzini, quindi un ripasso di storia non fa mai male
copertina simpatica

voto 8-

Eccoci qua...
Storia che, a differenza di Zed, mi ha fatto l'effetto opposto: letta in gioventù, ero minorenne e forse troppo piccolo e destrorso per comprenderla al meglio, mi sembrò melensa e ricca di retorica
Leggerla oggi, ai tempi del Corona Virus e di una germania sempre cattiva che continua a stritolare i deboli con forme in apparenza più legali, mi ha letteralmente devastato...
Ho compreso meglio anche il livello di soprannaturale accennato di Tod ed Anja, i disegni sono MERAVIGLIOSI, e pensare che Coppola da ragazzo mi faceva schifo
Come dicevo su Zed, contraddicendomi, non sono più il ragazzo sognatore che apprezzava quell'albo oltremodo e guardava con sospetto quest'altro, tra l'altro vivevo a stretto contatto con circoli di un certo orientamento...
Pensare che uscirono uno appresso all'altro, mentre oggi vediamo mensilmente obbrobri di storie buttate lì per decerebrati qualsiasi...
Probabilmente è il miglior Dylan Dog di sempre, o fra i primi 5, per quanto riguarda i Mensili
Il voto è ovviamente quello che io non dó mai a niente fra musica, cinema o arte in generale, ma qui mi tocca usare la doppia cifra
10

Albo pesantissimo. Dylan Dog in questa fase sembra mettere solo carichi da 90 in quanto a mattonate.
Non si riesce più ad evadere dalla crudezza della realtà più tremenda.

Copincollo quanto detto per Johnny Freak

"Un po' di ripasso per capire chi sono le fecce della società non fa mai male, ma ciò comporta la scrittura di una storia molto pesante, che lascia ben poco allo svago. Si piomba nella cruda realtà che spesso attraverso i fumetti di spessore dovrebbe essere al contempo capita ed "evasa".

Un albo importante comunque. Sa anche come raccogliere i facili consensi."

Questo però è peggio di Johnny Freak perché i disegni con quel tratto così fitto mi fanno venire il mal di testa, sinceramente

7

Anche i disegni di questo albo sono datati anni '30-'40.
Con una qualità di "matita" anche solo sufficiente la storia avrebbe avuto maggior piacevolezza nononstante il tema trattato.
Coppola però rimane sempre bravo a disegnare le poppe.
Non ho trovato particolare pesantezza a livello testuale. Ci sono momenti piuttosto comici come Dylan-Gandhi che si fa picchiare senza reagire, quando ben sappiamo che sa menare molto bene, al bisogno.
L'agente israeliano è pura simpatia, avvenenza e leggerezza (sì, quando affronta i nazi con mitra e sorriso), mentre l'omaggio ad Anna Frank l'ho trovato troppo banale.

Il mio 6,5 va al coraggio di aver inserito un tema così reale e duro, esemplificato dalla violenza dei nazi che si può trovare negli angoli di una qualunque medio-grande città (oggi ci sono le gang sia italiane che straniere, dagli adolescenti fino a quelli "adulti", seppur con motivazioni di fondo diverse dai nazi).