Cravenroad7

Credo che in Bonelli lo sappiano, e così il Robbe: molte scelte editoriali (il veloce alternarsi di "fase", le copertine di un certo tipo, a rendere ogni singolo albo quasi un "evento") si inquadrano proprio in una strategia volta a tenere per quanto possibile l'adrenalina alta.

Non so chi sia la fonte di Diabolo, certo mi dispiacerebbe sapere che le cose possano tornare ad andare male per DyD. Ciò detto, non ho comunque ben capito nemmeno io l'andazzo dall'inizio della fase 2: alcuni post dopo la pubblicazione di Spazio Profondo parevano indicare un RECUPERO (sui 30000) di lettori; altri post a metà fase 2 parlavano solo di uno stop del calo (inclusi i 30000 recuperati? o uno stop rispetto alla tendenza generale?)...mah, francamente non ho mai avuto molta voglia di perdermi in speculazioni di questo tipo...




Questa faccenda dell'adrenalina, del dover creare un evento, per esempio (e imo ovvio) è una delle cose che mi ha portato ad avere un atteggiamento di sfiducia verso la baracca, semplicemente non ci credo più, e più si crea l'evento (e contemporaneamente il contrasto/scontro con "la minuta frangia bla bla bla") più mi disaffeziono. Problema mio, naturalmente...

Non sono verificabili, ma sono deducibili.
Fidati: se DD avesse riscontrato un aumento MEDIO delle vendite anche solo attorno al 10% nell'ultimo semestre, conoscendo i personaggi implicati e il loro malcelato trionfalismo di routine - adesso convertito in vittimismo - adesso avrebbero già noleggiato un pajo di Concorde con tanto di striscione proclamante in coda, per farli svolazzare da Aosta e Siracusa
O comprato uno spazio a reti unificate per l'annuncio.




Sulla prima frase ovviamente sono d'accordo, lo dico pure sopra.
Sulla seconda un po' meno, non tanto nei fini quanto nei mezzi. Nel senso che le difficoltà per innalzare le tirature a livelli texiani (o da fenomeno edicolante) sono ben più radicate, ma ricòrdati che i primi strumenti di cui dispone una casa editrice per risistemare i fattori in perdita in genere sono proprio il restyling (anche solo di facciata), il parco autori, il calo spese, la ricollocazione del target e l'impatto promozionale .
Non hanno altri metodi, sul corto raggio. E se non va bene con la prima formula (fase2) ne penseranno un'altra (fase2.2)


YOU CAN (NOT) ADVANCE, WITHOUT ALOHA

Interessante l'intervento di Diabolo.
Condivisibile la parte su Simeoni, non condivido le conclusioni sulla fallimento della nuova gestione e su Sclavi.

No, su Saguaro la notizia non era fondata perchè non era "Saguaro vende poco" (cosa che sapevano tutti e che è stata confermata dalla Bonelli quando ha dato a Fumettologica i dati del venduto), era "Saguaro chiude al numero 27".

@Diabolo: va beh, questa discussione fa il paio con quella in cui cercavi di dimostrare che Recchioni aveva promesso un fumetto realista...
Basta vedere l'andamento della discussione sulla pagina facebook di CR7, dove chi interviene non lo fa per reazione al brutto status di Simeoni

Io invece devo dire di essere abbastanza d'accordo con Diabolo.
E anche io sarei curioso di leggere i dati di vendita della Bonelli e sapere perché l'argomento è stato trattato così vagamente dai diretti interessati.
Semplice curiosità.

@kowalsky: tu e Comix siete proprio amicissimi eh

Per i dati di vendita vediamo di continuare il discorso in questo topic:
viewtopic.php?f=2&t=7876


Per i risultati sulla gestione di Recchioni invece si puo' usare questo:
viewtopic.php?f=2&t=8942
(dove si possono anche citare i dati di vendita)

Qui limitiamoci a discuttere dell'autore in questione.

Approvo i post di Diabolo e Mirco. Non c'è altro da dire.

Mi pare difettare d'ironia ed autoironia, si è visto nei post qui (pazienza) e nelle sue storie su Dylan (dove invece necessiterebbe).

Veramente la notizia era "Saguaro vende poco e quindi, nonostante la Bonelli smentisca sdegnata, è certo che a breve chiuderà". Cosa che si è dimostrata vera. In aggiunta a buon peso si era detto anche "l'ultimo numero dovrebbe essere il 27". Invece è stato il 35. Che gaffe tremenda, eh?



Quella in cui ribadivo l'ovvio, cioè che la fase 2 aveva stravolto il personaggio in nome di un maggiore realismo (introduzione del cellulare perché nella realtà è impossibile che un detective oggi non abbia un telefonino, via il tesserino a Dylan perché nella realtà è impossibile che un ex-poliziotto lo tenga tutti quegli anni senza che glielo chiedano indietro, via Bloch perché è irreale che la polizia passi sempre informazioni così sottobanco a un privato cittadino, aumento clamoroso delle tariffe di Dylan perché nella realtà è impossibile che un professionista prenda così poco, via l'innamoramento seriale a favore della scopatina perché nella realtà è impossibile che uno si innamori di tutte) salvo poi infarcire le nuove storie di una valanga di situazioni inverosimili, illogiche e irreali? Quella in cui hai risposto con i tuoi soliti sofismi sterili e giochi di parole confondendo appositamente l'espressione "situazioni realistiche" con "fumetto realista"? Me la ricordo bene.

Sì, se si vuole fare informazione seria e non scrivere cagate a vanvera, è una gaffe tremenda.
E mi pare incredibile che non lo si capisca.
Che Saguaro non navigasse in buone acque fin dai primi numeri lo sapeva chiunque, con Enna che non ne ha mai fatto mistero nelle sue (poche) interviste, che la serie non sarebbe quindi andata avanti per molto lo sapevano anche i sassi.
Che un sito che ha pretesa di fare informazione seria un bel giorno non trovi di meglio che indicare un numero preciso di chiusura, millantando fonti sicure, e poi quella serie vada avanti per altri otto mesi (cioè quasi una miniserie, con tutto l'investimento che ci sta dietro a otto numeri Bonelli - occhio e croce parliamo di un milione di euro per una serie "povera" come Saguaro, di svariati milioni per serie come Tex e DyD) oltre quella "chiusura" è PROPRIO una gaffe tremenda.
O almeno lo sarebbe parlassimo di televisione, cinema, musica, qualsiasi altro prodotto industriale (dove in molti ambiti per false notizie come quella scatterebbero delle denuncie), capisco che trattandosi di fumetti si possano invece sparare le peggiori cazzate. Sono solo fumetti mica roba seria.

Che Saguaro non funzionasse granché lo si sapeva, che avrebbe chiuso no (se in Bonelli chiudesse tutto quello che non funziona granché ci sarebbe una strage di collane). Se la chiusura era così ovvia perché la Bonelli si è affannata a smentire in tutti i modi? Poi alla fine invece Saguaro ha chiuso veramente, otto mesi dopo il previsto. Essendo la Bonelli a decidere quando chiudere non è escludibile a priori nessuna ipotesi, nemmeno (per assurdo) che la serie sia stata tirata ancora in avanti un altro po', giusto per non dare ai detrattori la soddisfazione di aver azzeccato persino il numero dell'albo finale. E' come quel vecchio giochino da bambini: "Dì un numero", "Dieci", "Undici, ho vinto io". Tanto - checché tu ne dica - otto numeri di una collana che costava poco come Saguaro e che comunque vendeva più di diecimila copie non è certo quella voragine, per le spalle larghissime della più grande casa editrice a fumetti italiana.

Sul ragionamento finale direi che è esattamente il contrario. Ogni giorno su Repubblica, Corriere, Sole 24 Ore i giornalisti pubblicano voci, si lanciano in previsioni, tracciano prospettive possibili su crisi di governo, alleanze politiche, fusioni industriali. Lo fanno perché hanno informatori che ritengono attendibili, ma questo non è sempre sufficiente per azzeccare tutto al 100%. Lì nessuno si straccia le vesti, tutti sanno che fa parte del gioco dell'informazione. Qui solo perché la previsione "Nonostante la Bonelli si affanni a smentire, Saguaro chiuderà con il n. 27" si è rivelata in realtà "Nonostante la Bonelli si affanni a smentire, Saguaro chiuderà con il n. 35" tutti a stracciarsi le vesti. Se la mettiamo così allora sì, rispetto a tradimenti politici, strategie belliche e OPA ostili qui sono solo fumetti, mica roba seria.

Detto ciò siamo OT di brutto e da un bel po', per giunta per un argomento che trovo assai poco appassionante, per cui mi tiro fuori. Chi vuole continuare a indignarsi per quant'è brutto il mondo perché il 27 di Saguaro in realtà era il 35 potrà farlo felicemente senza di me.

Va beh, siamo alle comiche.
Un'azienda pagherebbe otto mesi di stipendi, produzione, stampa e distribuzione di una serie in perdita (perché se ha chiuso era in predita), più ancora anni di spese per mantenere in magazzino l'invenduto, tutto per fare un dispetto a due tizi di un blog. E certo, perché no? Credibilissimo.

Sono questo genere di paranoie che danno la misura di quanto spesso piccola, egocentrica e fuori dal mondo sia la visione del mondo dei fumetti da chi ne scrive nei forum e nel blog. Uno perché ha litigato con Recchioni su un forum pensa di essere un argomento al centro delle riunioni e delle decisioni di redazione.