Cravenroad7

Io pensavo stavate parlando di Roi

Gli sfondi, nell'arte lineare di Roi, sono inutili orpelli che tarpano le ali a linee dirette, chiaroscuri profondi, personaggi che emergono dall'oscurità della china come esplosioni di luce.
Tutto questo, ultimamente su Dylan, appare velato da una chiarezza eccessiva e da una fretta quasi schizzoide del tratto che elimina dettagli ( mani e piedi ) difficili e impegnativi. Peccato, ma Roi è e resta un immenso maestro della matita e del pennino.
Cossu come ha detto Dear, disegna personaggi di gesso, che paiono immortalati in pose plastiche realistiche ma fini a se stesse, senza fluidità dinamica e senso del movimento.
Piccatto sembra stia intagliando personaggi nel legno, con tratti grezzi, anatomie eccessive, uso abbondante del nero che spesso deforma e imbruttisce il tratto a matita. Che sia una evoluzione o una involuzione è nel giudizio personale dei lettori, ma certo il disegnatore spettacolare di Grand Guignol sembra perduto per sempre.
Frighieri ha un tratto molto pulito e dinamico, ma disegna sempre la stessa faccia nei buoni quanto che nei cattivi e poi il suo Dylan assomiglia più ad un Paul Newman dei giorni belli che a Ruper Everett..
Mari è eccellente, adattissimo a Dylan e alle sue tematiche, solo che a volte riempie la tavola con pose assurdamente plastiche ( lo adoro sia chiaro ) ( una delle ricorrenti è la ragazza di turno che cammina sulle mani ) che un po lo rendono troppo eccessivo.
Bigliardo mi piace moltissimo, mai una prospettiva banale, mai una visione dei personaggi piatta e lineare, a volte mi pare usi troppo il tratto del pennino per ombreggiare eccessivamente a china, ma è un dettaglio.
Stano è Stano e mi basta, Brindisi è Brindisi ed è come detto prima.
Chiaro che parlo per visione mia personale. Visto che la realtà ci viene mostrata dal nostro cervello ( per chi ne è in possesso ) ed è sempre soggettiva, si parla di giudizi meramente personali.

Tu descrivi le qualità di Roi, bisogna però distinguere tra quel che Roi potrebbe fare (moltissimo) e quel che fa (quasi niente). Stesso discorso per Piccatto e per Freghieri.

Altro discorso: Piccatto un'evoluzione ce l'ha avuta, probabilmente culminata in Oltre quella porta, e in seguito non è più stato a quei livelli (principalmente perché corre troppo). Pure Roi un'evoluzione ce l'ha avuta, culminata probabilmente con Mefistofele, poi ha continuato a disegnare con quello stile, ma sempre peggio (corre troppo, e due). Freghieri, invece, è sempre stato uguale a se stesso, ma rispetto a una volta ora corre troppo (e tre).

Che poi a me piaccia di più il minor Piccatto che il minor Roi e per te sia vero il contrario poco conta, è questione di gusti.

In effetti anch'io ho criticato Corrado nell'ultimo speciale e devo ammettere che è molto peggiorato dai tempi superbi di Mefistofle. Mi pare che abbia perso quella drammaticità oscura che lo rendeva adatto alle trame di Dylan, ma potrebbe anche essere un periodo così..
Piccatto mi trasmetteva più precedentemente, certe sue tavole mi spezzavano il fiato, ora no ma credo anche che dipenda dalla linearità delle trame. Se uno deve disegnare sempre persone in piedi che parlano e poche creature onirche, ci perde ( Roi per farle nella storia Il sortilegio si è dovuto inventare statue incubo da parte della tipa mora..)
Freghieri ha, ripeto, un tratto da LancioStory ( vedi certe storie di Larry Mannino ) e Skorpio che poco si adattano a DD.
E di questa, ne vogliamo parlare ?
http://imageshack.us/photo/my-images/402/manqt.jpg/

Sono d' accordo con quanto scritto da Rimatt su Piccatto, Roi e Freghieri; aggiungerei che l' unico disegnatore -fra i pilastri di Dylan- che non ha mai rinnovato il proprio tratto ma che ha sempre mantenuto una qualità altissima (se corre, proprio non si vede) è Brindisi.
Stano è fuori dalla discussione, ogni suo lavoro è un' opera d' arte, ma solo lui può permettersi di non rispettare i tempi serrati che gli altri hanno.

Fra parentesi, anche a me il Piccatto minore piace più del Roi minore (infatti non mi sono affatto dispiaciute le illustrazioni de L' imbalsamatore, mentre La piramide capovolta mi ha fatto piangere al pensiero di ciò che Roi è veramente).


Il tratto di Freghieri in effetti non è l' ideale per DD, eppure Accadde domani non potrei immaginarlo disegnato da nessun altro.
E poi Freghieri, almeno ai bei tempi, era un maestro delle scene splatter (vedi Armageddon!).

Freghieri, IMHO, ha bisogno del suo tipo di storie, e soprattutto ha bisogno di disegnarle bene. Basta vedere, guardando alle storie più recenti, Il Guardiano del Faro: alcune tavole sono da brivido.

appunto, nemmeno io arriverei a definire freghieri poco adatto a dd

è che come in tutte le altre cose umane riconoscenza non fa rima con realtà

E' adatto, ma come tratto rispetto ad altri non è l' ideale al livello di attitudine horror. Ciò non vuol dire che non sappia disegnare un fumetto horror. E poi per le atmosfere onirico-surreali rimane grandioso, grazie soprattutto ad un uso della luce magistrale.
FINE OT, qui si parla di Piccatto.

Disegnatori più o meno storici.
I disegnatori storici hanno perso quasi tutti lo smalto dei tempi migliori ad eccezione di Stano e Brindisi che hanno mantenuto in maniera inalterata la grande qualità artistica (anzi quest'ultimo é notevolmente migliorato).
Il segno di Piccatto si é molto involuto come quello di Dall'Agnoll.
Roi lavora da troppi anni di mestiere, sicuramente un gran bel mestiere, ma niente a che fare con i suoi primi anni nella serie.
Anche Casertano di recente ha cambiato molto il suo tratto, la nuova tecnica utilizzata é sicuramente ineccepibile dal punto di vista grafico (resta un eccellente disegnatore), ma il passaggio ad un'esecuzione più realistica e dettagliata con l'utilizzo di intrecci complessi, a mio parere, lo appiattisce nel panorama generale dei disegnatori italiani. E' quasi diventato uno dei tanti anonimi disegnatori bravi, preferivo molto di più il suo indistinguibile ed esclusivo segno umoristico, anche se qualche volta eccessivo.
Dimenticavo Freghieri, anche per lui di recente molti albi non hanno il fascino dei tempi migliori, ma per me resta uno dei più fantastici disegnatori della serie. Il suo, nei peggiori dei casi, resta sempre un lavoro di grande sensibilità. Freghieri é intoccabile.
Mari é il classico dolce amaro, la parte che non ti piace del suo segno finisce sempre con l'affascinarti. Il suo resta un segno sensibile e dotto.

Avevo dimenticato Montanari e Grassani. Il tratto "ingenuo" della coppia di disegnatori funzionava benissimo nei primi anni della serie quando Dylan Dog era anch'esso più ingenuo nel senso meno dettagliato in tutti i suoi aspetti psicologici e caratteriali.
Sotto questo punto di vista la prima storia doppia della serie "La dama in nero" ed "Il Castello della paura" é un vero capolavoro, ma molto belli sono stati Le notti della luna piena, Killer, Riflessi di morte, La zona del crepuscolo ed Il ritorno al crepuscolo.
Oggi il loro tratto, comunque al servizio della storia, ha perso le sue motivazioni.

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Dall'Agnoll non si è involuto, ha cambiato stile.

È molto più umoristico/caricaturale ora rispetto agli esordi.

l'involuzione di piccatto e casertano è recente

anche loro hanno cambiato stile durante le collaborazioni barbatiane, si vede che li ha ispirati

freghieri è adatto eccome a dylan dog con le sue atmosfere oniriche e rarefatte...quando ha voglia di disegnare e non va ai 300 all'ora, intendiamoci.