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Paola Barbato http://www.cravenroad7.it/forum/viewtopic.php?f=12&t=2883 |
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Autore: | Lord Blendings [ dom gen 08, 2017 4:59 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Paola Barbato |
wolkoff ha scritto: Per il resto speriamo che questa cosa della "felicità non meritata" non debordi su qualche episodio di Dylan, perché sinceramente lì sarebbe un ennesimo piagnisteo che eviterei... per quanto se ne sia avvertita l'antifona già in qualche storia recente NON DEDICATE TROPPO TEMPO AI MIEI ALOHA Ma se son 30 anni che la stanno facendo a torroncino con l'infelicità di Dylan, ora si dovrebbe pure lamentare di una (presunta) felicità non meritata??? Vi prego, impiccatemi da un cavalcavia che dà su una ferrovia trafficata se mai dovesse uscire roba simile |
Autore: | lorenzo s. [ gio dic 14, 2017 7:39 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Paola Barbato |
sulla grande ristampa sto rileggendo gli episodi della barbato e devo dire che sono ancora belli, praticamente lei da sola mi aveva convinto nei primi duemila a riprendere dylan dog che avevo abbandonato a metà novanta, poi sempre allora ho scoperto dampyr, napoleone, julia, brendon, secondo me quel periodo è stato il migliore per la bonelli... |
Autore: | Dear Boy [ ven dic 15, 2017 1:51 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Paola Barbato |
Uh, cosa mi era sfuggito! Paola BLArbato una volta ha scritto:
E' come i Grandi Antichi, una roba primigenia, ce l'avevo da bambina, molto molto piccola, quella certezza di non essere abbastanza per attirare l'attenzione, e quindi facevo il doppio, il triplo, i salti mortali. Ogni volta che qualcuno che stimo mi dedica più di un neurone vado in tilt, figure di merda come piovesse. Tipo quando Ortolani mi rituitta. O Bevilacqua mi dice "a cena stiamo vicini". O Gipi mi riconosce. O Zerocalcare mi tratta come una collega. Ogni volta penso che è uno scherzo alla Carrie e ora mi cadranno addosso le latte di sangue. Oppure penso che loro sanno qualcosa che io non so, tipo che verrò falciata da un morbo divorante entro le prossime 12 ore. Non mi capacito che siano gentili. Non capisco perché mi stiano ad ascoltare, perché mi rispondano, perché mi facciano i sorrisi senza poi farmi facce alle spalle (ho chi li controlla). Solo di Tiziano e Cristina mi son fatta una ragione, perché loro sono buoni e amano i cani, e quindi posso capire che pat pat sulla testa lo facciano anche a me. Non ci credo. Non riesco a crederci. Non penso di meritarlo. E in maniera più subdola questo si estende a tutta la mia vita, se succede qualcosa di bello io mi attrezzo subito per la botta del karma, perché di certo non me lo sono mai guadagnato, e nella fortuna non credo. Ci sono vite peggiori. Ma anche stare acquattata con le mani sulla testa in attesa del colpo non è che sia una bellezza. Io adoro la falsa modestia |
Autore: | the Imp [ sab dic 16, 2017 2:14 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Paola Barbato |
ma tu vivi facendo questo nella vita come sul forum? |
Autore: | Kramer76 [ lun set 07, 2020 8:42 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Paola Barbato |
classifica aggiornata 1. MEMORIE DAL SOTTOSUOLO 2. Lo specchio dell'anima 3. Nebbia 4. Il seme della follia 5. Il prezzo della morte 6. La seconda occasione 7. Tueentoun 8. L'ultimo arcano 9. Sciarada 10. Il senza nome dio salvi la regina di dylan dog! |
Autore: | skeletor [ lun set 07, 2020 9:43 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Paola Barbato |
è passata una vita da quando la chiamavo la salvatrice. |
Autore: | wolkoff [ lun set 07, 2020 10:53 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Paola Barbato |
Kramer76 ha scritto: 1. MEMORIE DAL SOTTOSUOLO 2. Lo specchio dell'anima 3. Nebbia 4. Il seme della follia 5. Il prezzo della morte 6. La seconda occasione 7. Tueentoun 8. L'ultimo arcano 9. Sciarada 10. Il senza nome Non so se è una cosa tipo "trova l'intruso"... o meglio "nota la lacuna"... ma in questa lista mancano almeno due pezzi da 90 (senza paura) come Necropolis e Oltre quella porta. A me piacciano molto anche Il sonno della ragione e il Il tocco del diavolo sulla regolare. Sottovalutate storie non eccezionali ma molto brillanti fuori dalla regolare come Il dogma, Pete Brennan, e Chiamata dall'Inferno. Potete ricoprirmi di fischi ma Nebbia oltre il 7 1/2 non vado: nauseante per oltre un terzo per quella stucchevole convivenza cuorecuore col fisioterapista. |
Autore: | skeletor [ mar set 08, 2020 11:12 am ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Paola Barbato |
nebbia mai piaciuta. |
Autore: | Kramer76 [ gio set 24, 2020 7:21 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Paola Barbato |
BARBATIADE Sottosopra: non l'ho letta 63. La lunga notte: un genere di storia che non è nelle mie corde 62. Esercizio numero 6: storia scialba e senza senso 61. La variabile: storia insopportabile, incomprensibile 60. Morbo M: brutta, sgangherata, senza senso, irriconoscibile 59. Il crollo: storia rischiosa, tanto fumo e poco arrosto 58. Il santuario: troppo fiabesca, troppe pagine 57. Sally: non mi piace vasco rossi... 56. Cose perdute: innocua, ma noiosa 55. I figli dell'illusione: innocua, ma noiosa 54. L'esodo: troppo fiabesca 53. Il bianco e il nero: troppo fiabesca 52. La morta non dimentica: troppo trash 51. Eterne stagioni: fumosa, non l'ho capita 50. Il numero duecento: troppo melodrammatica 49. Il settimo girone: troppa retorica 48. Chi muore si rivede: divertente, rovinata dal finale 47. Gargoyle: simpatica e nulla più 46. Nessuno è innocente: simpatica e nulla più 45. Baba Yaga: simpatica e nulla più 44. Remington House: simpatica e nulla più 43. La peste: fumosa, però classica 42. Medusa: discreta, finale un pò trash 41. Il giardino delle illusioni: discreta 40. Phobia: discreta, penalizzata dai disegni 39. Il pifferaio magico: discreta, un pò troppo fiabesca 38. Il primordio: discreta, a prescindere da john ghost 37. Giochi innocenti: discreta 36. Il mondo perfetto: discreta 35. Gli abbandonati: buona, sottovalutata 34. In nome del padre: buona, ma un pò troppo melodrammatica 33. Chiamata dall'inferno: buona, commedia barbato style 32. Il sangue della terra: buona, divertente 31. La follia di Pete Brennan: buona, divertente 30. Videokiller: buona, divertente 29. Il capobranco: buona, sottovalutata 28. Il tocco del diavolo: un pò antipatica, ma buona 27. Il cadetto: buona 26. Il cimitero dei freaks: sgangherata, ma divertente, buona 25. Ancora un lungo addio: un buon remake 24. Il dogma: buona, barbato style 23. La caduta degli dei: buona, barbato style 22. ...e cenere tornerai: buona, barbato style, stimolante 21. Il gioco dell'amore e dell'odio: buona, barbato style 20. La predatrice: gioiellino, barbato style 19. Qualcuno nell'ombra: ottima 18. Mai più, ispettore Bloch: ottima, divertente, incompresa 17. Requiem per un mostro: ottima, sclavi style 16. Necropolis: ottima 15. Il sonno della ragione: ottima, stimolante, toccante 14. La scelta: ottima, stimolante 13. Oltre quella porta: ottima, stimolante 12. Anime prigioniere: ottima, quasi eccellente 11. L'uomo dei tuoi sogni: ottima, quasi eccellente 10. IL "SENZA NOME" classico soggetto barbatiano in cui un dylan in crisi deve riscoprire sè stesso, come in "...e cenere tornerai" ma con una sceneggiatura molto più ironica sono quattro/cinque mini-episodi raccontati con vera MAESTRIA, approfittando del largo spazio concesso dal gigante a storia unica il migliore, a mio avviso, è quello delle sartine, un piccolo capolavoro alla arsenico e vecchi merletti, ma mi piace molto anche il primo nel grand guignol che mi ha ricordato la famosa commedia di lillo e greg "il mistero dell'assassino misterioso" che esordì sulle scene 4 anni prima è una riscoperta quasi metafumettistica dell'old boy che abbiamo sempre amato, con tanti omaggi al passato (anche il signore del silenzio, il cane infernale) il collante tra i vari raccontini è talvolta ottimo (il groucho gastonizzato), talvolta meno riuscito (la fumosa questione del "senza nome" del titolo) alessandrini forse poco costante, in alcuni momenti ricorda l'ultimo piccatto (il finale fantasy di "il pifferaio magico"), ma è pur sempre alessandrini se la storia è una goduria e uno spasso lo si deve anche allo stile sornione del papà di martin mystere... controfinale che si ricollega a "oltre quella porta" e anticipa lo xabaras del ventennale... 9. SCIARADA con un titolo così era lecito aspettarsi una storia molto verbosa, invece lo spiegone inizia solo a pag.90, a differenza che in altre storie dell'autrice storia ricca di tensione, con un momento topico memorabile (l'alzabandiera) e un personaggio magnetico come angelique, una lecter femminile... la versione barbatiana/piccattiana della terza faccia meddiana, che viene richiamata in una battuta di bloch, poi ripresa da dylan... 8. L'ULTIMO ARCANO la magica coppia BARBATO-MARI ci riporta al vero, brulicante, mondo di dylan dog... l'inizio è di quelli memorabili, agghiacciante, emozionante ma da ricordare anche il tumore "contagioso", la fuga di gas e la parte finale con il paroliere che si ribella al cantante pop latino... un gioco ipertrofico e infantile fotografato dal cinico sarcasmo della cartomante marie-victorie de saulner-coty detta "mavì" personaggio irritante come quelli di "il tocco del diavolo" e inquisitorio nei confronti di dylan... che però alla lunga diventa simpatica... a modo suo... dylan si rifiuta di fare sesso (del resto lei è un pò troppo morticia...), ossessionato dall'indagine sino al finale enigmatico, aperto e interattivo 7. IL SEME DELLA FOLLIA la prima storia d'amore dylaniana firmata barbato non poteva che sfociare in un trauma... si parte subito forte, in medias res con angoscianti tavole in flashback dai bordi neri, un dylan incasinatissimo disposto a tutto... memorabile la resa dei conti, alta tensione in cui anche l'assurda illusione ottica, la solita picchiatella assassina e il relativo spiegone-fiume funzionano a meraviglia bello il rapporto padre-figlio tra dylan e bloch e da ricordare anche il personaggio di bloody murray, ispirato a marilyn manson... quanta acqua è passata sotto i ponti da "golconda la grande baraonda" e menate simili prova perfetta anche per piccatto, con una chicca: quadrupla di pag.73, in altro a destra... 6. TUEENTOUN per me è una delle migliori storie della barbato e una delle migliori storie degli ultimi 10/15 anni, mi ricorda la barbato degli esordi, per i disegni di brindisi... ...e per la sua ricchezza di idee che si traduce in una verbosità inarrestabile, in uno spiegone fiume che mi ha tenuto incollato alla pagina un surreale e morboso crocevia tra "memorie dal sottosuolo", "la casa degli uomini perduti" e le classiche trasferte in provincia di dylan e groucho... tante metafore che fanno riflettere: la comunità xenofoba e allo stesso tempo xenofila, la staffetta tra la vita e la morte, il ricorrente numero 33 tanti i pugni allo stomaco: la scena "madre" dell'omicidio a pagina 131, con killer e vittima in una posizione particolare, quasi scultorea... il tronco umano, l'aborto clandestino, le uccisioni a sangue freddo degli anziani per ristabilire l'ordine, il modo malato in cui si parla di sesso il personaggio tristissimo della donna uccisa che si fa inseminare da chiunque, una triste formica regina di un folle formicaio in via di estinzione... ...e l'assassino che, alla fine, è la persona più lucida di tutti... spazio anche per groucho e per l'ironia (dylan sceriffo) 5. IL PREZZO DELLA MORTE e pensare che qualcuno l'ha scambiato per un esangue "gialletto" che declassa dylan dog a succursale di julia..... questo GIOIELLO dimostra invece che il personaggio poteva?) benissimo camminare sulle proprie gambe anche senza il suo creatore è una macchina PERFETTA, un'anomala storia sui serial killer con i suoi indizi a vuoto, le sue assenze, gli apparenti buchi narrativi... la sua atmosfera "glaciale", non solo per la trasferta in groenlandia... le sue mini-storie di ordinaria malinconia dylaniana freghieri non al meglio, ma il suo stile si adatta al tipo di storia... copertina molto bella nel periodo forse migliore di stano... 4. NEBBIA paola barbato colpisce ancora... argomenti scabrosi come in "il sonno della ragione" (la malattia, il coma) e nella chiaverottiana "l'antro della belva" (la violenza sui minori) trattati, naturalmente, con la consueta classe cristallina e nel nobile intento di stimolare una riflessione... perfetto il coinvolgimento di dylan, sofferente e giustizialista, perfetta l'atmosfera, grazie anche agli straordinari disegni di brindisi, con molte "licenze" alla gabbia bonelliana... rimangono scolpiti nell'immaginario questo assassino manipolatore, in tutti i sensi, e soprattutto il parco come classico luogo dell'orrore, senza eccessi fantasy, lo spiegone si poggia sul "non detto" e sul "non visto" ...certo, si può discutere sull'affermazione "l'omertà talvolta è più ripugnante del delitto", quando il delitto è la pedofilia... ed è forse poco credibile l'espediente dei testimoni distratti e menefreghisti... ma è una semplificazione tipicamente dylandogghiana... 3. LO SPECCHIO DELL'ANIMA dopo pochi numeri dall'esordio, arriva subito il primo capolavoro di PAOLA BARBATO disegnato inevitabilmente dal grande MARI è il primo capitolo delle sue personali memorie dall'invisibile, rompighiaccio di una nuova golden age dylaniana, durata purtroppo troppo poco una paranoica QUARANTENA che progressivamente conduce dylan dog a vestire i panni iconici del serial killer joe montero in bilico tra romanticismo (fa capolino anche il capitano achab) e slasher classico (i vari strumenti usati negli omicidi) dylan dog va in tilt dal punto di vista esistenziale ma in realtà riscopre sè stesso, torna ai fasti di un tempo (occhio all'utilizzo perfetto di BLOCH) tutto questo all'insegna dello spiegazionismo, è vero... ma senza la retorica di sclavi e dei suoi succedanei... la copertina un capolavoro nel capolavoro... 2. LA SECONDA OCCASIONE curioso come la barbato sia andata a recuperare un chiaverotti dimenticato e sottovalutato come "l'uomo che vendeva il tempo" e ne abbia tirato fuori un capolavoro, con un CASERTANO straordinario, un assaggio lo avevamo avuto con "il persecutore"... dopo "oltre quella porta" e "il giardino delle illusioni", prosegue il gioco al massacro, processo a dylan dog che culmina nella scena-madre l'eterno pallino barbatiano sul rapporto tra dylan e le donne, un prologo che colpisce duro.... ambientazione minimale ma particolare (la casina in muratura, la fogna) 1. MEMORIE DAL SOTTOSUOLO dopo "lo specchio dell'anima" la barbato vola ancora più in alto, e lo si capisce subito da tante cose il titolo, tra dostoevskij e memorie dall'invisibile... il folgorante prologo sul clan dei pennycoat... hezel... è la zona del crepuscolo barbatiana, terreno fertile per il dylan dog originale, tra necrofilia e femminicidio... henna non è la solita picchiatella assassina che riesce a infilare una poco credibile serie di delitti, è qualcosa di più... uno dei personaggi femminili migliori della serie e non poteva che essere scritto da una donna dylan si lascia andare ad una liberatoria parolaccia ("figlio di puttana") ma anche stavolta niente sesso ma soprattutto niente retorica di sclavi e succedanei, che ha rotto le scatole... e chi se ne frega dello spiegazionismo... lo stile di casertano si fa più grottesco, ma a me piace un sacco lo stesso copertina stupenda a suggellare il tutto THE END |
Autore: | Aleksandr [ gio set 24, 2020 8:58 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Paola Barbato |
La mia top 10 barbatiana grosso modo sarebbe: - Lo specchio dell'anima - Necropolis - Memorie dal sottosuolo - Il senza nome - Il seme della follia - Il prezzo della morte - Sciarada - Tueentoun - La seconda occasione - Qualcuno nell'ombra |
Autore: | wolkoff [ gio set 24, 2020 9:58 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Paola Barbato |
Io Necropolis e Oltre quella Porta non le escluderei mai da una mia eventuale top-ten. Viceversa Nebbia è una delle cose più sopravvalutate di Paola: buona per 2/3, poi quella convivenza col fisioterapista è urticante quanto una lampreda nelle mutande. Da rivalutare, in positivo, Il Tocco del Diavolo, Qualcuno nell'Ombra, La scelta, e il Dogma tra i capisaldi senza clamore. Recentemente mi sono piaciute molto La Caduta degli Dei e (meno) Eterne Stagioni, mentre molto scadenti Il sangue della terra, Il primordio (forse il peggior inedito di Paola)...e cenere tornerai. Pete Brennan è molto azzeccata, e andrebbe pure letta come (raro) esempio di humour barbatesco Chiamata dall'Inferno |
Autore: | Jones [ gio set 24, 2020 10:58 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Paola Barbato |
Le mie preferite: Memorie dal sottosuolo; Tueentoun; Il prezzo della morte; Aggiungo anche una storia extradyd per chi come me apprezza il genere delle tre sopra: Le storie n.40 - I sogni dei morti; |
Autore: | rimatt [ lun gen 04, 2021 12:55 pm ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Paola Barbato |
In queste settimane sto riscoprendo la Barbato romanziera, che gradisco alquanto (Mani nude è stato un colpo nello stomaco che non ho mai dimenticato) ma che chissà perché negli ultimi anni (lustri, più che altro...) avevo sempre ignorato. Buono Il filo rosso, molto buono (fin dove sono arrivato) Non ti faccio niente. Gli altri sono lì sul comodino che aspettano. Curiosità: nei ringraziamenti di Vengo a prenderti, ultimo titolo della Nostra, Paola cita le sue "tre colonne: Mauro, Cristina, Tiziano". Penso che sappiamo tutti a chi si riferisce; certo che, alla luce dell'evidente fatto che continua ad avere ottimi rapporti con il Tiz, mi stupisce ancor di più che quando le è stata proposta non abbia accettato la curatela di Dylan... |
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