<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Mirco</i>
<br />juan scusa ma questi ultimi post li trovo deludenti. Tu rappresenti la critica perche' UBC è il maggior sito di critica su internet, non puoi venire poi a dirci che non conosci i meccanismi interni alla bonelli. E' come se un arbitro di calcio non conoscesse la regola del fuorigioco.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Mirco, non scherziamo, 'sta cosa non sta nè in cielo nè in terra: io non rappresento proprio nessuno se non me stesso. Non sono un "arbitro" neppure nella fantasia più psichedelicamente distorta, e di certo <b>NON</b> sono tenuto a conoscere i meccanismi interni della Sergio Bonelli Editore, ma che siamo matti? Ti dirò di più: a me lettore interessa solo l'albo finito. Un albo firmato da Tal dei Tali è farina del sacco di Tal dei Tali (sotto supervisione di chi ti pare, ma non oltre una normale supervisione). Se così non è, allora forse sarebbe bene che Tal dei Tali NON lo firmasse, non credi?
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Forse Dylan Dog è un discorso a parte, ma capire il personaggio e le storie che vengono scritte significa cercare di comprendere anche i meccanismi editoriali che ci sono dietro, non si possono ignorare.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
No, amico mio. Un conto è "capire" il personaggio, un altro le meccaniche redazionali, di cui come lettore NON sono tenuto a sapere nulla, e in ultima analisi, ripeto, nulla mi importa. Se in un albo firmato tal dei Tali accade qualcosa, è di ben relativa importanza che quella cosa sia voluta invece da Pinco Pallino: l'unico dato certo e RILEVANTE è che la cosa accade.
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Paola sin dal 200 ha detto chiaramente che qualsiasi particolare che fa parte del passato di dyd è stato deciso da Sclavi, nel 200 le sono state date delle indicazioni su come costruire il passato di dylan dog e lei ha svolto il suo compito. Ed è per questo che il 200 non mi è piaciuto tra l'altro.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
E il 200 è un albo particolare (come anche quello del ventennale, ammettiamolo), mi sta bene. Il resto?
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Non puoi dire che sul tamburino c'e' il suo nome e che quindi lei si deve tenere le sue responsabilita', perche' le responsabilita' non sono sue, sono di quella che paola chiama la sacra triade che decide.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Ah, va bene. Allora però per rispetto dei lettori sarebbe opportuno che fosse chiaro che l'autore del soggetto di quell'albo NON è chi lo ha firmato. Non solo, ma a questo punto devo cominciare a considerare l'ipotesi che l'autore dei soggetti può essere sempre e comunque un altro?
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Hai sbagliato obiettivo, (...) <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
A quanto pare sì. Io infatti mi basavo su quanto certificato nei crediti delle storie che vengono pubblicate, ma non essendo così, è ovvio che i responsabili siano altri.
Come lettore, però, per me non cambia assolutamente nulla se il responsabile è Pinco Pallino invece che Tal dei Tali come sta scritto in evidenza sugli albi.
Parlare di ricerca del capro espiatorio, poi, è veramente ridicolo: non addosso colpe a nessuno, nè esistono "colpe" in una faccenda legata a un fumetto che cambia: non stiamo parlando di catastrofi ambientali. Tuttavia, anche in una discussione sui passatempi sarebbe auspicabile rispettare la logica e i fatti, tanto per farci l'abitudine e così non rischiare di non incorrere negli stessi sfondoni quando si fanno discorsi più seri.
V.
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