Cravenroad7

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MessaggioInviato: gio nov 17, 2005 1:15 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Goblin</i>
<br />quote:
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Sì, al n.20 potrebbe accadere, al n.224 molto, molto più difficilmente. Inoltre, JD è una serie nata in continuity, che quindi ha creato da subito un proprio pubblico interessato a seguire quella continuity, Dylan Dog ha un pubblico dieci volte più vasto, e formato in non piccola parte da lettori occasionali, che magari non leggono tutti gli albi. E quelli dopo un po' te li giochi con una stretta continuity.
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basta cogliere la differenza tra "stretta" e "blanda" , Si puo' fare una stretta continuity senza modificare piu' di tanto le caratteristiche del personaggio , si introducono personaggi secondari i quali la fanno loro da collante tra le storie , Dylan Dog ne rimane influenzato , ma rimane se stesso , d'altronde nessuno è sempre coerente a fronte di situazioni diverse.
I lettori di Dylan Dog sono molti , ma in calo di interesse , quindi finchè sono in molti bisogna dare uno scossone, se si aspetta quando sono pochi non se ne accorge nessuno. E poi la storia che ha avuto piu' successo "oltre quella porta" è quella che ha fatto un tentativo di scossone. Quindi vedi tu
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Una continuity stretta modifica profondamente le caratteristiche del personaggio, particolarmente se tale continuity è centrata proprio su di lui. I lettori di DD sono molti e in calo: bisogna fare attenzione a recuperarne, invece che ad esaltarne un nucleo sempre più ristretto.

V.


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MessaggioInviato: gio nov 17, 2005 1:17 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Ginky</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Juan Galvez</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Ginky</i>
<br />ma se la continuity non c'è mai poi la testata finisce in un limbo

<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">E questa dove l'avresti scovata? [8D]. Tex, come dimostra Boselli, è un personaggio freschissimo, e ha 40 anni più di DD sul groppone.

V.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

appunto. mica lo vogliamo far diventare come tex, che è finito in un limbo.

<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Precisiamo. Seppur in calo, dovuto ad anni ed anni di storie scritte da Nizzi in modo sempre più svogliato e pedestre, Tex resta - e di gran lunga - la testata italiana più venduta. Come DD la seconda. Nessuno dei due è nel limbo, ma nonostante le loro dimensioni si rischia di farcele finire.

V.


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MessaggioInviato: gio nov 17, 2005 1:24 pm 
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ok

ostelatin cocco, miglio, cocco, miglio, cocco, miglio...


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MessaggioInviato: gio nov 17, 2005 1:44 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Juan Galvez</i>
<br />
Una continuity stretta modifica profondamente le caratteristiche del personaggio, particolarmente se tale continuity è centrata proprio su di lui. I lettori di DD sono molti e in calo: bisogna fare attenzione a recuperarne, invece che ad esaltarne un nucleo sempre più ristretto.

V.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

I lettori di DD sono in calo perchè la struttura Cliente - indagine - serial Killer/mostro è temo troppo ripetitiva , uno stacco per un periodo di continuity non farebbe male , inoltre non si possono paragonare i lettori di Tex a quelli di DD , i lettori di Tex sono quasi tutti irriducibili affezionati , quelli di DD sono piu' giovani e piu' facilmente cambiano anche se c'è una parte di irriducibili , e quelli non li perdi con un po' di continuity


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MessaggioInviato: gio nov 17, 2005 1:52 pm 
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appunto è proprio questo quello che io intendevo come limbo. la ripetitività, la monotonia, che si è sviluppata nella serie. sembra che il tempo non va avanti

ostelatin cocco, miglio, cocco, miglio, cocco, miglio...


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MessaggioInviato: gio nov 17, 2005 2:04 pm 
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Sono le storie da ravvivare, non una struttura della serie chiaramente vincente.

V.


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MessaggioInviato: gio nov 17, 2005 2:23 pm 
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Iscritto il: mar dic 30, 2003 9:45 am
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Paola, Tiziano con voi parla mai di continuity, magari nelle pause caffè?[:)]

__________
Sono gli anni, i mostri...gli anni che passano...


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MessaggioInviato: gio nov 17, 2005 2:29 pm 
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Iscritto il: ven lug 29, 2005 8:54 am
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by john browning</i>
<br />Paola, Tiziano con voi parla mai di continuity, magari nelle pause caffè?[:)]

__________
Sono gli anni, i mostri...gli anni che passano...
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Come pause caffe , lavorano mica a casa la maggior parte degli sceneggiatori?


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MessaggioInviato: gio nov 17, 2005 2:34 pm 
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Lo so, era un modo scherzoso di dire "quando si vedono di persona", poichè da quello che ho capito ogni tanto Sclavi lo vedono[:D]

__________
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MessaggioInviato: gio nov 17, 2005 4:09 pm 
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tanto hanno detto che le storie per i prox due anni sono pronte poi ci godiamo il ritorno di Sclavi , poi vedremo...


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MessaggioInviato: gio nov 17, 2005 5:54 pm 
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Iscritto il: mar nov 15, 2005 1:42 am
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Ho letto con soddisfazione le ultime 3 pagine (sono contento che il dibattito abbia riscosso successo) e volevo rispondere a Paola. Non importa se non vai a leggere ciò che avevo scritto nell'altro topic tanto essenzialmente sono le stesse cose che ho provato a dirti. Riuscendoci in modo non del tutto soddisfacente lo ammetto. Sono cmq molto d'accordo con Juan Galvez (chiunque egli sia) sulla storia della continuity. E sono d'accordo con te quando ammetti di essere presuntuosa (forse). Hai tralaltro citato 3 dei 4 Dyd di cui avevo parlato. "Il tocco del Diavolo" non ce l'hai messo. Ora: immagino che i tempi sono diversi per ogni storia, ma io non ho mai parlato di tempo, anche perchè io non leggo più i Dyd in ordine di uscita da almeno 3 anni. Il mio intervento era mirato a qualcosa di più profondo: in pratica non lo fai spesso, ma lo fai, e secondo me sbagli. Di questo possiamo parlare, e dato che la mia opinione non è statica, vorrei che la tua risposta non sia difensiva come la prima (che ne aveva ben donde), ma se ti va mi piacerebbe discuterne (in fondo è per questo che esiste questo topic, credo...)


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MessaggioInviato: gio nov 17, 2005 7:10 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
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Località: Napoli
Ciao Paola, torno a scocciarti by forum:
1)Ho letto il seme della follia molto tempo dopo la sua uscita.
Volevo chiederti a cosa si riferiva l'introduzione di Marcheselli quando dice che la copertina dell'albo non ha attinenza con fatti di cronaca.
Dal tono sembra riferirsi a qualcosa di importante, ma non mi viene in mente niente.
Tu te lo ricordi?
2)Ho letto di recente "gente che scompare".
Rileggendo il numero 200 mi è venuto un dubbio:
Ma lo Xabaras che vende il galeone è il nostro Xabaras, o uno Xabaras di un'altra dimensione?

I cimiteri sono pieni di persone insostituibili


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MessaggioInviato: gio nov 17, 2005 9:47 pm 
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Iscritto il: sab ott 25, 2003 11:07 pm
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The Imp, non esiste un "nostro" Xabaras, esiste SOLO uno Xabaras nato in un'altra dimensione. Qui esiste (o esisteva) un uomo che era il parallelo dell'uomo (unico, buono+malvagio) che nel 1700 era stato il padre di Dylan. Quell'uomo si è spaccato in due nel n?100 ma SOLO in quella dimensione, nella nostra è rimasto intero.

Quanto a "Il seme della follia" e a Murray, all'epoca dell'uscita dell'albo c'erano state le contestazioni delle "mamme rock" o simili contro Marylin Manson, e c'erano stati concerti cancellati e roba simile. Tutto successo a ridosso della pubblicazione, ormai non si poteva tornare indietro e da qui l'editoriale esplicativo.

Ora dò un'ultima risposta a Luca e Juan e poi la chiudiamo qui (questo è un topic di domande, non di discussioni. Anche se la discussione tra voi ci sta benissimo, io evito di parteciparvi troppo, proprio perchè non voglio assumere posizioni sgradevoli tipo "lo strapotere dell'autore" e "l'onniscienza dell'autore"). Juan so che non cambierà idea, e anche Luca non mi dà l'impressione di essere flessibile. Comunque sia ecco: sì, Tiziano lo sento ogni tanto, più che vederlo. E Tiziano non la pensa affatto come Juan. A volte tu (Vincenzo) ti esprimi come se tu e Tiziano aveste un rapporto elitario, e fai molta teoria su chi sia e cosa rappresenti Dylan Dog. Quello che Dylan Dog è diventato nella naturale evoluzione del fumetto, con il boom degli anni '90, le tesi scritte su di lui, il fatto che sia diventato un fenomeno e anche un'icona, non necessariamente rispecchia le intenzioni di Tiziano. Ciò che è stato un fenomeno di costume, su cui tu puoi e anzi devi parlare e discutere, non va confuso con quello che aveva in testa Tiziano quando ha creato Dylan. Gli si fa torto dicendo così. La distinzione VA FATTA. Perchè per Tiziano Dylan non è un'icona. Non è una archetipo, un prototipo, una figura astratta e intoccabile. Lui tutte queste pippe non se le è mai fatte. Ha creato un personaggio come piaceva a lui e ha raccontato le storie che lo interessavano. Quando gli si accenna a queste interpretazioni o storce il naso o se la ride. Se non c'è continuity è solo perchè all'inizio non si pensava che Dyd avrebbe superato l'anno di vita, ed è nato un po' così, con episodi autoconclusivi, comprimari fissi ricorrenti ma nessun presupposto per creare una serie che sarebbe durata vent'anni. Vedete però che quando Tiziano mi dà indicazioni per il 200 o per il ventennale, è la continuity quella che chiede. Col senno di poi oggi FORSE la continuity ci sarebbe eccome. Certo che iniziare ora, dopo quasi 300 storie, tra albi regolari, speciali, giganti, almanacchi e storie fuori collana, con una continuity stretta sarebbe sbagliato, anche se lo facesse Tiziano. Perchè è troppo tardi. Perchè ormai la serie è così. Ma la continuity BLANDA e l'UMANIZZAZIONE di Dylan (che, scusami Juan, ma qui sei tu vs Tiziano) sono ben accette. Anche perchè ciò che io (ed altri, ma va bene, qui parlo io e parlo per me) cerchiamo di RISVEGLIARE in Dylan sono caratteristiche che c'erano all'inizio e sono andate perse negli anni. Prima Dylan si buttava a capofitto nelle indagini e si faceva subito coinvolgere a livello personale, poi è diventato più freddo e distaccato. Io cerco di farlo tornare com'era. Non ci riesco? Beh, non sono Tiziano, "sento" cose diverse e cerco di trovare un compromesso. Ormai Dylan non può più invecchiare, non può sposarsi o avere figli, cose simili stravolgerebbero la serie. Ma non è nemmeno Will Coyote, che salta in aria ad ogni episodio e in quello dopo è vivo e vegeto. L'opinione comune di tutti è che il filo che lega Dylan al suo passato e alle vicende chave della serie resti, magari invisibile, in tutte le storie. Le comparsate di Xabaras io le vivo così, visto che si teme di utilizzarlo, perchè francamente anche se un lettore occasionale lo vede per qualche vignetta e non sa chi è non credo proprio che non comprerà un altro albo solo perchè non ha riconosciuto il personaggio. Non comprerà un altro albo perchè quello che ha letto non gli è piaciuto, questo sì. Ma se volete che Xabaras finisca nel dimenticatoio forse sarete accontentati, non sono io che decido. E la chiudo qui. Io continuerò a scrivere esattamente come ho fatto finora, Juan continuerà a pensare che sto tradendo il personaggio e Luca che sto sulla difensiva. Su questo voglio puntualizzare: io sono solo stanca. Stanca di dover giustificare o difendere o puntualizzare cose che è IL CREATORE della serie a volere. E non è che "me le lascia fare" perchè è scemo. Ogni volta che ho maneggiato la personalità di Dylan o il suo passato lui ha approvato le mie scelte e il mio lavoro. E sono cose che sa solo chi con Tiziano ci parla. Senza scadere nell'élite del "noi possiamo, voi no". E' solo lavoro.

http://www.cravenroad7.it/download/bin1/barbatofaq.zip


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MessaggioInviato: gio nov 17, 2005 10:32 pm 
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Iscritto il: gio ago 21, 2003 11:17 am
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
A volte tu (Vincenzo) ti esprimi come se tu e Tiziano aveste un rapporto elitario, e fai molta teoria su chi sia e cosa rappresenti Dylan Dog. Quello che Dylan Dog è diventato nella naturale evoluzione del fumetto, con il boom degli anni '90, le tesi scritte su di lui, il fatto che sia diventato un fenomeno e anche un'icona, non necessariamente rispecchia le intenzioni di Tiziano. Ciò che è stato un fenomeno di costume, su cui tu puoi e anzi devi parlare e discutere, non va confuso con quello che aveva in testa Tiziano quando ha creato Dylan. Gli si fa torto dicendo così. La distinzione VA FATTA. Perchè per Tiziano Dylan non è un'icona. Non è una archetipo, un prototipo, una figura astratta e intoccabile. Lui tutte queste pippe non se le è mai fatte. Ha creato un personaggio come piaceva a lui e ha raccontato le storie che lo interessavano. Quando gli si accenna a queste interpretazioni o storce il naso o se la ride.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Perdonami, Paola, ma questo non significa nulla. Quel che Sclavi aveva intenzione di fare e quel che lui pensa di Dylan Dog sono altro da quel che Dylan Dog in effetti è diventato e da quello che, nella realtà, Sclavi ha poi realizzato. Che a Sclavi piaccia o meno, che lo faccia ridere o gli faccia storcere il naso, Dylan Dog <b>è</b> un'icona. Questo non vuol dire, ovviamente, che Sclavi o chi per lui non possa intervenire sul personaggio. Lo può fare, legittimamente, visto che ne ha la facoltà. Lo può fare, con tutto quel che segue: stravolgimento dell'universo codificato del personaggio (codificato dagli albi che sono stati pubblicati, e che hanno molta più realtà delle intenzioni dell'autore Sclavi); rischio, modificandolo secondo certi parametri, di ripiegarlo su se stesso; e, alla lunga, rischio di portarlo a consunzione.

Insomma, Sclavi o chi per lui può fare ciò che vuole, ma è chiaro che se i cambiamenti si sostanziano in un profondo mutamento delle caratteristiche salienti del personaggio, quel che si andrà scrivendo non sarà più Dylan Dog. Sarà qualcosa di diverso, con lo stesso nome.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Se non c'è continuity è solo perchè all'inizio non si pensava che Dyd avrebbe superato l'anno di vita, ed è nato un po' così, con episodi autoconclusivi, comprimari fissi ricorrenti ma nessun presupposto per creare una serie che sarebbe durata vent'anni.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Appunto: il personaggio ha travalicato le intenzioni dell'autore e ha creato una realtà indipendente da queste. Certo, poi il personaggio è indifeso dalla volontà dell'autore...

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Vedete però che quando Tiziano mi dà indicazioni per il 200 o per il ventennale, è la continuity quella che chiede. <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Perchè vuole un personaggio altro, evidentemente. E' legittimo, ma sbagliato nell'ottica del personaggio originario.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Col senno di poi oggi FORSE la continuity ci sarebbe eccome. <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote"> Ma non c'è stata, Paola. Il dato reale è questo.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Certo che iniziare ora, dopo quasi 300 storie, tra albi regolari, speciali, giganti, almanacchi e storie fuori collana, con una continuity stretta sarebbe sbagliato, anche se lo facesse Tiziano. Perchè è troppo tardi. Perchè ormai la serie è così. Ma la continuity BLANDA e l'UMANIZZAZIONE di Dylan (che, scusami Juan, ma qui sei tu vs Tiziano) sono ben accette. Anche perchè ciò che io (ed altri, ma va bene, qui parlo io e parlo per me) cerchiamo di RISVEGLIARE in Dylan sono caratteristiche che c'erano all'inizio e sono andate perse negli anni. Prima Dylan si buttava a capofitto nelle indagini e si faceva subito coinvolgere a livello personale, poi è diventato più freddo e distaccato. Io cerco di farlo tornare com'era. Non ci riesco? <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote"> Un momento, Paola: l'umanizzazione errata a cui ho sempre fatto riferimento è quella del voler creare a Dylan un retroterra personale, una vera e propria storia passata, puntuale e precisa, che venga a scardinarne le caratteristiche iconiche. L'umanizzazione a cui fai riferimento qui sopra è invece parte delle sue caratteristiche iconiche da preservare. Ed è proprio quella che viene meno.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Beh, non sono Tiziano, "sento" cose diverse e cerco di trovare un compromesso. Ormai Dylan non può più invecchiare, non può sposarsi o avere figli, cose simili stravolgerebbero la serie. Ma non è nemmeno Will Coyote, che salta in aria ad ogni episodio e in quello dopo è vivo e vegeto. <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote"> No? Certo, non in modo così semplificato, ma neppure è troppo distante. Ed in questo risiede(va) la sua forza dirompente.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Io continuerò a scrivere esattamente come ho fatto finora, Juan continuerà a pensare che sto tradendo il personaggio e Luca che sto sulla difensiva. Su questo voglio puntualizzare: io sono solo stanca. Stanca di dover giustificare o difendere o puntualizzare cose che è IL CREATORE della serie a volere.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Paola, non è che devi <b>giustificare</b> alcunché. o difendere. Questo è un forum, non un tribunale. Si discute, non si giudica. Poi che a me piaccia precisare fino all'esasperazione è vero, ma fin quando la logica delle mie argomentazioni non trova smentite continuo a puntualizzare. E le intenzioni iniziali di Sclavi che non hanno avuto corso, non smentiscono in alcun modo la storia reale della testata.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"> E non è che "me le lascia fare" perchè è scemo. Ogni volta che ho maneggiato la personalità di Dylan o il suo passato lui ha approvato le mie scelte e il mio lavoro. E sono cose che sa solo chi con Tiziano ci parla. Senza scadere nell'élite del "noi possiamo, voi no". E' solo lavoro.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote"> Ma certo. Nulla di tutto questo toglie al fatto che di errori si tratti ;-)

V.


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MessaggioInviato: gio nov 17, 2005 10:56 pm 
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Iscritto il: sab ott 25, 2003 11:07 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"> Un momento, Paola: l'umanizzazione errata a cui ho sempre fatto riferimento è quella del voler creare a Dylan un retroterra personale, una vera e propria storia passata, puntuale e precisa, che venga a scardinarne le caratteristiche iconiche. L'umanizzazione a cui fai riferimento qui sopra è invece parte delle sue caratteristiche iconiche da preservare. Ed è proprio quella che viene meno.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Scusa Vincenzo, ma... sei stordito [^]? Tra tutte le cose che mi si possono imputare questa è l'ULTIMA! Dov'è che IO di MIA iniziativa avrei creato il suddetto retroterra personale? Nel 200? Sai bene che il 200 mi è stato commissionato. Ne "La scelta", che era un gioco, un "What if" e NULLA ha cambiato nell'universo della serie (anche se a te non è piaciuto perchè ti ho "usurpato" del diritto di immaginarti da solo le varie variabili -e ribadisco "MAH!" su questa tua obiezione-)? La piccola provocazione de "Il tocco del diavolo" (che anche quella verteva sulla PERSONALITA' di Dylan, i suoi rapporti con le donne e un ACCENNO a quando ha conosciuto Groucho)? Insomma, DOVE? Puoi dirmi che strapazzo Dylan, che lo faccio soffrire, che lo butto sempre in prima persona nelle avventure, che lo faccio scopare poco, che non sono il genio della battuta per Groucho, che spesso i miei comprimari mettono in ombra il protagonista... Ma a me del passato di Dylan non importa un ciufolo! Ne parlo quando mi viene detto di farlo. Punto. E quando faccio comparire Xabaras è solo perchè SECONDO ME mettere in soffitta un personaggio così affascinante, letteralmente SCOMPARSO dalla serie, sembra uno spreco immenso. Ma anche lì... compare, dice due frasi ad effetto e scompare. Io ho sempre amato la sua figura ambigua, ma non mi sono permessa di inventarmi una storia con lui protagonista, proprio per rispetto di quella frase: "Ci rivedremo un'ultima volta...". Insomma, Vincenzo, se mi accusi di essere IO a portare il vessillo dello spiegazionismo sul passato di Dylan mi fai un torto. E pure bello grande.

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