Cravenroad7

L'albo n°370 deve ancora uscire, e già ha creato danni...e ora come faccio senza le sue recensioni?!?
dal minuto 6.38 la tragedia...

So già cosa aspettarmi: un pippone sull'integrazione, sul fatto che non tutti quelli che si chiamano Ahmed o Abdul siano necessariamente terroristi, un paio di bigotti di destra, il senso di colpa dell'occidente e, solo per giustificare il logo in copertina, una spruzzata di paranormale che c'entra come i cavoli a merenda. E se un lettore sa già cosa aspettarsi, vuol dire che c'è qualcosa che non va. Qualcosa di molto grosso.
Certo, potrei anche sbagliarmi ma come si fa a sbagliare quando la stessa, identica, noiosa, ideologia, viene ribadita un albo sì e l'altro pure?!!

Insomma solite cose trite e ritrite (soprattutto ultimamente). Ecco perchè anche la copertina è trita e ritrita.

ma dai,
ma se comunque dylan dog diventa un personaggio che fa del buonismo e integrazione la sua nuova meta , mi scade anche per me.
tra l'altro con la brexit sarebbe un pesce fuor d'acqua.

già è vegano(vegetariano),
alla fine diventa uno di quei personaggi che nella realtà odio.



comunque a parte questioni buoniste , a me invece fa piacere che ci sia qualche aggancio alla realtà storica che stiamo vivendo.

Dovrebbe essere un momento drammatico, e invece sono qui a ridere come un cretino da due ore

Si preannuncia il ritorno di Dylan assistente sociale, difficile trattare un tema di così forte attualità senza scadere nella maniera.

dylan dog versione boldrini, speriamo di no ,
se no devo dare ragione al dylandogofilo

È pur vero che questi albi hanno sempre fatto parte del Dylan Dog canonico.
Difficile ignorare un tema come questo, specie se l'ambientazione dev'essere quella di una Gran Bretagna attuale e moderatamente realistica.
E lasciamo stare la Boldrini che non c'entra proprio nulla.

mah.

Ora diro una cosa che voi mi blasterete, pero pazienza.
Fermo restando che a me Cavenago piace ed é sicuramente meglio dell'ultimo Stano (per alcune sue ultime copertine, dire che sono tirate via é dire poco), io non capisco questo strapparsi i capelli e urlare al capolavoro e al genio ogni quindici secondi (non tanto su questo forum, in generale). A me pare che si sia già normalizzato, che le prime copertine su old boy siano già lontani fasti ormai irrangiungibili (penso a quella col Dylan affogato). Non so, sarà che lo stanno spremendo come un limone.

Senza andare troppo lontano, il signor Bilotta, senza sgomitare, senza urlare, senza rompere troppo i coglioni, con Fior su Mercurio Loi sta facendo copertine, che poi possono piacere o meno, ma che secondo me sono davvero originali, coraggiose, osanti, quasi suicide a livello commerciale per quanto sono no compromise.
Oppure il signor Chiaverotti, simbolo della vecchia guardia, della Bonelli che fu, cinquantadue anni (neanche tanto in realtà), con De Tommaso su Morgan Lost sta tirando fuori copertine che spesso sono bombe atomiche.
Se la Bonelli vuole fare cassa, io non capisco perché non prende la copertina de La trama di Oz pulita, vende il poster gigante a 7 euri con tiratura di diecimila copie e in quattro secondi tira su 70000 euri lordi a costi praticamente nulli. E con una operazione che a pelle verrebbe vista sicuramente più leggittima che vendere un fumetto identico con 16 cover diverse, cosa leggittima pure questa per carità, ma che contribuisce ad aumentare i problemi cardiocircolatori di una certa fetta degli appassionati di fumetti, pesando non poco sul Sistema Sanitario Nazionale.

Mi sembra una stima a dir poco ottimistica, considerando come è stato accolto l'esperimento delle cover concettuali in pop-art e in generale di qualsiasi digressione diversa dalla vignetta-che-rispecchia-il-contenuto. Con Cavenago siamo giunti a compromesso interessante fra rottura col passato e rinnovamento della tradizione, capirai che sarebbe stato impossibile chiedere un completo stravolgimento in stile De Tommaso o Fior. Per quanto riguarda lo smutandamento generale di chi urla alla cover capolavoro come se fosse un inappuntabile leitmotiv mensile, beh.. secondo me stai sopravvalutando il lettore medio di Dylan Dog che non è certo l'appassionato attento e curioso che interviene nel forum; basta volgere lo sguardo verso Facebook o l'indice hashtag #dylandog su Instagram per perdere fiducia nei confronti di un'intera generazione di lettori priva di argomenti e capacità di comprensione del testo.