Perché la sintesi è un dono prezioso. Fanne buon uso.

Vuoi fare un western horror? OK fallo e mandalo a Tiziano, vedi cosa ti risponde. E poi un western horror non è un western, è un horror ambientato nel west.

Se è già stato fatto allora di cosa ti lamenti?

Non nominiamo gli americani, per favore... È per colpa dei fumetti americani se siamo arrivati a questo punto!

Metacarpa senti, se vuoi discutere seriamente, bene, [edit rimatt, da qui in poi eliminerò ogni sia pur minimo attacco personale]. Parlando seriamente, [...] è chiaro che un plot hole è oggettivo, ma la "bellezza di un soggetto" è soggettiva. Non è come la bellezza del viso di un umano: se prendiamo Brad Pitt è oggettivamente bello, se prendiamo un Dylan Dog a caso può essere scritto bene e senza incongruenze o balloon posizionati male ma non piacere comunque perché magari non è il tuo genere o la tua "cup of tea". Se mi fai una vignetta da manga col tizio che parla prima a destra e quello che parla dopo a sinistra è un errore oggettivo, ricordo un'intervista a Boselli in cui raccontava un aneddoto di un francese che gli fece notare questa cosa e lui rispose che non ci aveva mai fatto caso. Quindi in un fumetto ci sono cose oggettive e cose soggettive, dire solo "storie buone" non vuol dire niente.

Quello della soggettività o meno della bellezza di un'opera è una questione scivolosa e complicata, su cui ammetto di non avere un'opinione granitica e senza sfumature, cosa che invece mi pare valga per te.