Cravenroad7

Dalla pagina facebook ufficiale di Dylan Dog (il sottolineato è mio).

"Cari dylaniati, il 22 settembre torna lo Speciale Dylan Dog. Questa volta, però, Alessandro Bilotta abbandona temporaneamente Il Pianeta dei Morti per visitare il passato insieme con Nicola Mari. Ecco la presentazione dell'albo di Roberto Recchioni:
Care creature dello spazio, lo Speciale Dylan Dog che potrete tenere tra i vostri viscidi tentacoli da giovedì 22 settembre è un viaggio nel tempo e nelle dimensioni che ci riporta indietro nel passato per proiettarci verso il futuro.
Il sempre straordinario Alessandro Bilotta abbandona (per il momento) la saga del Pianeta dei Morti e, insieme al maestro delle ombre e della sintesi Nicola Mari, torna a raccontarci le vicende del Dylan Dog diciamo così "normale" (le virgolette sono d'obbligo visto che le storie dell'Indagatore dell'Incubo non sono mai state e mai saranno "normali").
Ricominciamo da capo? Forse, ma proiettati appunto verso il futuro. Non vogliamo dirvi di più, per non rovinarvi il piacere della lettura. Aggiungiamo solo che "Il progetto Hicks" è il primo passo di una piccola rivoluzione nella struttura del personaggio com'è stata in questi ultimi dieci anni. Rivoluzione che sarà chiarita nei tre imperdibili albi della serie mensile in uscita a partire dal numero 435, in edicola dal 30 novembre."

Ma non doveva essere una restaurazione? No, è una piccola rivoluzione. Okay. Un autore che definisce i propri albi imperdibili. Come il "resto umile world tour" di Zalone...
Grazie dell'aggiornamento, Altair! Bentornato!

Grazie Keanu

Mai sazi di svarioni, sul sito Bonelli sbagliano la presentazione anche del prossimo albo.
Parlano del "realmente vissuto" "assassino del bagno d'acido" John Haigh Christie, che però non esiste. Esiste l'assassino John George Haigh, soprannominato proprio "l'assassino del bagno d'acido", e poi esiste John Reginald Christie, altro celebre assassino del secondo dopoguerra.
Anche questo mese, la tradizione è rispettata.
Finirà mai?!?
"All'indagatore dell'incubo il compito di scoprirlo".

https://shop.sergiobonelli.it/dylan-dog ... e-1022058/

Quel "per il momento" tra parentesi mi puzza molto.

Bah, se da un lato sono affranto al limite dello scoramento, dall'altro non posso che auspicarmi di rileggere finalmente delle vere avventure di Dylan Dog.
Sorge il dubbio, cioè se Bilotta sia in grado di mantenere la qualità al di fuori della sua saga, del suo mondo alternativo. Cosa ancora tutta da dimostrare.

Partendo dal presupposto che secondo me:

non è normale che di punto in bianco lo spazio concesso UNA VOLTA ALL'ANNO al Pianeta dei morti venga preso da un "normale" speciale;

E che non è normale che neanche alla pagina Facebook ufficiale sapevano in che razza di universo era ambientata la storia (prima hanno detto che non era collegata al Pianeta dei morti, poi hanno detto che comunque era legata all'universo Bilottiano, anche se non strettamente Pianetiano, ora dicono che l'albo è propedeutico alla "piccola rivoluzione" in ambito dylaniano...);

e dal presupposto che in Bonelli è da anni che pasticciano con storie vecchie riadattate, e sicuro anche ora stanno lavorando come pazzi a smobilitare DI NUOVO tavole e storie per farle obbedire al futuro "imperdibile" nuovo nuovo nuovo ciclo;

in base a questi presupposti, ma ditemi voi perché io non dovrei pensare che questo nuovo speciale non sia altro che l'albo del Pianeta dei morti rimesso a posto all'ultimo minuto. Mi pare veramente strano. Cioè, due anni fa Bilotta dice che non ha più scritto nuove storie di Dylan e che si dedica solo al Pianeta dei morti. E ora, spuntano queste 160 pagine giusto in tempo per uscire al posto del Pianeta dei morti? Per citare leonearmato, mi puzza molto! Scritta, disegnata, letterata, eccetera?

Poi magari non c'entra un cavolo e sono tutti deliri miei.

Fermo restando, comunque, che dopodomani esce e io sono comunque molto curioso, e che solo solo la geniale vignetta con la svastica in primissimo piano a formare una X, per me vale sola il prezzo dell'albo.

Ma speriamo abbiamo solo cambiato grafica

Grafica che comunque a me piaceva un sacco.

Noto alcune critiche, ma ricordo che sulle ultime uscite del pianeta dei morti c'erano commenti "si sta raschiando il barile" "ormai sta stufando" "comincia ad essere ripetitivo", quindi ora che si prende una pausa, ci sono altre critiche.... Mi viene in mente quellacanzone "qualunque cosa fai..." ormai Dylan dog é sotto tiro da chiunque.

Trovo giusto se si vuole dare spazio ad un rilancio, e dare fiato alla saga del pianeta dei morti

Beh, chi apprezzava il pianeta dei morti critica la scelta di non continuarlo, chi non lo apprezzava lo criticava l'anno scorso.
Non penso che gli stessi che criticavano le ultime uscite, oggi criticano che non venga continuato. O sbaglio?

Si potrebbe parlare per ore della disomogeneità del pubblico di Dylan Dog rispetto a quello degli altri eroi Bonelli. E' stato la fortuna del Dylan Dog da tirature milionarie, è la croce del Dylan Dog privo del genio dello Sclavi primiegenio. Ciascun autore ha proposto il suo Dylan, intercettando una fetta di lettori e scontentando la restante parte. Il pianeta dei morti è, per qualità e costanza, per me, la miglior cosa scritta per Dylan escluso lo Sclavi dorato. Ma fin da subito ha avuto detrattori, negli ultimi anni non parliamone.

si, non penso siano gli stessi, e poi alcune cose le ho sentite qua e la’ . per questo dicevo qualunque cosa fai...
il problema di dylan è che è diventato negli anni passati nei suoi anni migliori quasi un personaggio 3D, farlo tornare un personaggio 2D come gli ultimi decenni ha influito sul morale dei lettori e sulle vendite

A quanto pare confermata da Recchioni la "restaurazione", che sarebbe stata voluta dallo stesso Sclavi.

Non riesco a copiare il post di facebook ora da cell. Comunque lo potete trovare riportato dalla pagina Dylan Dog Fan Page.

Cogliendo l'occasione per salutare il ritornato Altair:



Lì ho trovato questo:

Roberto Recchioni fa un po' di chiarezza sulle prossime uscite editoriali di Dylan Dog.
"Signori, le cose sono molto semplici: Tiziano ha scelto così.
Il creatore del personaggio, dopo dieci anni di sperimentazioni, sconvolgimenti e rivoluzioni, ha sentito il bisogno di riportare Dylan a una dimensione più “casalinga” e consueta per i lettori, e noi (la casa editrice, la redazione, il curatore, gli autori) abbiamo seguito le sue indicazioni e fatto in modo che questo fosse possibile.
È una cosa che avevo anticipato da tempo, non una novità.
Tutto qua. Non esiste alcun “complotto” o “trama oscura”.
E non si è riscritto o manipolato nulla, perché abbiamo avuto il tempo di lavorare su questa nuova rotta.
Quello che avrete nei prossimi mesi è semplice:
- lo Speciale, una bellissima storia scritta da Alessandro Bilotta e disegnata da Nicola Mari, che si pone in continuità narrativa tanto con il Dylan che avete sempre conosciuto, quanto con quello de il Pianeta dei Morti (per quello è stata detta, facendo un poco di confusione, sia una cosa che l’altra). Come può essere? Semplice, è una storia che si colloca temporalmente prima che i due universi narrativi divergessero.
- Il Color, che è una bella storia di Dario Sicchio su un mio soggetto, disegnata da Giorgio Pontrelli e colorata da Sergio Algozzino, che si collega (blandamente) al 399 della serie regolare e lancia la trilogia di storie che appariranno sulla regolare.
- Il trittico di storie della serie regolare (n. 435, 436, 437), un ciclo narrativo creato da Claudio Lanzoni e sceneggiate da me (il 435, per i disegni di Pontrelli) e da Barbara Baraldi (gli altri due, disegnati da Segio Gerasi).
Credo che siano tutte buone storie e spero che vi piaceranno."

Su instagram c'è un post di Recchioni di un chilometro (non so se è lo stesso di cui parla Altair), in cui si dichiara colpito che i lettori non abbiano capito i termini del cambiamento. Il post è talmente delirante, offensivo e 1984esco che andrebbe studiato nelle scuole. Ora vedo se riesco a postarlo. Comunque, tra le tante cose, c'è scritto che anche l'anno prossimo lo Speciale sarà la prosecuzione di questo, e non del Pianeta dei morti.

Questo l'ho letto anch'io poco fa in una risposta che dava su Dylan Dog Fan Page e ne ho letta un'altra a chi gli chiedeva se ci saranno ancora storie del Pianeta dei morti: Lo spero!

Ammettendo che uno Speciale annuale a firma Bilotta mi attirerebbe a prescindere, proverei una certa delusione se la casa editrice decidesse di interrompere il proseguimento della saga per dedicarsi ad un prequel (di Dylan in generale più che della stessa saga) di chissà quale durata.

Per il resto mi viene da pensar male, ma non su Recchioni.
Su qualcuno che, magari preoccupato per una situazione divenuta critica, tenta di chiudere un'ipotetica stalla quando i buoi sono scappati.

Io mi preoccupo ogni volta che Recchioni nomina Sclavi, perché inconsciamente mi viene in mente Vermilinguo con Re Theoden.
In generale Recchioni ha una capacità di rigirare le frittate e di stordire con numeri sballati che fa spavento.