Cravenroad7

Il messaggio a cui mi riferivo è quello postato da Alexander.

A proposito, grazie per il bentornato

Quindi, una marcia indietro. Francamente, mi lascia un po' basito la cosa. Vabbè.

Perplesso.

Tuttavia, prima di aver letto questi benedetti tre albi, c'è poco da dire, non abbiamo in meno niente riguardo all'ennesima evoluzione (o involuzione) del personaggio. Come ho sempre fatto, aspetto con placida bonomia e, semmai, mi scateno dopo

Se intendo bene, lo speciale è ambientato precedentemente alla saga del Pianeta dei morti, quindi... al tempo della serie regolare! O mi sono perso qualcosa?

Al di fuori del contesto narrativo, ho sempre paura quando Recchioni tira in causa Sclavi.

È quel che ho pensato anch'io.

La prova che in realtà non è stato chiarito proprio niente! La confusione rimane inalterata. Ottimo lavoro, curatore!
Il primo che fomenta questa confusione è lui, continuando a usare indifferentemente i termini restaurazione e rivoluzione, come se significassero la stessa cosa. Neolingua se mai ne ho vista una!
Smoke gets in your eyes, per dirla coi Platters.

Tanto per fare il prevenuto, le tre storie autodefinite "imperdibili" sono scritte una da Recchioni, e due dalla Baraldi. Finora di Recchioni mi sono piaciute in tutto forse sei pagine, della Baraldi credo zero. Non vedo l'ora!

Vi riporto quanto ha scritto Recchioni su IG a proposito del prossimo futuro di Dylan:

"Quanto rumore e quanta confusione si sta facendo su questo albo, sul Color e sul ciclo di tre storie che verranno sulla serie regolare, è da non crederci.

Signori, le cose sono molto semplici: Tiziano ha scelto così.
Il creatore del personaggio, dopo dieci anni di sperimentazioni, sconvolgimenti e rivoluzioni, ha sentito il bisogno di riportare Dylan a una dimensione più “casalinga” e consueta per i lettori, e noi (la casa editrice, la redazione, il curatore, gli autori) abbiamo seguito le sue indicazioni e fatto in modo che questo fosse possibile.
È una cosa che avevo anticipato da tempo, non una novità o una robe dell’ultimo minuto.
Del resto è del tutto normale che dopo un percorso di dieci anni (non uno, non due, non cinque, ma dieci, che è un periodo di tempo che attesta il successo di questa lunga fase) si senta il bisogno di cambiare e, magari, tornare anche a casa.

Tutto qua. Non esiste alcun “complotto” o “trama oscura”.
E non si è riscritto o manipolato nulla, perché abbiamo avuto il tempo di lavorare su questa nuova rotta.

Quello che avrete nei prossimi mesi è semplice:

- lo Speciale, una bellissima storia scritta da Alessandro Bilotta e disegnata da Nicola Mari, che si pone in continuità narrativa tanto con il Dylan che avete sempre conosciuto, quanto con quello de il Pianeta dei Morti (per quello è stata detto, facendo un poco di confusione, sia una cosa che l’altra). Come può essere? Semplice, è una storia che si colloca temporalmente prima che i due universi narrativi divergessero e che è sulla rotta di quello che verrà.

- Il Color, che è una bella storia di Dario Sicchio su un mio soggetto, disegnata da Giorgio Pontrelli e colorata da Sergio Algozzino, che si collega (blandamente) al 399 della serie regolare e lancia la trilogia di storie che appariranno sulla regolare.

- Il trittico di storie della serie regolare (n. 435, 436, 437), un ciclo narrativo creato da Claudio Lanzoni e sceneggiato da me (il 435, per i disegni di Pontrelli) e da Barbara Baraldi (436 e 437, disegnati da Segio Gerasi).

Credo che siano tutte buone storie e spero che vi piaceranno".

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Ora, io capisco bene che uno che lavora in Bonelli alcune cose può dirle e altre no. E capisco pure che un professionista che ha fatto delle scelte e le reputa giuste poi si senta nel dovere di difenderle.
Però come si fa a dire che la rivoluzione è durata dieci anni e che la restaurazione è stata pianificata serenamente?
In realtà la rivoluzione è durata circa un anno e mezzo (dall'inizio del ciclo della Meteora alla fine del ciclo 666), mentre prima c'erano stati solo piccole novità (es. pensionamento di Bloch, introduzione di Ghost, Carpenter e Rania) inserite sporadicamente in storie del tutto ordinarie, con una continuity quasi inesistente.
Anzi, la vera e propria rivoluzione, cioè il reboot col nuovo Dylan, è durata appena 6 albi (8, se aggiungiamo 399 e 400) ed è stata brutalmente interrotta col n. 406.
Dico brutalmente perché già dal 407 Dylan, le sue storie e il suo mondo erano tornati sostanzialmente identici a quelli pre-rivoluzionari, senza una chiara spiegazione sul cambio di rotta. E ora che il cambio di rotta è ufficializzato, resteranno privi di sviluppi narrativi tutta una serie di spunti che il reboot sembrava aver introdotto a proposito del passato del nuovo Dylan e dei suoi rapporti con i nuovi-vecchi comprimari.
Insomma, che senso aveva occupare 6 albi per introdurre nuovi temi, ripresentare i vari personaggi e creare un nuovo universo narrativo, se poi quell'universo narrativo non lo si voleva sviluppare?

C'è poco da girarci intorno, il reboot è stato l'episodio pilota di una serie che poi non è mai stata girata.

Non ci giro intorno nemmeno io:

GRAN-DIS-SI-MO V.M.!

Ciao ragazzi,
È sempre un piacere leggervi.
Per quanto riguarda quello che sta succedendo adesso sulla testata di Dylan Dog (e riprendendo il messaggio di Recchioni) io la penso così:
A Recchioni è stata data la possibilità di cambiare lo status quo di Dylan Dog per 100 numeri (da Spazio Profondo, n 337) al 437 che uscirà tra poco. La Bonelli avrà valutato che l'operazione non è funzionata del tutto e quindi si ritorna come prima, forse aderendo di più alle prime storie sclaviane, che forse è stato il motivo del successo del Pianeta dei Morti. Non è un caso che questo speciale rivisti i fratelli Hicks ampliando la story line sclaviana (e nessuno aveva mai osato riprendere il Medico Dr Hicks dopo Sclavi, se non Bilotta). Il motivo della Bonelli che rema contro Recchioni si può capire: il rapporto coi lettori, la sua gestione altalenante, e soprattutto il rapporto coi suoi colleghi. Recchioni ha letteralmente infangato il nome di Chiaverotti e Bilotta, riadattando a piacere la storia di Bilotta poi pubblicata nel 412 e la trilogia di Chiaverotti su ManaCerace. Magari non sarebbero stati dei capolavori, ma dopo il rimaneggiamento era rimasto il loro nome e non c'era quello di Recchioni. E Bilotta si era pure dissociato da quella storia in rete. Queste cose prima o poi le paghi. Ovviamente la Bonelli non può dire che è stato un errore, che tutto va cancellato. Inoltre Recchioni ha un ego troppo grosso, quindi si stanno inventando tutta questa storia della trilogia recchioniana che tutto torna come prima, che tutto era stato studiato nei minimi dettagli, un vero piano macchiavellico. Tranne alcune storie scritte per il reboot, abbiamo visto come le storie erano intercambiabili da Old Boy a Reboot, bastava cambiare un poliziotto qualsiasi con Rania, o Wells con John Ghost. Il contratto di Recchioni finisce nel 2023 e non penso proprio sarà rinnovato. E lui ne vuole comunque uscire a testa alta, raccontando queste bugie. Cosa ci dobbiamo aspettare nel 2023, secondo me? Storie più adese ai primi 100 numeri sclaviani, più storie di Bilotta, una storyline meno confusa, un ponte più delineato tra Pianeta dei Morti e serie classica. Cosa non ci dobbiamo aspettare? Rania, Carpenter, Bloch papà di Dylan, John Ghost, Roberto Recchioni. Chi prendere il suo posto? Busatta? Vedremo... Ma non è per la volonta di Sclavi che si torna indietro, non penso che Sclavi abbia ormai questo potere in redazione, o sia saggio ascoltarlo. Recchioni e la Bonelli lo useranno come la scusa di questo cambiamento.
Per quanto riguarda invece la storia di questo Speciale, come dice Keanu, probabilmente era una storia del Pianeta riadattata per essere 'universale'. Chi lo sa... se fosse davvero così e Bilotta l'ha accettato, dato il suo orgoglio, l'avrà fatto per questo nuovo progetto di ripristino a cui lui crede. Questo ovviamente è quello che penso, e forse mi sbaglio in tutto

Ma basta porsi una semplice domanda: che fine ha fatto il "secondo ciclo, di cinque albi questa volta e dal tema non ancora annunciato, reintrodurrà nella nuova continuity un personaggio storico di Dylan Dog e sarà scritto da Barbato, Simeoni ed Enna"???

Cose come questa fanno cadere qualsiasi castello di carte (leggi: balla colossale!) che uno possa cercare di imbastire per arrampicarsi sui vetri. Da due anni a questa parte io ho visto solo DELIRI, ho visto solo cose preannunciate e poi colate a picco (Daryl Zed in edicola, il crossover con Batman, la supercazzola dei cicli narrativi, che ce n'è stato UNO SOLO in due anni!!!!!!!!!!!!!!!!), la storia con Roi che doveva essere pronta un anno fa e invece esce l'anno PROSSIMO, cartonati del Pianeta dei morti che dissanguano chi li compra e la serie annuale che viene BLOCCATA senza dire se e quando riprenderà, la metà degli albi appiccicati con lo scotch... Dal sito Bonelli, dalla pagina Facebook, dai profili privati del curatore sono venute fuori ogni santo mese solo falsità piene zeppe di refusi e svarioni!

La questione "dieci anni/due anni" evidenziata perfettamente da V.M. è proprio esemplare, bipensiero allo stato puro, mentire sapendo di mentire. E quanti boccaloni che si bevono queste frescacce che ci sono, ma è inimmaginabile!

Ma poi quest'ultimo post che ha scritto è fantastico: c'è scritto ben tre volte che la situazione è "semplice", e DOVUNQUE vai a leggere, ci sono SOLO domande di lettori che non hanno capito ugualmente, e che chiedono lumi. E che vengono insultati. Parlo, ovviamente, di quei lettori che hanno ancora la lingua libera per poter fare le domande, qualità rarissima, in certi lidi.

In realtà ha fin dall'inizio un contratto da consulente esterno che si rinnova di anno in anno. Quella della scadenza nel 2023 è una balla inventata tempo fa da un ben noto sito di bufalari che preferisco non citare.

Ma in ogni caso, Lui ha detto che ha già preparato la scaletta almeno fino al 2024. Gli strascichi della sua gestione saranno peggio della Terra dei fuochi.

E soprattutto, chi è Claudio Lanzoni? Recchioni lo cita come se si aspettasse una reazione del tipo "Ah, però! Lanzoni!", ma io, che non frequento più molto gli ambienti dylaniani, non so chi sia.


AMEN.

secondo me parla di 10 anni perchè intende da spazio profondo in avanti (che sia giusto o sbagliato è un altro discorso). Poi vabè sono un po' meno di 10 visto che l'albo è del 2014, comunque ci siamo capiti

Non dal #325 in avanti? E' vero che erano solo storie riadattate, ma comunque qualche piccolo cambiamento nell'universo dylaniato aveva cominciato ad apparire.

Non sarebbero dieci anni comunque, ma tant'è


RI-AMEN

Hai sintetizzato in una frase quello che ieri stavo scrivendo in dieci righe di metafora aziendale e poi preferito lasciar perdere. Cos'è Sclavi in Bonelli? Il nulla. Il capo di Dylan Dog, oggi, è Recchioni. Stop. Il resto puzza di mani avanti.


Con la differenza che non è uscito un Mulholland Drive

La questione dei dieci ( o Judy Lee) anni non sussiste, secondo me,perché due anni fa è apparsa
la scritta "UN NUOVO INIZIO" Sul 401, e quella scritta ha azzerato tutto. Qualsiasi sia la rivoluzione/ restaurazione che stanno mettendo in atto adesso, sta cancellando una (uff) rivoluzione che hanno provato a fare adesso, e non 10 anni fa. Anche se i prodromi magari sono stati pensati da dieci anni a questa parte, è impossibile dimenticare che DUE ANNI FA ci hanno detto in tutte le salse che sarebbe cambiato tutto. Casomai, la nuova "piccola rivoluzione" riporterà tutto allo status quo di dieci anni fa, sarebbe bello, ma è un'ALTRA cosa. Ma no che ora dicono "Dopo dieci anni è giusto cambiare"! Quante volte si può rigirare una frittata??? Che faccia tosta!
MASSÌ!!!