Bo.82 ha scritto:
Non vedo l'ora.....
A margine, mi viene da fare una considerazione: più e più volte è stato ribadito che "la colpa non era di Gualdoni", che "Gualdoni era ed è un ottimo elemento per Dylan Dog", che "Gualdoni ha fatto un ottimo lavoro sulla testata e niente deve ricadere sulla sua testa", che "l'onda montante conto Gualdoni era ingiustificata e quindi va difeso e riconosciuto il suo lavoro"
Poi l'inizio di quello che sarà il "nuovo corso" inizierà con un autore che è noto ormai a tutti essersi allontanato dal personaggio per dissensi artistici col vecchio curatore (non so voi, ma io ho ancora quello stralcio di discorso che circolava tempo fa proprio qui...), con una copertina che rompe gli schemi finora imposti e che MAI E POI MAI sarebbe passata prima, e un titolo che di per se vuol già dire "siamo un'altra cosa".
.........QUINDI?!?
Non ci vedo contraddizione.
Recchioni in pratica ha detto che Gualdoni ha gestito la serie come la casa editrice gli ha chiesto di fare (che poi è quello che ho sempre sostenuto io quando lo "difendevo", dicendo che una testata che è la seconda più venduta della casa editrice di certo non viene gestita dall'editor come cavolo gli pare).
Ad un certo punto, per volontà di Sclavi (e - mi viene da pensare - forse anche grazie che ai vertici ora ci sono Davide Bonelli e Marcheselli, non più Sergio Bonelli e Canzio) è invece stato deciso per un cambio di linea editoriale, sostituendo Gualdoni con un editor più creativo tentando un ritorno al passato. E il numero di Settembre illustra tutto questo. Non ci vedo niente di strano.
Poi, probabilmente ha anche ecceduto nell'essere ligio alla linea, finendo per allontanare autori come Ambrosini, che trattati con più diplomazia avrebbero anche potuto restare, o portando la Barbato a preferire scrivere altro (è ormai evidente che non è un caso che le sue storie fossero drasticamente diminuite).
Quindi, indubbiamente le sue colpe le ha e c'è un eccesso di difesa verso l'operato di Gualdoni... ma ciò che viene detto, principalmente, è che in fondo stava facendo quello per cui era stato messo lì. E questo io credo sia vero.