Bene. Di Di Gregorio non avevamo nulla in scaletta quindi siamo (in parte) esenti da colpe per aver mancato la previsione.
Come già anticipato da Fede è la 4a storia di Di Gregorio per DD, che ritorna a 5 mesi di distanza dall'ultima, ma è soltanto la sua 3a se consideriamo le "lunghezze standard" di 94pg.
La prima, "Il passo del gambero", passò piuttosto nell'ombra ma in realtà non era poi così male; possiamo asserire in tutta tranquillità che fu un esordio piuttosto soddisfacente ed infatti i più la promossero.
"La stanza numero 63", invece, divise completamente i forumisti: chi le assegnava "scandalosa" e chi inneggiava al "piccolo gioiello"; in effetti bisognerebbe leggersela per farsi un'idea vera e propria.
Comunque non siate troppo severi con questo autore, d'altronde non ha avuto neanche il tempo necessario per compiere i danni che già gli additate; mi sembra un pò eccessivo, no? Non sappiamo nemmeno se li farà oltrettutto. Concordo con il pensiero di Dario in toto. (Compresa la pasta al pomodoro)
45a storia di Freghieri, sempre più saldo al secondo posto nella Classifica Disegnatori: Roi infatti rimane terzo a 37 storie con ben 8 albi di distacco.
Comunque nessuno si è stupito nell'aver visto il nostro in costume? Possibile?
Certo che i tempi cambiano da "La rivolta delle macchine", quando Chiaverotti lo spediva in spiaggia vesito di tutto punto.
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"Non commettere atti che non siano puri, cioè non disperdere il seme: feconda una donna ogni volta che l'ami così sarai uomo di fede";
poi la voglia svanisce e il figlio rimane e tanti ne uccide la fame.. io, forse, ho confuso il piacere e l'amore ma non ho creato dolore.